Questa è una domanda molto interessante alla quale con il tempo, e grazie alla mia esperienza, ho saputo dare risposta.
Mi presento, sono un’educatrice di 27 anni che lavora privatamente in una famiglia, mi occupo della gestione e cura di una meravigliosa bimba di due anni, tutti i giorni per sei ore.

Nonostante la mia età sono davvero molti anni che svolgo un lavoro di sostegno e supporto alle famiglie. Ancora prima di laurearmi ho curato diversi bimbi e prima di quest’ultimo lavoro per cinque anni mi sono occupato di due fratellini.
Ho voluto fare questo appunto volontariamente, innanzitutto per far comprendere che le famiglie non si fanno “impressionare” dalla giovane età di una ragazza – nel mio caso avevo 19 anni quando ho iniziato – perché quello che i genitori cercano in una baby sitter non si può ridurre ad una fascia d’età piuttosto che un’altra. Non ho mai incontrato resistenze in questo senso e ne sono sempre stata molto felice.

Cosa cercano davvero i genitori in una baby sitter?

Quando ho fatto il colloquio dalla famiglia con la quale lavoro oggi, la bambina doveva ancora compiere un anno e ovviamente le esigenze e competenze richieste erano tante ma ciò che più di tutto era auspicabile da parte dei genitori era stabilire un rapporto familiare, basato su una grande stima e fiducia.

Il ruolo della baby sitter è un ruolo molto importante e tutt’altro che semplice, lei contribuirà, insieme alla famiglia e alle istituzioni educative, alla crescita e allo sviluppo del piccolo, avrà del tempo “tutto suo” con il bambino che dovrà organizzare e gestire rispettando le abitudini e le esigenze del momento.

Parola chiave: competenza!

Le famiglie vogliono che ci sia competenza, ma non si intende solo una competenza strettamente accademica, quello che intendo io è la competenza emotiva, empatica, che non sono abilità che si apprendono dai libri universitari.

All’inizio le famiglie cercano di comprendere se questa nuova figura sia “sulla loro stessa lunghezza d’onda”, se anche tu trovi importanti e fondamentali alcuni aspetti educativi piuttosto che altri.

Ci si deve trovare prima di tutto tra adulti, deve stabilirsi un rapporto di fiducia e solo allora si potrà “guardare insieme” al bambino e all’impronta educativa da seguire.  

I requisiti più richiesti a una baby sitter quali sono?

Altri requisiti pratici richiesti dalle famiglie sono la disponibilità, che in coppia fissa con la flessibilità sono due aspetti sempre più importanti nella nostra società dove i genitori lavorano e l’imprevisto è all’ordine del giorno.
Questi dati sono stati recentemente confermati da un’indagine condotta da Sitter – Italia dove il requisito della disponibilità si afferma al primo posto con una percentuale del 79,71%, seguito da quello dell’esperienza con percentuale 74,64%.
L’esperienza infatti gioca un ruolo chiave, soprattutto quando si ha a che fare con bimbi molto piccoli. L’aver avuto precedenti esperienze è un punto in più che tranquillizza non poco i genitori.

Anche le referenze sono di aiuto ai genitori nella scelta della baby sitter, consentono di farsi delle idee in merito alla persona che vorrebbero affiancare al loro bambino, se poi provengono da persone amiche o familiari sono una vera e propria garanzia sull’affidabilità e serietà della baby sitter.

Altri requisiti che negli anni vengono sempre più richiesti da parte delle famiglie sono le competenze linguistiche, i titoli di studio attinenti al campo educativo e le competenze di primo soccorso e disostruzione infantile.

Sono molti gli aspetti da tenere in considerazione nella scelta della baby sitter più adatta al proprio bambino, quello che è certo è l’importanza di instaurare da subito un rapporto limpido e trasparente perché sarà lei la persona che si prenderà cura dei vostri bambini mentre voi non ci sarete, quindi cosa ci può essere di più importante che avere un rapporto di totale serenità e stima?

Vi serve una Baby Sitter, ma non sapete come trovarla? Per le famiglie c’è Sitter-Italia, un progetto nato proprio dall’iniziativa di alcuni genitori alla ricerca di soluzioni adeguate per la cura dei propri figli!
Attraverso un portale online, Sitter-Italia mette in contatto i genitori con le candidate, aprendo un primo canale di confronto e incontro. Attraverso questo servizio poi, i genitori possono anche conoscere altre famiglie, dando vita a una rete che permette di creare momenti di cura condivisi per gruppi di bambini che, così, potranno anche incontrarsi, fare nuove amicizie e giocare insieme.
Se volete conoscerlo più da vicino, sul sito di Sitter-Italia tutti i dettagli per trovare la persona ideale per la vostra famiglia!

Post in collaborazione con Sitter-Italia

 

Diritto d’autore: oksun70 / 123RF Archivio Fotografico

Author

Sono un'educatrice con la passione per il mio lavoro, amo occuparmi di educazione e trasmettere la voglia di leggerezza e libertà ai più piccoli, mi piace pensare che in questo modo potranno essere adulti più felici. Ho sempre fatto tante cose insieme, insomma, non sono capace di star ferma! Mi affascina sperimentare continuamente e fare in modo che ogni giorno sia diverso dall'altro con nuovi stimoli e obiettivi da raggiungere. La routine mi annoia, infatti chi mi conosce sa che sono sempre in pista!

Comments are closed.