Ce lo hanno sempre detto le nostre mamme: la colazione è importante! Difficile immaginare quindi che molti bambini oggi, in un paese come l’Italia, vivano in una condizione di povertà assoluta (si parla addirittura di 1 milione di piccoli) e che spesso arrivino a scuola digiuni.
Kellogg ha commissionato un’interessante ricerca su famiglie e insegnanti che ha rilevato come il 60% degli insegnanti sappia che i bambini non fanno colazione e che una famiglia su 3 faccia fatica a nutrire i propri figli per la colazione. L’Italia è infatti il paese europeo in cui i nuclei familiari faticano di più a trovare i soldi da destinare all’alimentazione. Scioccante, no? L’obiettivo dunque di questa iniziativa, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, è quello di contrastare l’indigenza alimentare nei bambini.
Si chiama Breakfast Club ed è un progetto pilota, che ha come prima scuola l’Istituto Comprensivo Statale Fabio Filzi di Milano, dove ogni bambino avrà a disposizione gratuitamente la prima colazione, con un menù differente, che apporti la giusta quantità di carboidrati, vitamine, proteine e minerali. Si garantisce così un pasto equilibrato e vario ogni mattina, ma anche di dare informazioni ai bambini affinché diventino più consapevoli di cosa mangiano e imparino a non sprecare il cibo.
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Oltre alla fame che inevitabilmente i bambini soffrono, gli effetti del digiuno sono anche una difficoltà di concentrazione, maggiore stanchezza durante le lezioni, problemi comportamentali. Come ridurre il problema? L’80% degli intervistati nella ricerca pensa che sarebbe utile che le scuole offrissero la colazione prima dell’inizio delle lezioni.
“I dati Istat, la ricerca commissionata da Kellogg, ma anche i nostri sportelli sociali mostrano numeri sempre più impietosi rispetto alle condizioni di povertà assoluta in cui vivono tanti bambini in Italia. Come Croce Rossa Italiana – ha detto il Vice Presidente della CRI Gabriele Bellocchi – distribuiamo quotidianamente in tutta Italia pacchi di viveri per restare vicini alle famiglie e poter rispondere così alle loro esigenze primarie. Oggi, però, con Kellogg decidiamo di fare un passo in avanti ulteriore recandoci lì dove si può intervenire direttamente e immediatamente. Sono anni che, attraverso i nostri giovani volontari, siamo entrati nelle scuole per promuovere una cultura della cittadinanza attiva e stili di vita sani rispetto all’alimentazione. Oggi siamo ancora accanto ai bambini e ai ragazzi, per realizzare un intervento volto a promuovere lo ‘sviluppo’ del giovane garantendo una loro esigenza primaria”.
Foto copertina: ufficio stampa Kellogg’s
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