complimenti rapporto genitore figlioDiciamoci la verità, quanta importanza diamo ai complimenti? Quelli veri, quelli sentiti, quelli che quando riceviamo sappiamo valere tantissimo? E se capiamo l’importanza di farli, perché siamo cosi spilorci nell’elargirli? I nostri bambini hanno bisogno di incoraggiamento, di prendere sicurezza e tutto sta nei primi anni della loro vita, e da subito, da quando sono piccoli, dopo ogni loro azione (o perché no, marachella) si girano ti guardano e aspettano qualche cosa. Aspettano di sapere se son stati bravi, se ricevono la nostra approvazione.

Noi genitori passiamo da una fase di esagerazione “ma che bravo che hai fatto la cacca!”, che oggettivamente non mi sembra il caso di sottolineare con proclami (se non in presenza di nonni, la cacca santa in società non riscuote cosi tanto successo come la domenica a pranzo dai suoceri), a riprenderli e sgridarli perché “così imparano, perché devono crescere, perché ormai son grandi”. E meno male che han tolto il servizio militare altrimenti li avremmo già spediti al fronte di questo passo.

Eppure è cosi, si passa da “che bravo che ha messo il primo dentino”, “Amore guarda come tiene il cucchiaio bene” dei primi mesi, ai rimbrotti dai 6 anni in su. E poi non lamentiamoci se da adulti (soprattutto i maschi) parlano con enfasi delle loro gesta sulla tazza del cesso…hanno capito che è l’unico modo per ricevere applausi.

Eppure non è cosi che deve essere, nel momento della loro crescita è importate che capiscano di esser bravi. E non intendo che bravo deve essere la parola da accompagnare ad ogni loro gesto. Ricevere un bravo ogni 5 minuti fa perdere di valore la parola bravo e lo trasforma da bambino sicuro di sé a bambino cui tutto è permesso. E non importa nemmeno se non sono bravi in tutto. Loro sanno che non sono dei super eroi…beh non tutti e non sempre, mio figlio ogni tanto gira ancora per casa vestito da Batman. Ma devono capire che nel bosco ci sono sì querce e cespugli ma, se sei un cespuglio, vedi di essere un bel cespuglio. E quel “bravo” ogni tanto, sentito, che viene dal profondo è proprio il concime che ci vuole per far crescere i cespugli. Che lo sappiamo tutti che ci son più cespugli che querce in un bosco, ma se i cespugli vengono su bene fanno la loro parte.

E poi mica dobbiamo fermarci qui coi complimenti, la famiglia non è fatta solo dei cespuglietti. Mamma e papà hanno bisogno della loro quota di concime, di complimenti. È importante riconoscere quello che si è, quello che si fa per l’altro e per la famiglia. Con il lavoro, coi figli in casa, ovunque. Mica li avremo usati tutti con il fidanzamento i complimenti. Già, perché per mantenersi sicuri nella vita un po’ di approvazione non guasta mai, per sentirsi meno soli, per sentirsi compresi, per sentire anche noi che siamo sulla strada giusta. I complimenti sono gesti d’affetto, alle parole è chiaro occorre aggiungere i fatti, ma fanno tanto anche se pensiamo di no. Un po’ come quando pensiamo che in fondo dire “ti voglio bene” è superfluo, perché è ovvio che sia così, perché si sa…perché cosa te lo dico a fare. Te lo dico perché lo penso forse più ora, che è più vero di quando eravamo fidanzati, quando non so quanto fosse chiaro voler bene ad una persona, quando era più facile dirlo. Anche perché prima non ci si vergognava.

Gli uomini diventano burberi. “Siamo fatti così”, sembrano pensare di queste…smancerie. E le donne son troppo prese a notare cosa non va, per notare cosa va. Non neghiamolo, da che mondo e mondo una mamma – pensate a vostra mamma – quando vi vede pensa che non va come siete vestite, cosa avete cucinato, cosa dite ai bambini e ai mariti…e il frutto non cade lontano dall’albero; quindi anche le mamme che leggono, se ci pensano, si accorgono di vedere, dire o pensare più cosa non va di quello che va. Ma forse se ci si ferma un secondo non è proprio così.

E allora bisogna riprendere a farsi i complimenti, a trovare quella cosa che va…perché i mariti, in fondo, son cespugli anche loro. E le mogli? Beh le mogli son sempre belle, brave e intelligenti…si era detto o no che ci vogliono i complimenti?

Ah e vogliamo loro pure un sacco di bene.

di Mr Dad

photo credit: “Everything Is a Gift,” or something via photopin (license)

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