Ben 89 milioni di tonnellate. È questa la quantità di alimenti sprecati nel 2014 nei Paesi dell’Unione Europea. Un numero impressionante, confermato anche dai dati forniti dalla FAO, dal World Resources Institute e dall’UE secondo cui un terzo del cibo prodotto nel mondo viene perduto.
E in Italia? Secondo recenti ricerche lo spreco alimentare domestico nel nostro Paese si aggira attorno ai 49 kg di cibo per famiglia e riguarda soprattutto:
- verdura (10,7 kg)
- frutta (9,9 kg)
- pane (9,1 kg)
- pasta (6,0 kg)
Mentre risultano inferiori le quantità sprecate per gli alimenti più costosi :
- carne (4,5 kg)
- formaggi (2,1 kg)
- pesce (1,8 kg)
- surgelati (1,8 kg)
- salumi (1,2kg)
Incredibili quantità di cibo e di denaro gettati nella spazzatura, ben 450 euro all’anno per ogni famiglia. Uno spreco che davvero non ci immaginavamo di questa portata e che si potrebbe evitare semplicemente cambiando le nostre abitudini d’acquisto e mettendo in atto una serie di semplici accorgimenti:
- comprare solo l’essenziale
- acquistare meno e più spesso
- evitare i 3×2 in cui si compra e si spende di più
- ridurre le porzioni da servire
- congelare prodotti freschi prima che scadano
- riutilizzare o congelare gli avanzi
- acquistare prodotti surgelati
Abituarsi a congelare il cibo e a comprare i surgelati, infatti, oltre a contribuire a ridurre lo spreco di quasi la metà (47%) , consente a ogni famiglia di risparmiare circa 210 € all’anno.
Ed è proprio questo è l’obiettivo della campagna IFreeze, sostenuta da Findus come parte del suo impegno di sostenibilità e responsabilità sociale Forever Food Together, che punta a informare i consumatori sui benefici che derivano da congelazione e surgelazione.
Ma in che modo congelazione e surgelazione ci fanno sprecare meno?
Prima di entrare nel merito è necessario chiarirci le idee su cosa distingue la congelazione casalinga dalla surgelazione industriale, poiché capita spesso di usare questi termini come sinonimi, anche se in realtà indicano due procedimenti diversi .
Infatti, mentre nella surgelazione negli impianti di tipo industriale si abbassa la temperatura molto velocemente fino a -18° preservando la struttura dei cibi, la congelazione nel freezer domestico più lentamente e gradualmente, formando cristalli di ghiaccio più grandi che incidono sulle fibre: pertanto si allunga di molto la durata dei cibi, ma non quanto la surgelazione. Per questo è importante indicare sugli involucri la data in cui quel cibo è stato congelato, per verificare poi che sia ancora consumabile.
Ecco allora 3 vantaggi che derivano da congelazione e surgelazione:
- il freezer di casa nostra funziona da “tasto pausa”: entro la data di scadenza degli alimenti si può congelare praticamente tutto per riutilizzare quel prodotto quando ne abbiamo bisogno, evitando di farlo andare a male e buttarlo se non lo dobbiamo usarle nell’immediato;
- la maggior parte dei surgelati è già suddivisa in porzioni, è facile cucinarne solo la quantità che serve, conservando il resto in freezer per un’altra preparazione. E visto che si conserva più a lungo, si ha più tempo per cucinarlo. È più difficile che il cibo che si trova in freezer venga buttato rispetto a quello conservato in frigo;
- la surgelazione permette di avere a disposizioni prodotti, come alcune verdure, buoni come quelle freschi durante l’inverno, quando non crescono da noi e dovrebbero essere trasportati freschi da paesi lontani. Per il cibo fresco le lunghe distanze si traducono in maggiori sprechi, prezzi più alti ed alimenti che si deteriorano più rapidamente nel frigo. Surgelando le verdure, invece, è possibile coltivarle in luoghi più vicini al consumatore finale e quindi a costi minori.
Vantaggi da non sottovalutare, che sicuramente meritano un maggiore sforzo da parte nostra nel fare scelte più attente e orientate al risparmio…siete d’accordo?
E voi? Avete altri suggerimenti per ridurre gli sprechi in casa?
photo credit: gitusik / 123RF Archivio Fotografico
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