Torniamo a parlare di gravidanza, dei sentimenti che la dolce attesa porta con sé, delle difficoltà che molte donne devono affrontare durante questo periodo così delicato. Non solo tristezza, depressione, ma anche situazioni di povertà, solitudine, relazioni conflittuali, sono varie le problematiche che spesso ci si ritrova a dover affrontare, molte volte senza aiuti.
A chi rivolgersi? Dove trovare un supporto? Per sostenere la donne ad uscire dall’isolamento in cui spesso si trovano a causa di situazioni di disagio a Milano è nato il progetto Minerva, realizzato dal consultorio CED in partnerariato con MADRE SEGRETA, il servizio della Provincia di Milano presso il Centro Assistenza Minori e Famiglia, dedicato alle difficoltà durante la gravidanza e alle maternità segrete.
Un punto di riferimento concreto per le donne in attesa che non riescono a farcela da sole, un progetto che si fa carico globalmente del loro malessere, di cui parliamo con Monika Nussbaumer, referente di Madre Segreta
Quali sono gli obiettivi del progetto?
Ci si propone di fornire supporto alle donne in attesa che presentano difficoltà insorte durante la gravidanza o problematiche preesistenti che determinano una forma di malessere. Si tratta nello specifico di un intervento di sostegno alla maternità e alla genitorialità e di prevenzione di disagi futuri – ad esempio la depressione post-parto – e di comportamenti a rischio per sé e per il nascituro, attraverso la ricerca delle risorse presenti sul territorio – consultori pubblici e privati, comune, provincia, ospedali, associazioni – e l’attivazione di tutti i canali di ausilio ad una scelta più consapevole.
A chi si rivolge?
L’utenza è costituita da italiani e stranieri di tutte le fasce di età. Le donne sono, tuttavia, la maggioranza, trovando presso la struttura una presa in carico globale dal punto di vista medico, psicologico, sociale e legale.
Che tipo di aiuto si può trovare? Quali le figure professionali coinvolte?
Il lavoro consultoriale ha permesso di creare negli anni una rete informativa e di contatti sul territorio lombardo con Associazioni, Enti pubblici e privati, Cooperative Sociali, Comunità d’accoglienza, Ospedali, e di prendere in carico e sostenere persone in difficoltà. Le figure professionali coinvolte nel progetto sono psicologi, medici, assistenti sociali, avvocati, consulenti famigliari, che offrono:
assistenza medica: primo esame medico per orientare e sensibilizzare al rispetto dei controlli mensili. Attraverso la visita e l’ecografia ostetrica si indaga lo stato di salute della futura mamma e del feto, la settimana di gestazione, comunicando gli accertamenti medici necessari fino al termine della gravidanza.
sostegno psicologico: mira ad affiancare le donne nel prendere coscienza dei cambiamenti del corpo, ponendo l’attenzione sui sentimenti, spesso ambivalenti, che caratterizzano la gravidanza. Ma anche a riflettere sull’assunzione del ruolo materno, sulle conseguenze a livello sociale e a aiutare le donne a ridefinire le relazioni esistenti – in particolare quelle conflittuali – e costruire nuovi legami.
Inoltre il progetto vuole sostenere le donne nel percorso psichico che porta nella delicata scelta di interrompere la gravidanza o proseguirla e divenire madre o ancora, proseguirla ma non riconoscere il bambino.
Sono infine previsti un sostegno attraverso l’attivazione della rete famigliare e sociale e forme di consulenza legale, laddove necessario.
Dalla vostra esperienza quali sono le difficoltà più frequenti tra le mamme? Quali i bisogni?
E’ stata rilevata la carenza di servizi gratuiti in grado di fornire risposte adeguate alle problematiche che possono insorgere durante la gravidanza, a maggior ragione in situazioni di criticità preesistenti, difficoltà che ostacolano la possibilità di fare scelte consapevoli. Attraverso un progetto mirato a dare una risposta, ci si propone quindi di elaborare un modello di intervento a sostegno di una gravidanza consapevole rivolto a persone in difficoltà, che sia replicabile per le strutture che operano nel settore materno-infantile.
Come si può accedere al progetto?
Per un primo accesso telefonico si può contattare il numero verde di Madre segreta 800.400.400
oppure ci si può rivolger al Consultorio CED in via Amedei 13 a Milano chiamando il numero 02 8057835
photo credit: alphaone via photopin cc
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