La mia prima bimba ha abbandonato il suo amico ciuccio a 4 anni abbondanti. E non è stata un’impresa semplice! Ero all’inizio della gravidanza della mia seconda figlia e volevo cercare di anticipare il momento dell’addio al succhietto a prima della nascita della sorellina, per non far coincidere i due momenti, già molto delicati.

Certo è che non è facile per un bambino togliere il ciuccio. Perché il ciuccio è qualcosa di più di un oggetto per i bambini, è un compagno che dà conforto,  rassicura e calma nei momenti di agitazione, di rabbia o di stanchezza.

Come e quando togliere il ciuccio: le cose da sapere!

Io non sapevo esattamente come l’avrei aiutata a dirgli addio, ma sapevo che:

Non togliere il ciuccio all’improvviso

È importante prepararli e non far scomparire il ciuccio improvvisamente, coinvolgerli in questo processo,  renderli protagonisti per evitare disagi. Ma, fatta questa scelta, è fondamentale tenervi fede senza ripensamenti, per non creare confusione nel bambino.

Trovare il momento giusto

È preferibile non fare questo passo in fasi già delicate, come l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, un cambio di casa o di asilo. È necessario che ci sia il maggior grado di tranquillità possibile.

Qual è il momento giusto per togliere il ciuccio?

Non c’è un modo più giusto di un altro per farlo. Chi conosce i propri figli meglio di mamma e papà? Siamo noi a dover scegliere quello da usare partendo dai bambini stessi, facendo leva sui loro interessi e sulle cose che gli piace fare.

Ci vuole pazienza!

Anche noi genitori dobbiamo essere pronti e soprattutto pieni di pazienza, e pazienza, e pazienza!

Togliere il ciuccio: tanto modi fantasiosi per farlo!

Detto questo, perché non pensare a qualche modo un po’ fantasioso per aiutare i bambini a salutare il loro succhietto?  Poi alla fine vi dirò come abbiamo fatto noi!

  1. il topino dei ciucci: così come per i denti, si potrà lasciare sotto il cuscino il ciuccio per il topino che passerà nella notte per portarlo nel suo paese, dove i ciucci sono preziosissimi! In cambio lascerà una lettera per ringraziarlo/a accompagnata da un piccolo regalo.
  2. si può organizzare una gita al mare, al fiume, al lago, dove raccontare la storia del pesciolino col singhiozzo: “sai che qui abita un pesciolino molto timido, ma così  timido che ogni volta che si vergogna gli viene il singhiozzo. Quando inizia può durare per ore ed ore e sott’acqua questo é un problema perché ad ogni singhiozzo il povero pesciolino ingoia tanta acqua ed è proprio stufo! Ci vorrebbe un bimbo generoso che gli regali il suo ciuccio, così ogni volta che gli viene il singhiozzo, lui lo mette in bocca e l’acqua non entra più, lo vuoi aiutare tu?!” Se spinti da un’onda di generosità potremmo provare a far finta di lanciarlo in acqua… E il gioco è fatto!
  3. scegliere dei semini con cui piantarlo in giardino o in balcone*, curare la piantina dei ciucci tutti i giorni per farla  germogliare, ricordandogli che è una pianta davvero speciale, perché crescerà con lui giorno dopo giorno. Si può realizzare insieme un piccolo calendario dove contare i giorni per la nascita del germoglio (questa idea ci è stata suggerita da una mamma della Community di MammeAcrobate, che ringraziamo).
  4. scrivere una lettera da parte di uno dei personaggi preferiti ( Peppa Pig, Dottoressa Peluche, Spiderman & Co.), un appello a tutti i bimbi per chiedergli di donare i loro ciucci per permettere la realizzazione di un missione speciale e segretissima! Si può scrivere insieme una lettera di risposta e preparare insieme un bel pacchettino per la spedizione. Come dire di noi ai loro personaggi del cuore?
  5. cucire il ciuccio all’interno del suo peluche della nanna. Un modo per averlo sempre vicino è cucire il succhietto all’interno del peluche preferito del vostro bambino, quello con cui dorme la notte e guai a chi lo tocca! Una soluzione che lo farà sentire più tranquillo perché penserà che non ci sarà un distacco definitivo.
  6. appenderlo all’albero dei ciucci. Esiste un’usanza danese che invita i bambini ad appendere il proprio succhietto al ramo di un albero, l’albero dei ciucci, con coraggio e determinazione. Una bella tradizione per effettuare un rito di passaggio con mamma e papà, con i quali scegliere l’albero più adatto in un luogo che diventerà uno dei vostri posti, dove ricordare e raccontare la storia.
  7. i tre giorni per diventare grande. Dialogate con il bambino e spiegate, con toni dolci ma decisi, che è arrivato il momento di separarsi dal ciuccio. Per tre giorni, ogni sera preparatevi all’evento “divento grande” e fate il countdown organizzando una piccola festa. Oltre a un regalino e un dolcino proponete una scatolina dove mettere a dormire e conservare il succhietto.
  8. leggete libri sull’argomento. Scegliete una storia a sera da leggere finché il bambino decide di abbandonare il ciuccio. Coinvolgetelo nel racconto e fate percepire quanto sia un ostacolo al gioco e alla conversazione. Tra i vari libri, segnaliamo: Il ciuccio di Nina, la bimba che regala il suo ciuccio a un lupo che diventa mansueto e coccolone e ne ha quindi più bisogno di lei; Capitan Ciuccio, il famigerato Capitano alla ricerca di nuovi tesori che ogni volta che parla alla sua ciurma non è capito finché non decide di non metterlo più; Basta ciuccio!, che allontana gradualmente i bambini dal succhietto proponendo loro di toglierlo durate alcune attività e giochi.
  9. legarlo a un palloncino e lasciarlo vagare nello spazio… della cameretta. Potete comprare un palloncino con il bambino e decidere insieme di far diventare il ciuccio un esploratore dello spazio, che vivrà fantastiche avventure sulla luna e scoprirà i pianeti. Legato al palloncino in alto al soffitto, tutte le sere racconterà le sue storie fin quando il piccolo potrà farne a meno e lo lascerà andare, libero di “vagare nello spazio”.
  10. Approfittare della notte di Natale per lasciare il succhietto vicino al latte e ai biscotti per Babbo Natale e le sue renne. Ci sono tante renne appena nate che hanno bisogno di un amico succhietto per crescere serene e, un giorno, trainare la slitta con tutti i regali. Pensa se proprio il tuo ciuccio farà felice una di queste renne?

Noi abbiamo scelto quest’ultimo modo e la notte di Natale il ciuccio è stato preso in consegna da “Babbo Natale” e al suo posto è comparsa una lettera di ringraziamento e un augurio speciale perché senza il succhietto lei potesse crescere lo stesso felice e diventare grande grande come mamma e papà!

Qui ha funzionato, ma forse era davvero solo arrivato il momento giusto!

E voi sapete di altri modi fantasiosi da suggerire?

Pubblicato a maggio 2014 / Aggiornato a febbraio 2020

Author

Digital Lover e socialmediaholic, da sempre web addicted e dal 2007 anche mamma (acrobata) di Arianna e dal 2012 di Micol. Mammeacrobate è la mia terza creatura! Qualcosa di me la trovi anche qui www.manuelacervetti.com

2 Comments

  1. claudia 46

    ahaha che articolo divertente!!! mi dispiacerá un po’ il giorno che il mio piccolo lascerá il ciuccio con tutti i piccoli modelli di ciuccio personalizzato con il nome, disegnini e frasi carine che gli ho comprato

  2. Pingback: Togliere il ciuccio: quando e come?