L’altra sera nella trasmissione televisiva di Crozza, al ministro Passera è stato chiesto quale fosse stato il giorno più felice della sua vita. (In realtà gli è stato anche chiesto “pare che lo sviluppo in Italia sia sul tavolo. Quando è prevista l’autopsia?” ma questa è un’altra storia).

 

E voi quante volte ve lo siete sentito chiedere? In tutte le interviste questa domanda non manca mai e le risposte sono le più varie ma nella stragrande maggioranza dei casi (è stato anche il caso del ministro) la risposta è :”quando sono nati i miei figli!”.

 

Onestamente non mi ero mai soffermata su questo pensiero, in parole povere siccome nessuno mi intervista, perché ovviamente non sono abbastanza vip, non mi sono proprio mai posta la domanda. Quindi ho riflettuto un po’ e le mie considerazioni sono state queste.

 

Quando è nata la mia prima figlia sono stata malissimo: lacerazione, punti dati da una ostetrica inesperta, ginecologo arrivato in ritardo, non riuscivo più a camminare, non potevo sedermi, la bambina non si attaccava al seno, il capezzolo era poco sporgente. Culmine della beatificazione la bambina è nata alle 8.40 e mi è stata “portata” alle 5 del pomeriggio (e lasciamo correre il particolare che mi hanno portato non mia figlia ma un’altra bambina…. Per fortuna avevamo il braccialetto di riconoscimento!).

 

La nascita della seconda è andata un po’ meglio (ho cambiato ospedale!) però ho passato una notte in un letto letteralmente allagato dalle acque che si erano rotte ma purtroppo non avevano lenzuola per cambiare quelle bagnate. “Abbia pazienza signora!” mi dicevano e ogni volta che mi giravo sentivo lo sciacquio delle onde. La piccola è nata come sua sorella alle 8.40 e mi è stata portata nel primo pomeriggio dopo che mi avevano finalmente assegnato una camera.

 

Domanda: questi sono stati i giorni più felici della mia vita? Se dico di no cosa mi può succedere? Che vengo considerata per lo meno strana, insensibile, arida?

 

Non so voi ma io di giorni felici ne ho avuti molti. Per me il giorno felice è anche quello diciamo “normale” dove io e mio marito ci svegliamo insieme e siamo sereni, dove vado a prendere i miei nipotini e la prima cosa che vedo è il loro sorriso, dove le mie figlie mi raccontano qualcosa di loro e vedo i loro occhi contenti, dove telefono ai miei nonni centenari e mi dicono che stanno bene, dove alla sera riunisci gli amici attorno alla tavola e quel piatto è venuto proprio bene.

 

Già però la domanda è IL più felice….. Bè quando il mio ragazzo mi ha detto che avrebbe voluto passare tutta la vita con me non è stato male, quando ci siamo sposati e gli ho chiesto se gli piaceva il mio vestito e lui mi ha risposto che non ci aveva fatto caso perché quando mi ha vista non ha capito più niente…. Quando le mie bambine mi hanno fatto il primo sorriso, la prima parola, i primi passi, il primo giorno di scuola, il giorno in cui si sono laureate coronando le loro fatiche ma anche le nostre (mie e del loro padre).

 

Va bene adesso lo dico: uno dei giorni più felici è stato quello della nascita dei miei nipotini (n.d.r. che comunque sono figli di sua figlia quindi comunque non è poi così arida)!

 

E poi le gioie, così come i dolori, si affievoliscono. Rimangono a far parte di noi ma in modo diverso dal momento in cui si realizzano. Quindi io mi aspetto ancora tanti giorni felici e magari chissà anche “il più felice” deve ancora venire!

 

P.S. il “mio ragazzo di allora” a questa domanda ha risposto: il giorno nel quale ho saputo che sarei diventato padre!

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2 Comments

  1. Ciao nonna Maria,
    concordo quando dici che ogni giorno è felice e la felicità sta nelle piccole cose quotidiane.
    Ci sono momenti in cui senti il cuore gonfio di felicità e magari, oggettivamente, non è successo nulla di speciale o di grandioso.
    Per cui non saprei proprio rispondere a questa domanda.
    Il giorno del mio matrimonio? Sicuramente è stato un giorno felice…
    Il giorno in cui è nata Matilde? E’ stato un giorno felice ( nonostante le circostanze che tu conosci bene).
    Ma l’elenco potrebbe continuare in eterno…
    Che i giorni siano felici o meno dipende esclusivamente da noi!
    Un abbraccio!!

  2. Marina - La mia vita semplice

    E’ veramente difficile rispondere.
    Uno dei giorni più belli è stato sicuramente quello in cui ho lasciato il lavoro per dedicarmi a mio figlio.