“Ma si è addormentato sul divano?” – “Si”.
“Lo porti a letto che io metto giù F.?” – “Si”
…
“Dove lo metto?”
mmmm-mmmmm-mm
“Di là o di qua?”
Di là – di qua – di là – di qua – di là – di qua – di là – di qua…
“Scusa?”
“Dai mettilo di là poi se mai lo sposti quando vieni a letto!”
Ecco questo è stato il dialogo semi-serio per non dire surreale relativo alla decisione di dove mettere T. (5 anni) a dormire.
Di là (lettone). Di qua (cameretta e lettino)
I talebani del “ognuno nel suo letto” si fermino qui…ma forse ormai è comunque già tardi.
Partiamo dalla fine, poi cerchiamo di analizzare la situazione.
Io non riesco a togliere T. da mio letto. Anzi. Non ne ho nessuna intenzione. Per me dormire senza averlo appiccicato a me è quasi una sofferenza. Per me sentirlo li vicino, incrociare un piedino o una manina mentre dormo, avere una carezzina nel cuore della notte (la mia faccia è da sempre il suo oggetto transizionale) è una delle cose più dolci che esistano.
Ogni volta che mi decidevo a provare a “separarci” qualcosa mi diceva “non è il momento”: non sta bene, è appena guarito, deve essere operato e magari è un po’ teso, è appena stato operato e magari è un po’ teso, sono incinta e magari lo sente, ho appena partorito e gli sto dando meno attenzioni, dedico gran parte del poco tempo che ho al fratellino…almeno la nanna tutta per lui! Insomma, ogni scusa è buona!
È così da sempre. Aveva 6 mesi, estate torrida e aria condizionata solo in camera nostra (geni dell’architettura d’interni); portiamolo con noi, poverino chissà che caldo che ha! E zac…è ancora li, anche se nel frattempo ci sono stati almeno 4 inverni!
Questa cosa l’ho già detta più volte ma una persona che stimo molto mi ha fatto rilfettere: “parte del tuo rapporto con tuo figlio l’hai costruito di notte” (e non perché uscissimo insieme)…e io ne sono convinta. E’ un altro alibi? Non credo onestamente. Mio figlio è sereno, dorme tranquillo se non ci sono (cosa che succede da sempre purtroppo per impegni di lavoro) ma quando ci sono mi si attacca come una cozza. Per dormire.
La pappa, il gioco, le cose sono condivise in buona parte con il padre che passa con lui molto più tempo di quanto non riesca a fare io. Anzi…con loro.
Si perché in tutto questo c’è un altro amore mio di 1 anno, che da quando aveva solo 3 ore dorme nel suo lettino e da quando ne aveva circa 720 dorme in cameretta. Mai un cedimento…né la bronchite, ne’ i 20 risvegli a notte. Certo è anche carattere. Macro ha sempre dimostrato un certo apprezzamento del contatto notturno cosa che, per esempio, non ha mai fatto Micro. Ma non è solo questo. Lo so…
Forse se mio marito mi aiutasse a capire che è giusto che T. stia nel suo lettino, che sta meglio li, che dobbiamo riappropriarci dei nostri spazi e bla bla bla le cose cambierebbero ma lui non lo fa…non posso mica obbligarlo, no?
Ok ora vado a nanna, stasera è nel suo lettino, sarà per questo che ho avuto bisogno di scrivere un post sull’argomento?? Ah e se per caso passando davanti alla cameretta dovessero cadermi le porcellane che devo assolutamente portare in bagno…se rompendosi provocassero un rumore assordante… se per puro caso dovessero svegliarlo e lui, sempre per puro caso dovesse chiedermi di venire le lettone…che faccio? Gli dico di no???? Nooooooooo…
13 Comments
Come ti capisco, per me è il contrario. Con la prima sono stata fermissima, tanto che lei a un anno dormiva nella sua camera in un letto da grandi, con la seconda invece sono più mammona, me la tengo nel letto tutta la notte, sta sempre accanto a me. Secondo me il momento lo troverà lui. Per farti un esempio, io a due anni mi sono staccata dal lettone, mia sorella a 22 dorme ancora con mia madre! Ogniuno ha i suoi tempi! 😉
Talebana della teoria “Ognuno nel suo letto”, mamma di due bambini di quasi 6 e quasi 3 che dormono da sempre nella loro cameretta, ora insieme, ognuno nel suo letto, sereni ed indipendenti, felici tanto quanto me e il loro papà, padroni indiscussi del nostro letto, dico che dire di No non è una tragedia, nè una ingiustizia, nè una cattiveria gratuita verso il bambino. E’ solo un modo per fargli capire che anche solo ce la può fare, che ci sono spazi che appartengono ad alcuni e non a tutti, che non c’è bisogno di toccare la mamma tutta la notte per avere la certezza che la mattina dopo sarà sempre li a darti il bacio del buongiorno e che ti vuole bene anche se non ti fa dormire nel lettone.
Poi se il bisogno è della mamma…..mi chiederei se ha deciso già una età in cui dirà no.
