Il gioco è un’attività fondamentale per i bambini e non solo perché permette di trascorrere il tempo divertendosi. La dimensione ludica, infatti, rappresenta un’importante occasione di apprendimento e di relazione che fa bene ai bambini, ma anche agli adulti, permettendoci di scoprire meglio noi stessi. Oggi vogliamo approfondire questo tema e siamo felici di avere qui con noi Raffaele Costi, papà di 3 bambini che ha ideato  ImparareGiocando.com, un sito pensato per chi ha figli dai 5 ai 10 anni e vuol farli divertire mentre apprendono, anche con l’obiettivo di fare apprezzare al genitore il veder crescere un bambino che impara attraverso i giochi con tanto entusiasmo e coinvolgimento.

Giocare tutti insieme in famiglia è un modo semplice per condividere liberamente le emozioni provate durante la giornata.

“L’unica buona educazione in famiglia o a scuola è quella che permette alle emozioni di essere libere.”
Alexander Neill

Le emozioni sono l’espressione più diretta di ciò che vogliamo e di ciò di cui abbiamo bisogno. E lo stesso vale anche per i nostri figli. Personalmente, con i ritmi frenetici delle mie giornate, non è sempre immediato trovare il tempo di ascoltare e comprendere bene ciò che prova ciascuno di noi in famiglia. Sono (ahimé!) consapevole che questo non aiuta neanche i miei figli a cercare quei momenti di cui hanno bisogno per guardarsi dentro: credo infatti che la complicità e la fiducia da parte di un genitore nella comprensione e gestione delle emozioni sia davvero una gran cosa per ogni bambino.

Allora, la soluzione che ho adottato è quella di giocare insieme in famiglia con le emozioni, creando opportunità davvero speciali per tutti di:

  • ascoltare quello che ciascuno prova;
  • sentirsi più vicini e confidenti gli uni con gli altri;
  • conoscersi e capirsi meglio:
  • allenarsi a considerare le emozioni anche al di fuori del gioco, non trascurandole ma anzi imparando a gestirle al meglio nella relazione con gli altri:

“Il pensare divide, il sentire unisce.”
Ezra Pound

Giocare con le emozioni in famiglia

Il Gioco della lotta

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Ai bambini il Gioco della Lotta piace da matti e questo non ci dovrebbe stupire affatto se pensiamo a come questo gioco sia largamente usato in natura da tantissimi cuccioli e genitori. Nel gioco della lotta i nostri figli o figlie possono testare la loro forza fisica, esprimere e controllare la propria aggressività, riconoscere l’emotività degli altri giocatori… il tutto divertendosi!

Come in ogni gioco che si rispetti, per evitare che si degeneri, è necessario che applichi delle regole. Personalmente utilizzo 2 regole generali, che si rifanno alle Regole di Larry che ho trovato nel libro Gioca con me. L’educazione giocosa: un nuovo, entusiasmante modo di essere genitori di L.J. Cohen e che vi suggerisco

Per garantire che tutto si svolga in sicurezza:

  • evitiamo che ci si faccia male condividendo con i bambini l’esclusione di colpi pericolosi;
  • fermiamoci e facciamo fermare tutti se qualcuno si fa male: facciamo prestare attenzione alle conseguenze di ciò che si è fatto, dopo la pausa i nostri figli riprenderanno con maggiore consapevolezza e responsabilità;
  • condividiamo una parola d’ordine o gesto con cui ogni partecipante può fermare il gioco in qualsiasi momento;

L’obiettivo è di fare in modo che nostro figlio si senta forte e connesso:

  • facciamo pause per rilassarsi e condividere;
  • facciamo domande su come si sente il bambino;
  • guardiamo il più possibile nostro figlio negli occhi;
  • lottiamo con un livello di resistenza tale che nostro figlio si senta sfidato e impegnato ma convinto di riuscire a batterci;
  • lasciamo vincere il bambino (quasi sempre)
  • se nostro figlio inizia a fare male, offriamo la resistenza adeguata affinché nessuno si faccia male, perché nostro figlio ha bisogno del nostro contributo per contenere la sua aggressività;
  • prestiamo molta attenzione a come sta andando la lotta: i segnali positivi sono ridolini, sudore, sforzo e fatica, quelli negativi sono invece resa, furia cieca, mancanza di contatto oculare, tentativi di fare male sul serio;

Questo gioco è davvero utile per creare un’intensa connessione e confidenza con i tuoi figli ed è un ottimo modo per allenarsi a riconoscere le emozioni ed a rispettarle. È adatto anche per bambini di 1 anno, ma piace comunque a tutte le età.

Le Emozioni degli Animali

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Nel gioco Le Emozioni degli Animali si utilizza la naturale attrazione dei bambini per gli animali per facilitare l’espressione delle emozioni.

