Siamo arrivati al quarto e ultimo appuntamento del nostro percorso dedicato al disegno infantile. Dopo aver analizzato lo spazio, il gesto grafico  e il tratto oggi, con la nostra consulente grafologa Rossella Legnaro – specializzata in età evolutiva, fondatrice del sito Grafologando – ci occupiamo della pressione e di cosa potrebbe dirci…

La pressione nel disegno infantile

Oggi parleremo della pressione, ossia della forza con la quale il bambino preme la matita sul foglio. Essa indica la volontà, l’energia psicofisica, il potenziale energetico di cui dispone il bambino e può essere di vario tipo.

Pressione leggera

La pressione è debole, leggera quando le linee appaiono sottili.

Una forza di questo tipo può indicare un bambino sensibile, riflessivo, timido, che non ama mettersi in mostra. Può avere una bassa soglia di tolleranza alla frustrazione, e necessita di comprensione e pazienza.

Se le linee appaiono molto sottili, che paiono appena sfiorare il foglio, il bambino potrà apparire ipersensibile e vulnerabile nelle relazioni con l’esterno.

Pressione forte

La pressione è forte, marcata quando le linee paiono oltrepassare il foglio.

Una forza di questo tipo può indicare un bambino sicuro di sé, che affronta le esperienze con entusiasmo, grinta, determinazione, agendo talvolta d’impulso. Possiede grande vitalità e forza, ama il movimento ed i giochi all’aperto, che hanno la funzione di valvola di sfogo, se frenato infatti potrebbe divenire aggressivo.

Se le linee appaiono eccessivamente marcate (dopo i 6 anni di età, in quanto prima nel bambino non è ancora avvenuto in maniera completa lo sviluppo del sistema motorio ), potrebbero indicare una forma di aggressività non espressa.

disegno infantile pressione 02

Pressione media

La pressione è media quando le linee non eccedono, né difettano in forza.

Una forza di questo tipo può indicare un bambino che possiede un equilibrio delle proprie energie, che sono così finalizzate al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Cosa valutare nella pressione?

Nel valutare la pressione è estremamente importante e fondamentale tenere conto del tipo di strumento scrittorio utilizzato, ad esempio il pennarello o la penna stilografica, scorrendo sulla carta troppo facilmente, o senza variazioni per rigidezza, non creano alcun attrito col piano su cui ci si appoggia e non lasciano impressa sul foglio l’energia impegnata nell’atto di scrivere.

Una doverosa e fondamentale raccomandazione è quella di non “improvvisarsi” esperti nell’interpretazione dei disegni dei bambini, senza avere la dovuta, seria e professionale preparazione grafologica e psicologica, in quanto ciò potrebbe solo condurre ad errori grossolani. E’ importante tenere a mente che alcune situazioni non si deducono solo da un disegno, e che bisogna sempre avvicinarsi ad una rappresentazione svolta da un bambino con umiltà, tenendo sempre presente che dietro ad essa c’è una persona unica con le sue esperienze, le sue emozioni, le sue gioie, le sue paure, le sue tristezze, i suoi desideri.

di Rossella Legnaro – www.grafologando.altervista.org

photo credit: jarmoluk – pixabay & Skitterphoto – pixabay

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