Sappiamo bene quanto l’allattamento al seno sia importante e quanti benefici abbia sia per la mamma che per il bambino. Un momento intimo, uno scambio profondo anche a livello emozionale.
Durante questo periodo a molte mamme però, capita di avere la necessità di tirarsi il latte, ad esempio nel momento in cui bisogna riprendere il lavoro, ma anche nei casi in cui il seno fa male a causa di ingorghi.
Ma in che modo può avvenire la spremitura e quali sono i supporti a disposizione delle mamme?
Vediamoli insieme attraverso i consigli del Ministero della Salute, estratti dall’utilissima pubblicazione “Il latte di mamma non si scorda mai”, realizzata nell’ambito dell’omonima campagna volta a sostenere l’allattamento al seno.
La spremitura manuale
Innanzitutto, procurati un contenitore sterile a bocca larga – per esempio un piccolo bricco – dove raccogliere il latte. Il latte può essere spremuto da un seno continuativamente per alcuni minuti, prima che il flusso rallenti o si esaurisca. A questo punto va spremuto l’altro seno, poi si torna al primo e si ricomincia.
L’alternanza tra i seni va mantenuta finché il latte non cessa di uscire o gocciola lentamente. Con la pratica è possibile fare la spremitura contemporaneamente da entrambi i seni. Con qualunque metodo bisogna attendere uno – due minuti prima che il latte inizi a scorrere.
Come fare la spremitura manuale?
1. Metti l’indice sotto il seno verso il bordo dell’areola e il pollice sopra il seno in una posizione opposta a quella dell’indice. Se hai un’areola grande, può essere necessario portare le tue dita un po’ all’interno del suo bordo. Se invece l’areola è piccola, puoi allontanare le dita un po’ fuori da essa. Le altre dita servono per sostenere il seno.
2. Tenendo l’indice e il pollice nella stessa posizione, premili delicatamente all’interno verso la parete toracica.
3. Mantenendo questa lieve pressione all’indietro avvicina il pollice e l’indice facilitando così il flusso di latte lungo i dotti e verso il capezzolo. Non strizzare il capezzolo perché non serve e potrebbe essere doloroso.
4. Allenta la pressione tra le dita al fine di permettere ai dotti di riempirsi e poi ripeti i passaggi 2 e 3. Con la pratica, per eseguire i vari passaggi basteranno pochi secondi e sarai capace di tenere un ritmo costante. Questo permetterà al latte di gocciolare e forse anche schizzare dal seno. È importante cambiare la posizione della mano per assicurare che il latte venga spremuto dalle varie parti del seno.
Oltre alla spremitura manuale, si può ricorrere anche al tiralatte manuale o elettrico, facilmente reperibili in commercio ma, qualunque sia lo strumento scelto, il Ministero della Salute ci ricorda alcuni importanti accorgimenti da adottare:
• Segui attentamente le istruzioni della ditta
• Lava bene le mani prima di iniziare!
• Contenitori, bottiglie e componenti del tiralatte vanno: lavati in acqua saponata calda sempre, sterilizzati se il tuo bambino è molto piccolo o si trova in ospedale, oppure se condividi con altri il tiralatte.
E voi, lo avete mai fatto? Quale modo avete scelto?
Fonti: www.salute.gov.it, Il latte della mamma non si scorda mai,
photo credit: petunyia / 123RF Archivio Fotografico
1 Comment
Pingback: Allattamento e rientro a lavoro: ecco come organizzarsi! | Mammeacrobate