Se presto avrete un bambino ecco le informazioni che fanno per voi: il papà è importantissimo nei primi giorni dopo la nascita del bebè, per supportare la mamma, sbrigare le faccende burocratiche, ma soprattutto per iniziare insieme alla sua famiglia un capitolo nuovo della vita. Secondo l’articolo 4, comma 24, lettera a), legge 28 giugno 2012, n. 92 i papà hanno diritto ad un congedo obbligatorio, fruibile dal padre lavoratore dipendente anche adottivo e affidatario, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio. Anche se siamo lontani anni luce da quel che succede in nord Europa, dove i papà hanno la possibilità di stare accanto a mamma e bimbo molto più a lungo, scopriamo come ottenerlo e chi ne ha diritto.

Congedo papà: le novità 2018

L’articolo 1, comma 354, legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) ha prorogato il congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti anche per le nascite e le adozioni/affidamenti avvenute nell’anno solare 2017 ed ha previsto, per l’anno solare 2018, l’aumento del congedo obbligatorio da due a quattro giorni.

Il citato art. 1, comma 354, della L. 232/2016 non ha altresì prorogato per l’anno 2017 il congedo facoltativo, ripristinandolo invece nella misura di un giorno per l’anno 2018.

Leggi anche: Bonus Bebè 2018: novità, requisiti e come richiederlo

Congedo papà: a chi è rivolto?

Possono accedere al beneficio i padri lavoratori dipendenti,  anche adottivi e affidatari, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio o dall’adozione e affidamento.

I papà che lavorano nel settore pubblico in questo momento non ne hanno diritto, o meglio, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiarito che il Ministro per la pubblica amministrazione dovrà approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi.

Leggi anche: Bonus Mamma Domani: i requisiti per ottenerlo

Congedo papà: quando usufruirne?

Il congedo obbligatorio è fruibile dal neo papà entro il quinto mese di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di affidamento e adozione) e quindi durante il congedo di maternità della madre lavoratrice o anche successivamente purché entro il limite temporale dei cinque mesi.

Il congedo per il papà spetta indipendentemente dal diritto della madre al proprio congedo di maternità.

Ai padri lavoratori dipendenti spettano:

  • due giorni, anche non continuativi, per gli eventi parto, adozione o affidamento, avvenuti fino al 31 dicembre 2017.
  • quattro giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018.

Il congedo facoltativo del padre è invece condizionato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni di congedo maternità. I giorni fruiti dal padre anticipano quindi il termine finale del congedo di maternità della madre.

Quanto spetta ai papà per il congedo?

Il papà in congedo ha diritto ad un’indennità pari al 100% della sua retribuzione giornaliera, a carico dell’INPS.

 

Diritto d’autore: wavebreakmediamicro / 123RF Archivio Fotografico

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.

Comments are closed.