Durante i mesi della gravidanza, il corpo della donna va incontro ad una serie di cambiamenti sia a livello fisiologico che a livello ormonale. Tutti questi cambiamenti possono influenzare lo stato di salute del cavo orale a causa dell’alterazione delle difese immunitarie, favorendo così l’insorgere di alcuni disturbi.
Carie, infiammazioni delle gengive, parodontiti, sensibilità dentale, ascessi dentali, ecc. possono quindi manifestarsi anche durante la gestazione e possono avere delle conseguenze negative sulla salute del feto e del bambino.
Prendersi cura della salute della propria bocca è importante sempre nella vita di tutti i giorni ma, in gravidanza diventa fondamentale.
Cosa succede alla bocca quando una donna è in gravidanza?
- Il colore delle gengive può variare da rosa a rosso scuro;
- Le gengive sanguinano più facilmente durante l’igiene quotidiana, durante la masticazione o spontaneamente;
- Soprattutto dal secondo al quinto mese, la salivazione può aumentare;
- Cambia la qualità della saliva, il cui pH diventa più acido andando a rovinare smalto o gengive;
- La placca batterica si deposita più facilmente;
- I denti possono risultare più “mobili”;
- Lo smalto dentale si indebolisce.
Quali sono le patologie dentali a cui una mamma deve porre maggior attenzione?
Tra le patologie legate al cavo orale a cui una futura mamma deve porre maggior attenzione durante la gravidanza ci sono: un’intensificazione della comparsa delle carie, il formarsi di ulcere, la possibilità di erosione dello smalto, la parodontite, la gengivite gravidica e l’epulite gravidica.
Comparsa delle carie
Come già detto, durante la gravidanza la salivazione della donna subisce dei cambiamenti. La produzione di saliva aumenta, diventa più densa e diminuisce il pH orale. Tutti questi cambiamenti fanno sì che la saliva perda alcune delle sue proprietà di neutralizzazione dei batteri, quegli stessi batteri che causano la formazione delle carie.
La nuova condizione della saliva, quindi, comporta un aumento della placca batterica e ne facilita l’adesione a denti e gengive, causando così lo sviluppo di infiammazioni, placca e carie e, nel caso siano già presenti patologie odontoiatriche, il loro peggioramento.
Formazione di afte
I cambiamenti ormonali, l’abbassamento delle difese immunitarie, la mancanza di minerali e vitamine ma anche stress e dieta, possono essere la causa della formazione di dolorose ulcere. Queste piaghe che si possono formare all’interno della bocca, soprattutto sulle guance, alla base delle gengive e sulla lingua, normalmente guariscono da sole in circa due settimane, non sono contagiose ma sono comunque piuttosto dolorose rendendo spesso difficile anche azioni quotidiane come parlare, mangiare e deglutire.
Erosione dello smalto dei denti
L’erosione dello smalto, che consiste nella perdita del tessuto duro che ricopre e protegge la dentina, è causata dal contatto con gli acidi presenti nella nostra bocca. Questa patologia deve essere tenuta particolarmente sotto controllo dalle donne in gravidanza in quanto può causare un aumento dell’acidità della saliva, può aumentare gli episodi di vomito o di nausee con reflusso gastroesofageo e fanno abbassare il pH della bocca.
Gengivite gravidica
Durante la gravidanza, l’80% delle donne, lamenta un’infiammazione gengivale. Questo problema, normalmente, si manifesta a partire già dal primo trimestre di gravidanza e mano a mano recede spontaneamente dopo il parto.
La gestazione genera un accrescimento fisiologico della produzione di ormoni estrogeni, aumenta l’irrorazione di sangue ai tessuti del corpo e causa una diminuzione delle difese immunitarie. Tutti questi cambiamenti nell’organismo possono causare la formazione di gengiviti, infiammazioni intense che causano il sanguinamento delle gengive.
Epulide gravidica
Anche questa patologia interessa le gengive e si sviluppa durante la gravidanza. L’epulide gravidica è una formazione tumorale benigna che non risulta dannosa per il feto. La sua origine può essere di natura infiammatoria, traumatica o spontanea ma nella maggior parte dei casi sembra derivare da un’irritazione gengivale che degenera poi in una formazione neoplastica benigna.
Causata generalmente da squilibri ormonali e quindi dall’aumento di estrogeni e di progesterone, ma anche dai cambiamenti della flora batterica, inizia a manifestarsi di norma a partire dal terzo mese di gravidanza e scompare progressivamente dopo il parto.
Come prendersi cura della propria bocca durante la gravidanza?
Innanzitutto è importante adottare una routine di igiene orale corretta tutti i giorni. Tale igiene orale deve comprendere la spazzolatura dei denti almeno tre volte al giorno, accompagnata dall’utilizzo del filo interdentale o di uno scovolino per rimuovere la placca batterica anche nello spazio tra i denti dove lo spazzolino non riesce ad arrivare per bene, e dall’uso di un collutorio al fluoro per prevenire o comunque ridurre la formazione di altri batteri.
Eliminare, o almeno cercare di ridurre, l’assunzione di cibi e bevande acidi. Se assunti alimenti acidi, si consiglia di ritardare la spazzolatura dei denti in quanto lo smalto sarà più debole a causa proprio dell’acidità degli alimenti ingeriti.
Evitare le bevande gassate e zuccherate, prediligendo l’acqua ed il latte magro. Inoltre sarebbe opportuno limitare l’assunzione di cibi contenenti zuccheri ai soli pasti e preferire la frutta fresca ai succhi di frutta.
Infine, se sono passati più di sei mesi dall’ultima visita dal dentista, si consiglia di programmare una pulizia dentale professionale da un dentista o da un igienista dentale.
photo credits: 123rf
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