Parlare ai piccoli di educazione ambientale e sostenibilità è molto più semplice di quanto si possa pensare. Parlo per esperienza personale. Mio figlio a 4 anni sa esattamente che esistono contenitori per la carta, per la plastica, per “le cose da mangiare” e per “le altre cose”. È normale. Gli è stato detto fin da subito. Così come gli è stato detto che le luci si spengono quando non siamo in una determinata stanza e che l’acqua non si spreca. Certo questo non significa che non possa più divertirsi a giocare con l’acqua, non siamo così rigidi, ma è stato educato alla consapevolezza e alla responsabilità.

 

A questo proposito abbiamo individuato alcune iniziative che a noi sono piaciute molto.

La prima si chiama ComunicagameTM, un progetto di Infoenergia che vedrà coinvolti 10.000 bambini e le loro famiglie residenti in molti Comuni della Provincia di Milano e di Monza e Brianza. L’idea è quella di far conoscere ai più piccoli e ai loro genitori, attraverso il gioco, i vantaggi del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
Una casa, dove i giocatori devono compiere il maggior numero di interventi energeticamente efficienti, mentre un mazzo di carte riporta un serie di azioni: dall’impiego di pannelli solari, all’utilizzo di pompe di calore, dalla coibentazione delle pareti all’uso di lampadine a basso consumo. Vince chi riesce ad effettuare il maggior numero di interventi a impatto zero. Un gioco per stimolare i ragazzi e coinvolgere le famiglie attraverso il libretto informativo allegato che illustra le modalità di risparmio energetico e le tecnologie per l’efficienza energetica.

Sono state distribuite oltre 7500 scatole gioco nella sola provincia di Milano e 1300 circa quelle consegnate nei comuni Provincia di Monza e Brianza, attraverso le scuole. Trecentocinquanta le classi coinvolte nel progetto.

Il secondo progetto che ci sentiamo di promuovere è L’ora della terra, un’iniziativa di WWF, un evento mondiale a favore del nostro pianeta che il 26 marzo alle 20.30 spegnerà monumenti e luoghi simbolo in ogni angolo del pianeta. Perché non farlo anche noi spiegando ai nostri bambini quanto questa iniziativa farà bene a tutti?! Ovviamente un’ora non basta a risolvere il problema ma può essere un modo per sensibilizzare tutti noi, impegnandoci a trasformare la nostra vita ogni giorno, alimentando il cambiamento e aumentando la nostra responsabilità etica e civile nei confronti di una miglior qualità della vita per noi e i nostri figli.

E come ci ricorda anche Marco Mengoni testimonial del progetto “Questo è l’unico pianeta che abbiamo, è da matti non proteggerlo”.

E per finire il progetto The Green Tribe, il cartoon creato per avvicinare i bambini al mondo dell’energia rinnovabile (eolico e solare), che verrà presentato in occasione dell’Animation Film Festival di Milano dal 18 al 20 Marzo 2011 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci.
Entreremo nel mondo di Relight City, popolato da personaggi che rappresentano diverse tecnologie energetiche e in cui prendono vita le avventure di Windy Milly, una pala eolica e del suo fidanzato Sunny, un pannello fotovoltaico e di tutti i “paladini del verde”. Non mancano naturalmente i “cattivi” che spiegano i comportamenti da evitare se si vuole mantenere l’ambiente pulito.
Molte le attività previste per le tre giornate tra cui giochi interattivi ed educativi per conoscere più da vicino il mondo delle energie rinnovabili e due workshop per apprendere i segreti del cartone animato e del fumetto.

Il progetto, che consiste in un sito internet interattivo, fumetti e cartoon creati ad hoc per l’iniziativa, intende dar vita a una vera e propria tribù di bimbi verdi (la Green Tribe), con un’età compresa dai 6 ai 10 anni che, attraverso le pagine del sito, potranno interagire tra loro, giocare, guardare i contenuti realizzati da esperti del settore.
Ecco cosa dice Marina Salerno, ideatrice del concept nonché mamma “Il progetto ‘The Green Tribe’ è nato pensando ai gusti dei bambini di oggi e all’esigenza di raccontare storie che li facciano crescere anche su un tema così difficile come l’energia. Le generazioni passate hanno avuto Barbapapà grazie al quale tanti bambini di ieri sono oggi genitori attenti all’ecologia. Il nostro progetto è ambizioso, ma, anche in qualità di neomamma, penso sia giusto aggiornare i processi educativi e impegnarsi perché le generazioni future possano assimilare fin dall’infanzia i principi della sostenibilità ambientale”.

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2 Comments

  1. Anche il gruppo Non Solo Ciripà la pensa esattamente così! durante la Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti (lo faremo di nuovo nella prossima Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile) abbiamo fatto giocare circa 100 bambini di 7 province italiane con il “Pannolino riusato, pannolino colorato!”: i bimbi, lavando per gioco e stendendo ad asciugare i pannolini lavabili per bambole che avevano imparato a cambiare ai loro bambolotti, e colorando schede con famose filastrocche rivisitate in chiava ecologica (scaricabili dal sito web), hanno imparato che usare i pannolini lavabili sarà per loro una scelta possibile, normale e allegra, oltre che rispettosa dell’ambiente (1 tonnellata di rifiuto indifferenziato in meno e 10 grandi alberi salvati grazie alla scelta di non buttare via i pannolini).

    • MammeAcrobate

      Molto interessante. Teneteci informate sulle vostre attività!