È online la circolare del Dipartimento per gli affari interni e territoriali diramata a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 286 del 21 dicembre 2016, che ha accolto la questione di legittimità sul tema.
La sentenza in esame ha dichiarato illegittima la norma che impone l’attribuzione automatica ed esclusiva del solo cognome paterno.
Via libera al doppio cognome ai figli
I neo genitori, quindi, possono attribuire al loro figlio, di comune accordo, il doppio cognome – paterno e materno – al momento della nascita.
La Direzione Centrale per i Servizi Demografici del Dipartimento per gli affari interni e territoriali ha trasmesso ai prefetti una circolare con le indicazioni operative e i chiarimenti interpretativi sulle prime questioni emerse dopo la pronuncia della Corte.
Doppio cognome: cosa dice la Legge
È stato chiarito che:
- il cognome della madre dovrà essere posposto, e non anteposto, a quello paterno;
- le novità si applicano per gli atti di nascita che si formano dal giorno successivo alla pubblicazione della citata sentenza, avvenuta il 28 dicembre 2016.
- è possibile dare al figlio il doppio cognome sia che questi provenga da coppia sposata legittimamente che da coppia di fatto;
- la sentenza si applica anche in caso di adozione;
- il doppio cognome è applicabile anche alle nascite avvenute all’estero di figli di cittadini entrambi esclusivamente italiani;
- il doppio cognome potrà essere attribuito, al momento della nascita, solo se c’è accordo tra i genitori;
- l’accordo potrà essere solo verbale; è sufficiente anche la sola dichiarazione del padre di voler affiancare il cognome della madre dichiarata all’ufficiale dello stato civile;
- il cognome della madre viene affiancato a quello del padre).
- il figlio porterà i cognomi di entrambi i genitori, per esteso;
- la scelta deve essere fatta al momento della registrazione della nascita del figlio in Comune; è preclusa questa possibilità in un secondo momento.
Quindi, in caso di accordo tra i genitori al momento della nascita i genitori hanno diritto a registrare il neonato con il doppio cognome, con il cognome materno che segue quello paterno. In assenza dell’accordo dei genitori, resta valida la generale previsione dell’attribuzione del solo cognome paterno.
In relazione a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, i genitori – al momento della dichiarazione di nascita – devono manifestare la loro intenzione di mettere il doppio cognome al figlio. L’ufficio anagrafe non può rifiutarsi di registrare il bambino con il cognome paterno seguito da quello materno.
Doppio cognome solo alla nascita?
I genitori non possono presentare la richiesta del doppio cognome in un secondo momento; se non si esprime la propria volontà al momento della dichiarazione di nascita, quindi, il cognome materno non potrà più essere aggiunto.
Ciò sarà possibile solo su richiesta del figlio – se maggiorenne – il quale può presentare la domanda di cambio cognome alla Prefettura.
La richiesta deve essere motivata: ad esempio si possono cambiare i cognomi ridicoli e vergognosi, oppure si può chiedere l’aggiunta di un altro cognome per motivi affettivi.
Al momento della richiesta del cambio cognome, quindi, il figlio maggiorenne deve dichiarare di voler aggiungere il cognome della madre al suo per ragioni affettive e sentimentali. Sarà il Prefetto, quindi, valutata la fattibilità della richiesta, ad emettere il decreto di autorizzazione per il cambio cognome.
Si può attribuire solo il cognome della mamma?
La regolamentazione è abbastanza complessa e varia a seconda dello status della coppia.
Se il figlio nasce da coppia sposata, non si può sostituire il cognome paterno con quello materno, mentre è possibile qualora la coppia non sia sposata e il padre non riconosca il bambino alla nascita.
Tuttavia, in quest’ultimo caso, il cognome del padre può essere aggiunto, solo dopo che abbia provveduto al riconoscimento del figlio.
Ulteriori novità si sono avute con le recentissime sentenze, sia di merito sia della Cassazione, con cui si è data la possibilità di attribuire il doppio cognome, di genitori dello stesso sesso, per un figlio nato da fecondazione eterologa.
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