Diciamo pure che consigliare a dei Romani dove evadere il weekend è decisamente impresa ardua, perché, onestamente… Ma dovete pure evadere?
Roma è semplicemente una delle città più belle del mondo (sì sì, lo sappiamo bene tutti), anche se a onor del vero, scherzi a parte, abitarvi è un’altra cosa!
Ho avuto il piacere di vivere questa città da che sono nata: amici di famiglia, amici miei, lavoro e (ovviamente) pure un ex fidanzato per non farci mancare nulla…
E ogni situazione mi ha sempre permesso di scoprire aspetti nuovi di questa città.
Ma siccome Roma per quanto meravigliosa, resta una delle città più caotiche d’Italia, il weekend di fuga serve.
E quindi le mete che (i romani de Roma) mi hanno fatto scoprire nel corso degli anni e che si adattano perfettamente ai bambini (o piccole pesti che mi piace di più!), ma come sempre, pensano anche al benessere dei genitori che finalmente vivono il weekend… Possono essere queste 5 a seguire.
1. Ostia
Un classico? Certo! Il classico per antonomasia direi, ma io ancora adesso non mi capacito di quanto sia spettacolare lasciarsi Roma alle spalle ed essere nel giro di 20 minuti (se siete già in direzione) o circa 40 minuti (se siete dalla parte opposta) al mare.
Amo quel viale alberato che conduce a Ostia, e nelle giornate di sole il cielo blu che fa da contrasto è veramente uno spettacolo (non so se si coglie che non guidavo mai io quando andavo ad Ostia).
Secondo me il periodo migliore per andarci è aprile, ma questo a causa del fatto che io non amo stare in spiaggia e non sono per i luoghi affollati… Ma che a voi vada di andare al mare o meno, quello che vi consiglio è di andare al cancello n°2.
Qui trovate il Free Beach (ecco, posso dirvi che il nome non c’entra NIENTE con il posto? Ma vabbbeh), ovvero un ristorante grazioso dove si mangia divinamente! Ecco lasciatemi essere entusiasta che quelle rare volte in cui mi capita di trovare un posto che sa unire semplicità, gusto reale (qui, per me, si mangiano gli spaghetti alle vongole più buoni del mondo) e prezzi decorosi, è veramente un evento da festeggiare (ricordate sempre però che io vivo a Milano… noi non siamo abituati a gusti prelibati e pure a buon mercato).
Vi conviene prenotare e valutate sia la terrazza fuori affacciata al mare che l’interno a seconda della giornata.
Ci sarebbe anche in zona un centro benessere, ebbene sì… Ma stiamo parlando di gite di famiglia! Suvvia, un’altra volta il centro benessere.
2. Parco Paradiso dei bambini – Ostia
Sempre ad Ostia potete anche decidere di dedicarvi totalmente al gaudio dei più piccoli, ma sempre in un contesto che permette anche a voi di respirare aria buona (c’è aria buona al mare giusto? Così mi hanno sempre detto!).
Qui la fascia d’età è tra gli 0 e i 10 anni, almeno avrete la certezza di tenere le piccole pesti impegnate per un po’, e il bello è che le attrazioni sono create proprio pensando ai più piccoli, il che non dovrebbe prevedere troppi accorgimenti da parte vostra.
Poi volendo siete già ad Ostia e quindi potete ritornare al punto 1!
3. Albano Laziale
Se di colli dobbiamo parlare, a me piace molto Albano. Un paesino certo, un centro ben curato e le immancabili gelaterie che tanto mi affascinano, ma è oggettivamente comodo da raggiungere e il cielo che si staglia davanti a voi è pur sempre un gran spettacolo.
Qui potete semplicemente passeggiare e godervi quei piaceri domenicali che mancano nelle grandi città: il relax, i tempi morti, il gustarsi le ore.
4. La strada che fa risalire gli oggetti (Zona Castelli – Ariccia)
Io ancora adesso non me ne capacito, ma mi sono poi rasserenata ricordando che io, di scienza, non ci ho mai capito nulla e anche provandoci, continuierei a non capire.
Questa strada è famosa che io sappia ma sicuramente resta imperdibile per tutti, figuriamoci per i bambini (io la prima volta che la vidi avevo 8 anni, e me la ricordo ancora! Ora, tenuto conto che non sono nota per la mia memoria… immaginate che effetto mi fece!).
Percorrendo la via dei laghi in direzione Nemi all’altezza del quadrivio per proseguire verso Ariccia (queste indicazioni le ho trovate online, spero a voi siano chiare che io non sono certa di aver capito questo quadrivio) si trova questa strada.
Una statale. Una strada in cemento in salita (o discesa, vabbeh dipende da dove la si guarda).
Una statale. Una strada in cemento in salita (o discesa, vabbeh dipende da dove la si guarda).
Per qualche mistero fisico, scientifico o semplicemente elettromagnetico… Questa discesa va in salita!
Se voi mettete in questa strada in discesa un oggetto tondo che dovrebbe, per ovvie ragione che ora non sto a spiegare eh, scendere… Vedrete che SALE! Io ancora adesso ricordo me che metto la bottiglietta tonda in discesa, per vederla salire (forse questo è uno di quegli eventi che destabilizza poi la psiche umana? Ma tant’è!).
Allora provai anche a spingerla un po’, come se dovessi giocare a biglie, e niente. Spingendola fingeva di scendere, per poi risalire!
Non mi chiedete le spiegazioni, ma posso assicurarvi che da vedere è stupefacente. E una volta che avrete giocato con la scienza, siete vicini ai Castelli, una tappa ad Ariccia a mangiare la porchetta è una degna conclusione.
5. Lago di Bracciano
A soli 40 chilometri da Roma c’è uno degli scenari più romantici che si possano sognare. Il castello arrocato di Orsini – Odescalchi ricco di storia, le acqua di colore blu di questo lago di origine vulcanica e ancora la pace di questo paesino e la natura che lo avvolge attorno.
Qui potete godervi una visita al famoso castello che preserva i suoi arredi originari e che oggi è sede di matrimoni noti e famosi, per poi proseguire nel borgo medievale e terminare sulle rive del lago, noto per gli sport acquatici. Potete fare il bagno! E se non vi basta, aggiungete anche canoa, immersioni e sport di vela (ecco, però magari qualcuno deve rimanere sulla spiaggia insieme alle piccole pesti!)… Ma soprattutto dopo esservi goduto cotanto scenario, scrivetemi!
E raccontatemi com’è… Perchè io, caspita, sono anni e anni che voglio andarci e sogno una gita fuori porta in quel di Bracciano, ma ad oggi, ve lo confesso, non ci sono ancora riuscita!
Quantomeno, raccontatemi com’è.
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