Il sole fa bene ad adulti e piccini: permette di sintetizzare la vitamina D, preziosa per la crescita delle ossa e la nostra salute, fa bene al corpo e all’anima, tanto da essere uno primi motivi di felicità la mattina quando ci svegliamo. Il sole infatti ci permette di produrre la serotonina, comunemente nota come ormone del buonumore.
Ma quando diventa “pericoloso”? E in che modo è bene comportarsi in estate per proteggere dal sole bambini e neonati? Ecco una guida fondamentale alla protezione della pelle dei nostri bambini.
I benefici del sole e dell’aria aperta
Molte mamme quando tornano a casa dall’ospedale credono di non poter uscire con i loro piccoli a lungo: non è così! Trascorrere del tempo fuori dalle mura domestiche, ancor di più se aiutati dalla luce del sole, è un toccasana per i bambini. Basti sapere che giocare all’aria aperta migliora la vista, come dimostrato da uno studio della Optometry and Vision Science, fa bene al sistema immunitario, previene diabete e obesità, permette di socializzare e riduce il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Non solo, il sole favorisce i meccanismi regolatori del sonno ed è importante in caso di dermatite atopica, tipica nei neonati, perché previene gli eczemi. Dunque… via libera alle passeggiate pomeridiane, ai sonnellini fuori casa, ai castelli di sabbia in riva al mare!
Al sole sì, ma protetti
Le regole base di una esposizione sana al sole le sappiamo: evitiamo che i bimbi stiano sotto sole diretto e cocente nelle ore centrali della giornata. Portiamoli quindi in spiaggia prima delle 11 e dopo le 17 così che i raggi solari siano meno forti. Stessa cosa vale anche quando siamo in città e li portiamo a giocare nei giardinetti o al parco.
No anche a un’esposizione prolungata: alternare momenti di sole a momenti di ombra aiuta il bimbo e la sua pelle ad abituarsi gradualmente al sole e a non rischiare colpi di calore.
Come proteggere i bambini dal sole?
Un cappellino leggero in cotone con visiera, va tenuto sempre con sé. Come anche gli occhiali da sole, che garantiscono un’alta protezione dai raggi UVA e UVB agli occhi delicati dei piccoli: si trovano sia per i neonati, con montature flessibili e leggere, che per i bambini dai 12 mesi in su. Non ama indossarli? Fate scegliere a lui il colore che più gli piace, portarli diventerà un piacere! Attenzione alle giornate nuvolose: i raggi solari sono comunque presenti e non sono privi dei loro poteri dannosi.
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Crema solare: alleata delle giornate di sole
Sia in città che in vacanza, al mare o in montagna, quando il sole inizia ad essere più caldo e gli abiti che facciamo indossare ai nostri bambini espongono parti del corpo, è indispensabile proteggerli con una crema che abbia un filtro solare alto. La pelle dei piccoli è delicata, ancor di più nei bimbi con fototipo 1 e 2, ovvero i biondi o i rossi, dalla carnagione lattea e punteggiata di dolci lentiggini.
Quale protezione scegliere? Sempre 50+, così da proteggere dai raggi solari UVA, UVB e dagli effetti dei raggi IR la pelle, con un prodotto fresco, facile da applicare, sicuro, che permetta ai bimbi di giocare sereni e alle mamme e ai papà di essere tranquilli e godere della compagnia dei propri figli senza preoccupazioni. Una texture leggera e ingredienti naturali completano la formula del solare perfetto, da scegliere in latte o crema spray in base al proprio gusto. Anche se resistente all’acqua, il solare va riapplicato almeno due volte nel corso della giornata, così da garantire una protezione totale e prevenire rossori, scottature ed eritemi.
Dopo il bagnetto, essenziale il doposole!
Giochi matti tra sabbia, acqua, terra, prati e tanta libertà: i bambini amano l’estate perché permette loro di scatenarsi senza troppe remore. E a fine giornata un bel bagnetto è proprio necessario! Una volta asciugata la pelle, tamponandola con una spugna morbida, è il momento del doposole, da spalmare ogni sera: rinfrescante, emolliente e nutriente, dona sollievo e una sensazione di benessere alla pelle, pronta per esporsi di nuovo al calore del sole il giorno successivo, dopo una bella nanna rigenerante!
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La parola all’esperto
Occhiali da sole per bimbi: è importante indossarli fin dai primi mesi?
Sì, è importante far indossare al bambino già nel primo anno di vita gli occhiali da sole per proteggere l’occhio dai danni dei raggi solari. Bisogna considerare che nei neonati il cristallino è talmente trasparente che, senza protezione, il 90% dei raggi Uva e il 50% degli UVB colpirebbero la retina.
Quali sono le caratteristiche che la mamma deve cercare nella scelta?
Gli occhiali da sole devono avere lenti in grado di garantire l’assorbimento del 100% dei raggi UVA/UVB e devono essere conformi alle Direttive Europee (89/686/CEE e successive revisioni ed alla EN ISO 12312-1). La lente in policarbonato è particolarmente adatta ai bambini perché maggiormente resistente alla rottura e ai graffi, che rischiano di ridurre la protezione. La montatura dev’essere preferibilmente avvolgente, o tale da coprire bene l’occhio, vicino alle sopracciglia, per impedire che la luce entri nell’occhio, dopo essere riflessa dalla superficie posteriore della lente. La montatura flessibile è una caratteristica utile, soprattutto per i bimbi più piccoli.
Crema solare: protezione 50+ dall’inizio, poi è possibile ridurre il fattore protettivo?
No, è consigliabile continuare a proteggere il bambino con un fattore protettivo molto alto, ponendo sempre particolare attenzione se il bambino è un fototipo 1 e 2 (capelli rossi o biondi).
Proteggere i bimbi dal sole del mare o da quello della montagna è la stessa cosa?
I bambini vanno ugualmente protetti dai raggi solari sia al mare che in montagna: l’intensità della radiazione solare è massima all’equatore e si riduce progressivamente verso i poli, aumenta in relazione all’altitudine ed è massima nelle ore centrali della giornata. Le radiazioni UV non provengono solo dal cielo, ma vengono riflesse da superfici come neve, acqua, sabbia, in questi casi il rischio di contrarre danni alla pelle o agli occhi è maggiore. Per tale motivo la protezione è ancora più necessaria quando andiamo al mare o sulla neve.
Si ringrazia l’Osservatorio Chicco per i consigli dell’esperto.
Post in collaborazione con Chicco
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