Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua.
350 giorni di lavoro, poche pause, sempre meno. Si finisce tardi di lavorare, sempre un po’ troppo tardi rispetto quanto si vorrebbe, si sta a casa poco, spesso costretti dai ponti delle scuole che ci costringono ad acrobazie tra parenti, babysitter, orari flessibili (ma quando mai??), e non sappiano neanche più noi cosa preferiamo, se stare a casa o andare al lavoro. Gli ultimi giorni di Luglio passano infiniti e poi arrivano le vacanze. Quelle vere. 15 giorni di solito, poco più o poco meno. E nel giro di 24 ore fatte di valigie e borsoni riempiti e svuotati ti costringi a entrare nella dimensione vacanze. Con bimbi al seguito. O in braccio anche.
Tutti sono stanchi, tu per prima ma anche loro. Anche tuo marito di solito (a te sembra di no ma probabile che lo sia anche lui).
Tutti stanchi ma tutti vogliosi di divertirsi e godersi le vacanze, stare insieme, vedere cose nuove, rilassarsi. Tutto.
E’ possibile questo switch in così poco tempo?
Di solito no. Ci sono i giorni di assestamento, fatti di capricci, di piccole disavventure che sembrano grandi tragedie, di nervosismi e stanchezza che sembra non andar via.
Non è facile godersi le vacanze con i bambini perché mentre cerchi di staccarti dalla tua vita “normale” devi occuparti di tutto il resto.
Perché vorresti dimenticarti chi sei (o chi sei stata negli ultimi sei mesi) ma senti che non puoi.
Poi un giorno ti stendi, c’è un po’ di vento, e magicamente il tempo si è fermato, non ti importa più che i bimbi siano a rotolarsi per terra, che non sappia cosa o dove mangerete a cena, che il cellulare non prenda, che tu abbia le sopracciglia tipo Cara Delavigne senza essere Cara Delavigne.
Il tempo si ferma, non ti importa chi sei, ora sei davvero in vacanza.
E di solito manca un giorno per tornare a casa. °_°
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