Ripenso spesso alla prima giornata a casa con i miei bambini. E’ stato bellissimo. Finalmente al sicuro, tranquilli, sereni (ok magari tranquilli non proprio la prima volta).
Sarà per questo che mi sono emozionata leggendo invece tante storie di mamme che non hanno avuto la possibilità di portare i loro piccoli con loro al momento della dimissione. Queste mamme parlano di trauma…e io ci credo!
Maria Elena dice:
“Era appena nato e già ci avevano separato. Quante lacrime versate lungo i corridoi dell’Ospedale. Aspettavo seduta, davanti alla porta del Reparto, l’orario delle visite, cercando di sgattaiolare dentro quando potevo. Non mi sono mai mossa da lì. Poi, quel pomeriggio, “qualcuno” mi disse che potevamo tornare a casa: tutti e tre. Di quel momento ricordo il profumo. Il profumo dei fiori di tiglio del viale dell’Ospedale”.
Questa è la sua storia, simile a quella di tante mamme e padri che si sono trovati ad affrontare situazioni analoghe. Difficili. Pesanti.
Mi ricordo chiaramente i genitori che subito dopo il parto si sono dovuti separare dai loro bimbi. Io ero li con il mio torello e loro con quegli scriccioli chiusi in scatole di plastica. Li tenevano per mano. Li accarezzavano.
Come ci racconta anche Lusiana:
“E’ la storia mia e di Sara, la mia bellissima bimba che purtroppo, dopo solo tre giorni di vita ha dovuto subire un intervento e non vi sto a raccontare il dolore e la sofferenza che noi tutti abbiamo provato, ma dell’amore e della fede che nel Signore abbiamo avuto. Lui ci ha donato un angelo, un angelo dolcissimo che ha saputo superare con grande forza questo delicatissimo intervento. E’ nata il 6 febbraio e siamo ritornate a casa il 26 febbraio…20 giorni di ospedale e il nostro rientro è stato fantastico. Finalmente tra le mie braccia, finalmente circondata dal calore della sua casa, finalmente fuori dall’incubo…”
E invece altro che scriccioli! Dopo poco recuperavano tutte le loro forze e tornavano da mamma e papà, pronti ad iniziare la loro nuova vita!
Le storie sono presenti sul sito Mellin cuore di mamma.
Se anche tu avrai voglia di raccontare la tua “storia di mamma”, potrai contribuire a donare un momento di svago a bambini in cura all’interno dell’ospedale.
Per ogni storia postata infatti Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Magica Cleme Onlus si occupa proprio di far divertire i bambini malati.
Foto 123rf
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