Dicono che sono una che sorride sempre. Che, nonostante le difficoltà, le paure e i problemi quotidiani trasmetto un inguaribile ottimismo. È vero?  Mi è capitato di rifletterci molto ultimamente. E sì, lo è. Sia chiaro, non è sempre così, perché direi una bugia, ma il più delle volte sì. E guardandomi dentro (e indietro) ho capito qual è il “segreto” di questo mio essere.

Sono loro. Sono i bambini e i ragazzi che ormai da tanti anni sono parte della mia vita. Loro e le loro storie. E non solo quelle belle. Anzi, forse sono proprio quelle più difficili che mi  hanno insegnato una cosa che vale più di ogni altra. La capacità, di cadere e farsi male. Ma poi di rialzarsi e ricominciare. Quella “resilienza” di cui si parla in gergo pedagogico.

Questo e molto altro mi hanno insegnato ogni giorno, cose che secondo me dovremmo imparare tutti…

10 cose (+1) da imparare dai bambini

A credere nella magia

Com’è che si dice? “Se ci credi, allora è vero”. E nessuno meglio di loro sa farlo.

Ad entusiasmarsi per le piccole cose

Quelle farfalle proprio lì, alla bocca dello stomaco, che da grandi non sappiamo più provare. O non con quella stessa forza.

A dire quello che si prova e si pensa

Che sia bello o brutto. Senza tabù e senza filtri. E senza troppe “paranoie”.

A litigare per poi fare subito pace

Quei “ti stacco la pace” detti con una convinzione che sembra significare per sempre. Ma che un pallone da condividere fanno dissolvere nel nulla.

Ad arrabbiarsi e a farsela passare in 10 minuti

Nessun rancore. E un broncio lascia di nuovo posto al sorriso.

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A trasformare ogni cosa in un gioco

Basta  poco. Così, uno scatolone diventa una navicella spaziale e le braccia, le ali di un aereo pronto a farci spiccare il volo.

A non perdersi neanche un attimo di felicità

La cosa più bella? Non c’è neanche bisogno di chissà quale motivo. Possiamo dire lo stesso di noi?

A fidarsi degli altri e la generosità senza secondi fini

Credere nel bello che c’è nelle persone. Senza troppe domande su cosa si nasconde dietro un gesto gentile o una bella parola.

A vivere il “qui e ora”

Niente passato e niente futuro. Concentrati su ciò che di più bello possiamo prenderci dalla vita.

A chiedere aiuto

Non si riesce a fare qualcosa? Perché allora non chiedere? Perché abbiamo paura del giudizio degli altri. Ma non ci accorgiamo che questa paura ci priva di troppe cose belle.

E poi l’ultima. Quel + 1 che mi piace più di tutti.

La capacità di amare incondizionatamente, e di dirlo. Ognuno a proprio modo, con un sorriso che si apre improvvisamente sul viso o un abbraccio che sembra non dover finire mai. O solo con uno sguardo. Quello di chi magari all’inizio non riusciva neanche a guardarti negli occhi.

mi convinco sempre più che siamo noi a poter imparare qualcosa dai bambini. Noi, così impegnati a vedere quello che non va, piuttosto che l’infinita meraviglia che ci circonda. vorrei che i nostri “Maestri” diventassero loro. ci guadagneremmo tutti.

 

photo credit: iStock.com/evgenyatamanenko & iStock.com/ArthurHidden

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

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