Sappiamo quanto il piede sia importante per il corretto sviluppo motorio dei bambini e, da qui, la necessità di scegliere le scarpine più adatte, che siano comode e che seguano la loro crescita fisiologica.

Ma come scegliere la scarpa giusta? Ovviamente l’elemento principale che deve guidarci è l’età, seguendo le varie tappe della crescita, ricordandoci però che ogni bambino è un universo a sé e le fasi evolutive possono essere diverse per ognuno.

Vediamo allora come orientarci…

Da 0 a 5 mesi

Nei primi mesi di vita è consigliabile che i piedini siano liberi di accogliere gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno, lasciandoli quindi nudi. Per proteggerli dal freddo e dai possibili urti si può scegliere una scarpina fatta con materiali molto morbidi che serva a coprirli, permettendo però di muoverli.

Da 5 a 9 mesi

A quest’età inizia la fase della sperimentazione motoria,  fondamentale per prepararli ai primi movimenti e all’esplorazione, che consente l’acquisizione del tono muscolare e della sensibilità. Meglio optare, quindi, per scarpine destrutturate, morbide e leggere che li accompagnino nei primi movimenti fuori dalla culla, aiutandoli a familiarizzare con la calzatura.

Da 9 a 12 mesi

È il periodo in cui aumenta la curiosità verso lo spazio circostante, quello dell’esplorazione attraverso il gattonamento. Il consiglio è di scegliere una scarpina leggera, che abbia una suola morbida e particolarmente flessibile nei punti giusti, per assecondare il movimento naturale del piedino.

Dai 12 mesi

Ed eccoci arrivati ai primi passi, al momento delle stimolazioni che rinforzano la muscolatura e portano alla corretta formazione dell’arco plantare, ed è qui che la scelta della scarpa giusta diventa ancora più importante!

come scegliere la scarpa giusta 03

Primi passi: come devono essere le scarpine?

Recentemente abbiamo partecipato a un incontro molto interessante organizzato da Chicco, in occasione della presentazione di Chicco Imparo, una linea – disponibile dai 9 mesi circa, dal numero 18 al 23 – studiata per guidare i movimenti del piedino e aiutare il bambino ad apprendere il corretto movimento della camminata. In compagnia del Dottor Mauro Testa, ergonomo–biomeccanico, abbiamo capito meglio quali sono gli aspetti fondamentali da valutare nelle scarpine:

  • devono essere flessibili nella parte anteriore, dotate quindi di quella flex zone che permette alla zona delle radici delle dita del piede di muoversi liberamente;
  • non devono prevedere alcun sostegno plantare ma essere leggermente rinforzate sul tallone, in prossimità dell’osso chiamato astragalo – fondamentale per la guida del piede – permettendo il contenimento ed evitando che il piede scivoli lateralmente;
  • meglio optare per una suola a spessori differenziati che consenta il giusto appoggio del piedino e induca il bambino a scaricare adeguatamente il peso del corpo, facilitando il corretto movimento della camminata, dalla parte esterna del tallone fino alla punta dell’alluce. Cosa si intende per spessori differenziati? Una struttura che ricorda quella di una “tavoletta di cioccolato”, come quella che potete vedere in questa foto.

scarpa chicco imparo rosa

  • un sottopiede con la superficie irregolare aiuta a interagire con il suolo e favorisce la formazione dell’arco plantare, che alla nascita i bambini non hanno e si sviluppa con il tempo e il movimento, essendo il piede un organo in evoluzione.

Caratteristiche importanti, di cui tutte le scarpine della linea Chicco Imparo sono dotate, con cuciture e imbottiture sulla parte anteriore per migliorarne la flessibilità e un sottopiede in pelle con morbidi rilievi che stimolano la pianta, sollecitando la muscolatura.

Vista l’occasione, ne abbiamo approfittato anche per fare al Dottor Testa altre domande per rispondere ai dubbi che accomunano molti genitori!

sottopiede-chicco-imparo

Come si sceglie il numero di scarpe?

Provandole, ma trasformando questo momento in un gioco. È importante che le dita siano libere, con uno spazio di almeno 6-7 millimetri. Come fare? Spingendo il piede verso la punta e controllando lo spazio che resta in prossimità del tallone. Se è possibile estrarre il sottopiede, la cosa migliore è posizionare il piedino su di esso, in modo da capire subito se si tratta della misura giusta. Una cosa da non fare mai, invece, è comprare scarpe di una misura più grande per poi metterci il cotone!

C’è differenza tra stringhe e velcro?

No, non c’è grande differenza tra i due. Se di buona qualità, garantiscono entrambi una corretta tenuta del piede. Il velcro può venirci però in aiuto in caso di piedini con il collo alto. Piuttosto che scegliere un numero in più che, come dicevamo, è da evitare, il velcro rende più agevole la chiusura.

Meglio una scarpa bassa o alta?

L’importante è che la scarpa non blocchi troppo il piede, fatto salvo per il necessario contenimento della zona dell’astragalo di cui parlavamo. Deve essere libero per permettere ai bambini di sperimentare.

Da che età è meglio rivolgersi a un esperto in caso di dubbi sul corretto sviluppo del piede?

Lo sviluppo del piede va maggiormente monitorato dopo i 4 anni. Prima, la presenza di un piede piatto o cavo non deve destare preoccupazioni, poi però se si nota una mancata formazione dell’arco plantare, bisogna rivolgersi a uno specialista che, attraverso un lavoro sul movimento, andrà a correggere la situazione.

Quanto dobbiamo stimolare i bambini al movimento?

La cosa da tenere sempre a mente è che non vanno forzati. Non bisogna mai lanciare messaggi del tipo “Non riesci ancora a…” perché sono perfettamente capaci di percepire la nostra delusione, che passa anche attraverso il linguaggio del corpo. Spingerli eccessivamente, rischia di creare insicurezze. Lasciamo che sviluppino da soli le loro capacità, rispettando i loro tempi.

Il girello è un supporto valido?

Meglio optare per un walker in quanto il girello, non facendo appoggiare le mani, non permette di sperimentare. È il bambino che deve gestire l’oggetto, non il contrario. Un altro suggerimento è quello di far provare nuove esperienze motorie, stimolandoli ad utilizzare anche gli arti superiori. Un trucco? Dargli degli oggetti in mano mentre cammina, perché li disequilibra e gli insegna a muoversi in modo diverso.

Grazie a Chicco e al Dottor Testa per questi utili approfondimenti!

 

 

Post in collaborazione con Chicco

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