agganciati per la vitaCare mamme acrobate
vorrei coinvolgervi in questo pensiero che mi è piombato in testa mentre guardavo il mio nipotino che dormiva. Vedevo soprattutto le sue mani così piccole e mi chiedevo : ma noi, mamme e papà, che mettiamo al mondo queste creature che non hanno chiesto nulla e nulla chiedono se non amore, facciamo tutto quello che è in nostro potere per loro?
Mi spiego meglio con un esempio: anni fa (molti purtroppo!) ho visto un film che si chiamava INDOVINA CHI VIENE A CENA dove due papà non erano contenti della scelta sentimentale dei loro rispettivi figli perchè erano di razze diverse (lui nero e lei bianca). Alle rimostranze del padre che gli ricordava di aver fatto tanti sacrifici per lui e di venire ora “ripagato” in modo tanto scorretto, il figlio rispondeva che “se aveva fatto tanti sacrifici non aveva fatto altro che quello che “doveva” per un figlio!!“.
Ragazze io sono d’accordo con lui perchè il nostro “debito” verso i figli non ha mai fine proprio nel senso che non ha un termine dopo il quale ci possiamo considerare esonerati.
Ho usato la parola “debito” perchè non ho trovato un termine migliore. Non intendo però che noi dobbiamo considerare giusta qualsiasi richiesta arrivi dai nostri figli ma che dobbiamo essere sempre disponibili per loro non necessariamente per le cose di tutti i giorni ma proprio come disponibilità di cuore e di mente.
Ricordate che quando abbiamo deciso di far nascere il nostro bambino ci siamo presi un impegno con lui e la sua vita.
Che ne pensate? Possiamo discuterne?
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1 Comment

  1. anche io tengo sempre ben presente che i miei figlioletti li ho messi al mondo io, per precisa volontà mia, e che dunque ne sono responsabile in un modo che va al di là del nutrirli, lavarli, dar loro qualche bacetto.
    Faccio un po’ fatica ad estendere questo pensiero oltre il presente, sia verso il passato che verso il futuro, perchè ahimè dalla mia famiglia di origine ho sempre ricevuti tutto un altro genere di messaggi (impliciti, ma anche espliciti).
    “SO” che è come dice lei, lo sento nella mia pelle e nel mio cuore, ma non ho alcun “modello” a cui rifarmi. E per questo sento anche una forte SPERANZA, nel senso che SPERO di (e mi domando se) sarò capace di fare quel che intende lei PER SEMPRE.