Per essere bambini, poi ragazzi e quindi adulti sicuri di sé nelle relazioni con gli altri è indispensabile saper comunicare in modo efficace. Le competenze comunicative vanno apprese come “ferri del mestiere” che useremo per tutta la vita e che ci serviranno per rompere il ghiaccio, socializzare, fare amicizia e sentirci a nostro agio con gli altri.

Fare amicizia, non è sempre facile!

Da piccoli, quasi tutti i bambini sono dei gran chiacchieroni e conversano naturalmente con chiunque. La conversazione infantile consiste essenzialmente nel parlare a qualcuno senza preoccuparsi che ci stia ascoltando e, per questo, a un certo punto deve necessariamente evolversi e il bambino deve mettere in atto un nuovo modo di interagire con le persone. In caso contrario, non trovando più molti adulti disposti a conversare con loro, il rischio è che i bambini si chiudano in se stessi e si isolino, perdendo la naturale inclinazione a iniziare una chiacchierata, e anche un po’ di autostima.

Se temi che tuo figlio corra questo rischio o semplicemente vuoi prevenirlo, puoi mettere in pratica questi accorgimenti, illustrati dalla psicoterapeuta Gael Lindenfield nel suo “Bambini sicuri di sé”.

Chiacchiera abitualmente con tuo figlio

Fin da piccolissimo. E fagli incontrare persone diverse disponibili a fare la stessa cosa: per lui sarà un’ottima esercitazione. Quando è più grande, stimola tuo figlio a frequentare gruppi in cui possa entrare in contatto con persone diverse  e con cui possa vivere esperienze significative.

Non interrompere

Quando gli parli, di’ a tuo figlio di non interromperti ma, anzi, di ascoltarti attentamente; chiedigli poi di ripetere ciò che hai detto e, quando sarà più grande, stimolalo a farlo anche con altre persone, senza che loro lo richiedano. In questo modo gli starai insegnando una competenza importantissima, l’ascolto riflessivo, in cui, me ne accorgo ogni giorno a scuola, molti ragazzi sono carenti: perennemente distratti e poco capaci di concentrarsi per un ragionevole lasso di tempo su ciò che gli si sta dicendo.

Le buone maniere

Insisti sulle buone maniere nella conversazione, come non interrompere qualcuno mentre parla, non parlare con il chewing-gum o con la bocca piena. Abitudini poco educate durante una conversazione porteranno l’interlocutore a infastidirsi e a interromperla in breve tempo.

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Apprezza le chiacchiere!

Fare una bella chiacchierata non è sintomo di superficialità, anzi, è un buon modo per rilassarci e farci conoscere altre persone, intavolando una conversazione su un “terreno neutro”, né troppo personale né troppo serio. Questo aiuterà i bambini e i ragazzi più grandi a fare amicizia e ad “attaccare bottone”, aprendo un dialogo senza stress anche con chi non conoscono.

Il linguaggio corporeo

Insegna a tuo figlio a controllare il proprio linguaggio corporeo, a prenderne coscienza e a notare quello degli altri, dato che su chi ascolta esso esercita un’influenza molto più forte delle parole che si usano.

La battuta, sì ma non sempre

Aiutalo a capire quando è opportuno o meno fare una battuta di spirito, a seconda della situazione, dell’ambiente e delle persone con cui ci si trova, spiegandogli come funziona l’umorismo e quando può essere usato, magari proprio per rompere il ghiaccio.

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Aprirsi crea un legame

Apriti con tuo figlio e fagli capire come questo sia uno dei modi migliori per incoraggiare anche gli altri a farlo e per rendere un’amicizia più profonda, al momento giusto. Questo consiglio vale soprattutto per i preadolescenti, spesso impacciati nell’esprimere se stessi – soprattutto, ahimè, i maschi!

Socializzare e fare amicizia sono capacità da allenare

E per un bambino o un ragazzo questa può essere una sfida, soprattutto se possiede una personalità introversa. Esercitandosi abitualmente con fratelli, genitori e in altre situazioni familiari ognuno potrà trovare il proprio modo di entrare in relazione con gli altri sentendosi il più possibile a proprio agio, affrontando le diverse situazioni e gli incontri con persone, piacevoli e a volte scomode, che la vita gli  proporrà.

 

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Author

Insegnante, autrice e blogger fondatrice di mammeimperfette.com, mamma entusiasta, e a tratti ancora incredula, di Fabio e Marco. Appassionata e avida studiosa di autostima per bambini, ne scrivo spesso sul mio blog e ho raccolto i consigli pratici più efficaci per svilupparla nell'ebook “Mamma, io valgo!” e nei video del Percorso Aiedi. “Aiedi” è l'approccio che seguo per accompagnare i miei figli nella crescita, in cui autostima, intelligenza emotiva e autodisciplina sono le tre risorse indispensabili da favorire nei bambini per aiutarli a crescere sicuri di sé, autonomi e capaci di essere felici. Due maternità nel giro di 18 mesi mi hanno cambiato la vita, in meglio, e mi hanno portato a riflettere su chi volevo davvero diventare “da grande”. Decisamente imperfetta e con tanta voglia di migliorare, sono convinta che se vuoi che le cose cambino, tu devi cambiare.

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