So bene che non è una questione di vita o di morte ma mi ha interessato leggere un articolo di Paolo Di Stefano sul Corriere della Sera dal titolo “Perchè i figli dell’élite mettono il grembiule a scuola“.
Grembiule sì/grembiule no è una diatriba che va avanti dagli anni 70 quando ne fu definitivamente abolito l’uso. Le mie figlie usarono il grembiulino ancora all’asilo (anzi alla Scuola Materna!) ma non alla Scuola Elementare. Io naturalmente ho indossato il mio bel grembiule nero con colletto bianco per tutte le cinque classi elementari e – udite udite – anche per le tre classi della scuola media (uscivo di casa senza grembiule ma prima di entrare a scuola andava rigorosamente indossato)!
I sostenitori del grembiule SI’ affermano che aiuti ad evitare nefaste discriminazioni. Gli oppositori, come il maestro e pedagogista Mario Lodi, sostengono “perchè mettere un grembiule uguale per tutti quando sappiamo che i bambini sono tutti diversi?”
Ma veramente un grembiule può soffocare le differenze tra i bambini? Certo nasconde le differenze di abbigliamento, vetrina delle possibilità economiche della famiglia, ma non credo proprio possa in qualche modo incidere sulla personalità di un bambino.
Addirittura abbiamo le regole degli istituti privati (ma anche di scuole pubbliche in tanti altri paesi come Inghilterra, Australia, Irlanda, Giappone, India) dove i bambini e i ragazzi sono obbligati ad indossare una divisa. Forse che la divisa, con il suo valore di “appartenenza”, si possa accettare meglio di un semplice grembiule?
Certo se la divisa che indosso esprime chiaramente che io frequento un istituto privato di grande spessore può sembrare gratificante ma sappiamo bene che la “Scuola” (quella con la S maiuscola) non è una questione di abbigliamento.
Ritengo però che una maggiore sobrietà di costumi (passatemi il termine molto bacchettone) non possa danneggiare la nostra scuola.
Addirittura l’articolo in questione ci informa che in tre istituti di Potenza hanno deciso di far indossare l’uniforme solo alle bambine ….. Lo scopo sarebbe quello di sottrarre le figlie agli sguardi maliziosi dei compagni di fronte a ragazzine vestite in modo troppo originale”.
Ma come caspita vanno vestite a scuola queste ragazzine? Non condivido naturalmente questa discriminazione di grembiule tra maschi e femmine ma veramente mi chiedo se la suddetta sobrietà di costumi non basterebbe ad eliminare il problema degli sguardi maliziosi.
Che ne pensate amiche? Credete davvero che un grembiule potrebbe turbare la mente dei vostri piccoli e in qualche modo limitare la loro libertà?
Paolo Di Stefano dice addirittura che può anche verificarsi il paradosso che un grembiule sottolinei le differenze.
E io aggiungo: le differenze che contano veramente!
10 Comments
Quando andavo alla scuola media era previsto il grembiule solo x le femmine… nero… lo odiavo.
Non lo odiavo per nulla quando facevo le elementari.
Lo odio x mia figlia all’asilo: quando fa caldo soffocano, nella mezza stagione non si sa mai se creperanno di freddo o di caldo x causa di sto diavolo di grembiule.
Non annulla nessuna differenza: ci sono i grembiuli delle winx, dei pokemon e di non so che a 40 eur, e quelli da 5 eur presi all’hard discount, nonchè quelli gratis usati dai figli degli altri, e le differenze tra i 3 sono evidenti.
Alla materna la preside (stile Gelmini) ha introdotto il grembiule BIANCO! andrebbe lavato ogni giorno… mia figlia lo tiene su anche se e’ lercio a volte, io non cio’ tempo di lavarglielo alla velocità della luce, soffiargli su per asciugarlo e averlo pronto per il mattino!
La mia esperienza è questa: non avevo grande simpatia per il grembiule (una cosa in più da lavare, da stirare soprattutto e da comprare).
A scuola delle mie bimbe, invece, le maestre si sono mostrate molto disponibili: niente grembiule quando è caldo e se i genitori se lo dimenticano nessun problema.
La mia bimba sta usando grembiuli riciclati come la maggior parte dei bimbi a scuola (perché comprarli quando ce ne sono a gratis e ancora in buono stato?). Nessuna discriminazione per questo!!! Anzi il grembiule mi sembra carino e utile nella sua funzione: il bimbo non sporca i vestiti e, se un giorno, gli abiti puliti sono un pò bruttini nessun problema… tanto c’è il grembiule!!!
Insomma ero prevenuta e ora non lo sono più: mi soffermo solo a pensare che la mia bimba con il grembiulino a quadrettini rosa è proprio carina.
A proposito di colori: anche su questo le maestre sono state flessibilissime: mettete il grembiule che più vi piace…
Come al solito la scuola è fatta anche e soprattutto dalle maestre: la loro flessibilità ci ha permesso di vivere questo oggetto in modo più sereno e piacevole!!!!
Come in tutte le cose anche qui vince l’intelligenza! Quella delle maestre di Gaia che propongono il grembiule con la massima flessibilità. Quella (scarsa) di chi sta a guardare pure il marchio del grembiule. Le mie figlie alla scuola materna tenevano il grembiulino bianco per tutta la settimana (a meno che non fosse proprio impresentabile) e tutti si comportavano allo stesso modo. Si portava a casa nel fine settimana e si lavava.
Personalmente ritengo l’uso del grembiule molto comodo e pratico soprattutto per i bimbi di età nido e materna. Trovo assurdo che durante le attività di asilo vengano fatti indossare i grembiuli solo quando fanno attività di pittura, come se durante il resto della giornata (mensa, ricreazione, giardino, ecc…) non si sporcassero.
