(ASCA) – Roma, 28 dic – Donne italiane sempre piu’ in difficolta’ fra il lavoro e la gestione della casa e dei figli. Lo evidenzia un’indagine dell’Istat che mette a confronto i periodi 2003 e 2007 secondo la quale le donne di eta’ compresa tra i 35 e 45, da un lato si trovano ad aver sperimentato ad eta’ via via piu’ avanzate alcune fasi cruciali della transizione allo stato adulto (completamento degli studi, uscita dalla famiglia d’origine, matrimonio o unione libera, figli) e dall’altro si trovano ad affrontare un mercato del lavoro ancora fortemente segmentato e sfavorevole ad un solido inserimento femminile.

Dai dati emerge anche che oltre la meta’ delle coppie che hanno avuto un bimbo tra il 2003 ed il 2007 afferma di non volere altri figli, mentre un terzo dichiara di avere intenzione di proseguire nuovamente nel breve periodo.

Tra coloro che hanno avuto un bimbo (19% delle persone in eta’ riproduttiva e sempre in coppia) oltre la meta’ afferma di non volerne altri, e tale contrarieta’ aumenta al crescere del numero di figli gia’ presenti, del grado di determinazione delle intenzioni inizialmente espresse e dell’eta’ dei partner. Un terzo delle persone che hanno avuto figli dichiara, al 2007, di avere intenzione di proseguire nuovamente nel breve periodo. Forti le diversita’ territoriali dal momento che, tra chi ha avuto figli nel triennio, oltre la meta’ dei residenti nelle Isole (52,1%) intende proseguire a breve, seguite dal 38,1% dei residenti nel Nord-est e da un terzo dei residenti nel Sud (34,8%) e nel Nord-ovest (33,2%), e da appena il 15,8% dei residenti nell’Italia Centrale, dove e’ maggiore l’intenzione a limitarsi definitivamente (tre su quattro non intendono piu’ avere figli, contro una media nazionale del 54,6%).

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