Per prima cosa dobbiamo avere a disposizione un paio di dadi:

  • il primo dado ha su ciascuna delle 6 facce una delle 6 emozioni di base, basta anche solo il nome, ma è utile anche l’immagine soprattutto se si gioca con i bambini più piccoli;
  • il secondo dado ha su ciascuna faccia un animale diverso;

Questi dadi li possiamo costruire insieme a nostro figlio seguendo le istruzioni di questo video, partendo da questi schemi che ho preparato:

Il gioco è poi molto semplice:

  • un giocatore tira entrambi i dadi;
  • a seconda della coppia di animale ed emozione risultante, il giocatore dovrà imitare l’animale che vive quella specifica emozione ;
  • il turno passa ad un altro giocatore e così via;

Il limite alle possibili varianti è solo la nostra fantasia:

  • possiamo scrivere altre emozioni sul dado, facendole scegliere magari a nostro figlio;
  • al posto degli animali possiamo giocare con 6 persone di famiglia;
  • in alternativa con 6 posti che frequentiamo (es. scuola/lavoro, casa, parco, piscina, stanze della casa);
  • o qualsiasi cosa stimolante ci venga in mente e stimoli i nostri bambini;

Adatto dai 2 anni è davvero speciale per giocare e divertirsi in famiglia, anche in caso di figli di età diversa perché risulta molto coinvolgente.

La Faccia delle Emozioni

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http://mrprintables.com/learning-about-emotions.html

Per comunicare le emozioni è essenziale averne consapevolezza e riconoscerle per poterle esprimere. Uno strumento divertente e davvero utile per fare tutto questo è La Faccia delle Emozioni che ho trovato in un articolo di MrPrintables.com.

Per costruire insieme a nostro figlio questo gioco, occorrono:

  • 6 graffette fermacampione;
  • cartone da ritagliare con forbici o taglierino;
  • colla;
  • ago e filo;
  • scaricare, stampare e colorare il template già pronto di MrPrintable.com;
  • seguire le semplici istruzioni riportate nell’articolo per costruire la Faccia delle Emozioni;

Una volta a disposizione La Faccia delle Emozioni la puoi usare in questo semplice gioco:

  • il giocatore o squadra A cambia l’espressione della faccia a piacere;
  • il giocatore o squadra B riconosce nell’espressione un’emozione e può raccontare un’esperienza in cui ha provato quella specifica emozione ottenendo 2 punti o, in alternativa, inventare una situazione associata a quell’emozione ottenendo 1 punto;
  • i giocatori o squadre si cambiano a turno i ruoli e vince chi totalizza più punti;

La Faccia delle Emozioni può essere anche usato per esprimere l’emozione che si prova al momento o che si è provato in una certa situazione. Se lo usiamo noi stessi per fare ciò, nostro figlio presto ci imiterà e la utilizzerà per comunicarci meglio ciò che prova e, al tempo stesso, rendersi conto egli stesso dell’emozione provata.

Dai 3 anni in poi, è molto valido per prendere consapevolezza delle emozioni e comunicarle in famiglia.

Conclusioni

“Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale.”
Daniel Goleman

Vi consiglio di usare i giochi presentati per concederci un po’ di tempo di qualità da passare in famiglia con i nostri figli e:

  • guardarsi un po’ dentro e sentire ciò che si prova;
  • esprimere le proprie emozioni per far comprendere come ci si sente;
  • ascoltarsi e connettersi per conoscersi e capirsi meglio.

La situazione ideale è la sera dopo cena, quando siamo tutti a casa e abbiamo un po’ di tempo da trascorrere insieme prima di andare a letto: giocare con le emozioni è un ottimo modo per condividere come ci si sente e come ciascuno ha passato la giornata. Sarà sicuramente più divertente ed efficace che provare ad estorcere qualche informazione con la solita domanda: “Come è andata oggi?”. Il Gioco della Lotta fa un po’ eccezione perché può creare uno stato di eccitazione eccessiva non adatta prima di andare a letto. Personalmente preferisco proporre questo gioco nel pomeriggio o la mattina se sono a casa.

Grazie a Raffaele per questi bellissimi spunti! Vi aspettiamo con un nuovo appuntamento e altri giochi la prossima settimana…Buon divertimento!

Per approfondire

Il gioco della Lotta: dettagli sulle indicazioni utili e regole per il Gioco della Lotta: Gioca con me. L’educazione giocosa: un nuovo, entusiasmante modo di essere genitori di L.J. Cohen, a pag.101.
Articoli sull’importanza del gioco della lotta nelle relazioni familiari: Il gioco della lotta: un aiuto per imparare a regolare le relazioni, I giochi aggressivi dei bambini che spaventano tanto gli adulti

Le emozioni degli animali: articolo in inglese da cui ho ripreso questa idea: Emotional Animals Game: Teach Kids about Emotions

 

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