Eccoci qui ad incontrare il nuovo anno.

Vi propongo la preghiera che abbiamo recitato a Messa di fine anno. E’ rivolta al Signore dei Cristiani ma mi sembra possa facilmente essere adattata a qualsiasi situazione.

E’ stata scritta da Arley Tuberqui un giovane contadino sudamericano.

Inizia con un “grazie”, continua con un “regalo” e solo in fondo rivolge qualche “richiesta”.

 

 

Signore,

alla fine di questo anno voglio ringraziarti per tutto quello che ho ricevuto da te,
grazie per la vita e l’amore, per i fiori, l’aria e il sole, per l’allegria e il dolore,
per quello che è stato possibile e per quello che non ha potuto esserlo.


Ti regalo quanto ho fatto quest’anno:
il lavoro che ho potuto compiere, le cose che sono passate per le mie mani  
e quello che con queste ho potuto costruire.


Ti offro le persone che ho sempre amato, le nuove amicizie, quelli a me più vicini,
quelli che sono più lontani, quelli che se ne sono andati,
quelli che mi hanno chiesto una mano e quelli che ho potuto aiutare,
quelli con cui ho condiviso la vita, il lavoro, il dolore e l’allegria.


Chiedo perdono per il tempo sprecato, per i soldi spesi male,
per le parole inutili e per l’amore disprezzato, per le opere vuote, per il lavoro mal fatto,
per il vivere senza entusiasmo, per tutte le mie dimenticanze e i miei silenzi.


Ti chiedo per me e per i miei la pace e l’allegria, la forza e la prudenza, la carità e la saggezza.
Voglio vivere ogni giorno con ottimismo e bontà, chiudi le mie orecchie a ogni falsità,
le mie labbra alle parole bugiarde ed egoiste o in grado di ferire,
apri invece il mio essere a tutto quello che è buono,
così che il mio spirito si riempia solo di benedizioni e le sparga a ogni mio passo.


Riempimi di bontà e allegria perché quelli che convivono con me trovino nella mia vita un po’ di te.


Signore, dammi un anno felice e insegnami e diffondere felicità.

 

Io mi auguro davvero di essere capace di far mie queste parole ed è questo l’augurio che mi permetto di rivolgere a tutte voi. Cerchiamo sempre nelle nostre giornate le cose positive che certamente ci sono.

 

A questo proposito, se vi va, vorrei invitarvi a trovare, nell’anno passato, un avvenimento “bello”, qualcosa che ha segnato positivamente questo nostro mondo tanto travagliato. Mi rifiuto di credere che il 2012 sia stato solo – come leggiamo sui giornali o vediamo alla televisione – un anno di catastrofi, crisi, recessione, mancanza di lavoro. Certo non possiamo e non dobbiamo dimenticarci di queste cose che purtroppo fanno parte del nostro presente ma vogliamo provare ad evidenziare anche gli avvenimenti positivi? Proviamo!

 

Io vorrei segnalare Aung San Suu Kyi che il 1° aprile 2012 ha ottenuto un seggio al parlamento birmano dopo una vita di lotta e segregazione.

Buon 2013 a tutti..

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