Basta avere due grembiuli e farli girare, in fondo lavare un grembiule di cotone è molto meno impegnativo che doverli vestire da cima a fondo tutti giorni con capi puliti e nuovi.
Nell’asilo che frequenta mia figlia il grembiule lo forniscono direttamente loro tramite una cooperativa così si evitano sprechi e soprattutto grembiuli griffati o cose del genere, sono a tinta unita di vari colori e nell’insieme vedere i bimbi tutti colorati è davvero bello e loro ci tengono moltissimo.
Aggiungo infine che far indossare i grembiuli ai nostri bambini non significa omologarli o farli sentire tutti uguali, piuttosto dovrebbero essere le mamme che acquistano grembiuli di Spiderman e Winx ad interrogarsi se la loro scelta non è in qualche modo una conformazione passiva al mondo consumista.
Grembiule assolutissimamente si!!!! Ai miei tempi era obbligatorio bianco con fiocco rosa per le femmine e nero con fiocco blu per i maschietti. Se proprio vogliamo togliere qualcosa io toglierei il fiocco, ma il grembiule dovrebbe essere adottato dalle elementari alle medie. Quando insegnavo (2002) in una seconda elementare le bambine si atteggiavano giá a piccole donne con il vestitino alla moda… Lo so che è colpa dei genitori….io addirittura sarei per la divisa….cosi tutti uguali, nessuno scherno nei confronti di chi non si può permettere capi firmati o alla moda e per chi li ha utilizzo esclusivo fuori dall’ambiente scolastico.
La scuola serve a formare e insegnare, non è una passerella!
Questo argomento mi trova irremovibile: grembiule NO.
Il grembiule è nato per non sporcare l’abito buono-di-tutti-i-giorni quando l’abito era uno e a scuola si scriveva con pennino e inchiostro e poi si stava fermi e seduti. Poi i bambini uscivano e giocavano, senza grembiule, e il vestito si sporcava e il grembiule era il copri-miserie di chi non aveva un altro vestito di ricambio. L’argomento a favore di annullare e differenze sociali è stato inventato a posteriori quando qualcuno ha cominciato a lottare contro le ingiustizie dovute alle differenze per trovare un espediente per fingere che le differenze non ci siano. Ma questo non era valido neppure ai tempi di Cuore.
La scuola attuale dà la possibilità ai bambini di muoversi e giocare e il grembiule non preserva gli abiti, a meno che non imponga ancora ai bambini l’immobilità, semplicemente li impaccia nei movimenti. I colori usati per dipingere sono tutti ormai (anche per ragioni di sicurezza) a base acquosa e vanno via bene dai vestiti normali come dai grembiuli. Se poi si parla a favore del grembiule per evitare di affrontare il compito educativo di educare alle differenze, alla sessualità, al rispetto di sé e degli altri è veramente segno di incapacità o cattiva coscienza.
E’ molto interessante la tua posizione cara Emanuela e mi trova d’accordo quando dici che il grembiule non deve servire per evitarci il compito educativo di affrontare le differenze. Purtroppo però devo ammettere che spesso ci sono genitori che per negligenza o per incapacità non sanno “educare alle differenze”. Quanto poi a considerare il grembiule come una corazza che ti impedisce di giocare e correre mi sembra un tantino esagerato. Anche noi bambini con il grembiule vivevamo l’intervallo giocando e ti assicuro che il grembiule non ci ha mai negato il movimento. Non condivido il pensiero di chi vede il grembiule come un annullatore di differenze sociali. Hai perfettamente ragione quando dici che queste differenze esistono in ogni caso. Non dimenticare però che stiamo parlando di bambini che forse possono ancora godere della loro ingenuità e innocenza proprio al di fuori di queste differenze e forse (sottolineo forse) il grembiule a scuola può essere un aiuto.
Io mi riferivo alla responsabilità educativa della scuola. I genitori fanno… quel che possono e spesso sono loro stessi vittime della moda e delle “firme” e trasmettono ai figli il loro modo di trovare sicurezze attraverso aspetti superficiali. Il grembiule io l’ho portato fino a 18 anni e i miei figli sono stati obbligati a portarlo alle elementari ed è stata una tortura. E’ innegabile che un tessuto di tela costringa più di un tessuto estensibile quali maglie o felpe di diverso peso. Inoltre il grembiule non permette di alleggerirsi o coprirsi a secondo delle differenze di temperatura nel corso della giornata e al riscaldamento dovuto all’attività fisica. Non ho neanche sfiorato poi le differenze di genere che obbligavano le bambine a grembiuli che coprivano più di quelli dei maschi (quali mini burqa) o che erano di coloro diverso perché presupponevano e obbligavano a una maggiore compostezza.
Entrambi i miei figli hanno portato il grembiule sia alla Materna che alle Elementari, alla Materna penso sia utile solo nelle attività dove si usano i colori, per il resto meglio una bella tuta da ginnastica, sono più liberi nei movimenti, i vestitini lasciamoli per andare a spasso; alle Elementari invece li trovo utili, in fin dei conti il grembiule serve per salvare quello che c’è sotto da eventuali macchie, anche chi lavora in fabbrica usa una divisa per proteggere gli abiti, non vedo dove stia il problema.
In fabbrica si lavora (o si lavorava) con olii e grassi che sporcavano i vestiti, oppure si fa indossare un camice per non contaminare la produzione (alimentari o elettronica) a scuola un tempo si usava l’inchiostro. Ora non si usa nulla, se non raramente, che non vada via con un semplice lavaggio in lavatrice. Il grembiule è stato riportato in auge solo da chi vuole nascondere le differenze di censo o non vuole affrontare il problema educativa del precoce consumismo dei bambini.