[quote name=”Sandra”]Talebana della teoria “Ognuno nel suo letto”, mamma di due bambini di quasi 6 e quasi 3 che dormono da sempre nella loro cameretta, ora insieme, ognuno nel suo letto, sereni ed indipendenti, felici tanto quanto me e il loro papà, padroni indiscussi del nostro letto, dico che dire di No non è una tragedia, nè una ingiustizia, nè una cattiveria gratuita verso il bambino. E’ solo un modo per fargli capire che anche solo ce la può fare, che ci sono spazi che appartengono ad alcuni e non a tutti, che non c’è bisogno di toccare la mamma tutta la notte per avere la certezza che la mattina dopo sarà sempre li a darti il bacio del buongiorno e che ti vuole bene anche se non ti fa dormire nel lettone.
Poi se il bisogno è della mamma…..mi chiederei se ha deciso già una età in cui dirà no.[/quote]
onestamente non mi sono una data precisa 🙂 magari non i 22 anni!! :-*
Non si tratta di essere talebani, io condivido al 100% ciò che ha scritto Talebana prima di me, ma non è solo questo: mi sono sempre chiesta come facciano quelle coppie che dormono con uno o più figl nel letto… I bambini in genere non mantengono la stessa posizione ma anzi tendono ad occupare tutto lo spazio possibile fino a relegarti in un angolino, magari con un piede infilato nella schiena, la testa nella scapola… Poi anche se siamo genitori siamo ancora una coppia e ci fa piacere scambiare 2 chiacchiere prima di addormentarci, avere quella complicità e quell’intimità che è bene tenere vive. Se il rapporto fra i genitori è sereno tutta la famiglia è serena, e per me avere intimità con mio marito è un’esigenza primaria. In generale, penso che il letto è una di quelle cose he dfinisce quali sono i ruoli delle persone all’interno della famiglia, i genitori sono gli adulti, i bambini sono i figli. I bambin devono capire qual’è il loro ruolo nella famiglia perchè questo li fa crescere sicuri. Poi è chiaro che se ogni tanto capita che si alza e vuole dormire nel lettone, non sono certo io a dirgli di no, è giusto anche rassicurarli se ne hanno bisogno. L’importante è che sia ben chiaro qual’è la regola, e quale l’eccezione. Insomma io i miei figli li faccio entrare nel lettone se si svegliano di notte, ma la sera ognuno nel suo letto.
Nonostante qui nel lettone si dorma sempre e solo in 2 (ma non sempre quei 2 sono mamma e papà…), penso che dormire con il proprio bimbo accanto, annusarlo, stringerlo, accarezzarlo, sentirlo vicino soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro.. ecco penso sia una delle cose più belle che ci siano! Rimango piccoli per così poco, che male c’è a goderseli il più possibile???? tanto tra poco sarà lui a dirti “mamma, su de doss!” 🙂
a casa nostra da sempre ognuno nel suo letto. soprattutto per il motivo che si diceva sopra, che i bambini non dormono mai dritti e immobili ma il più delle volte ci si ritrova a bordo letto con qualche piede in faccia.è questione di sopravvivenza: non posso andare in ufficio dopo aver passato la notte aggrappata al bordo del letto!!! il lettone è “aperto” alla mattina del sabato e della domenica e in caso di coccolite acuta. ma di notte ognuno nel proprio letto, al massimo se uno dei due figlioletti nel suo non ci vuole davvero stare facciamo cambio.
(il contatto fisico è riservato ai piccoli, non si può continuare per sempre; dobbiamo capire che i figli sono altro da noi, per quanto morbidi e cucciolui; ci sono mille occasioni di stare insieme, di notte no). Ultima cosa: quando diventeranno un po’ più grandi, non tanto eh, ad esempio alle elementari, gli capiterà magari di stare via una settimana con scuola natura o con l’oratorio o gli scouts; ci sono bambini che non ci vogliono andare perchè non vogliono star lontani dalla mamma….meditate gente.
[quote name=”acasadiclara”]Ultima cosa: quando diventeranno un po’ più grandi, non tanto eh, ad esempio alle elementari, gli capiterà magari di stare via una settimana con scuola natura o con l’oratorio o gli scouts; ci sono bambini che non ci vogliono andare perchè non vogliono star lontani dalla mamma….meditate gente.[/quote]
Mia nipote grande ha dormito parecchio nel lettone ed è una scout felicissima.
La piccola è stata in camera sola da quando è tornata dall’ospedale e piuttosto che dormire fuori casa senza i genitori si spara.
Come la mettiamo?
[quote name=”acasadiclara”]a casa nostra da sempre ognuno nel suo letto. soprattutto per il motivo che si diceva sopra, che i bambini non dormono mai dritti e immobili ma il più delle volte ci si ritrova a bordo letto con qualche piede in faccia.è questione di sopravvivenza: non posso andare in ufficio dopo aver passato la notte aggrappata al bordo del letto!!! il lettone è “aperto” alla mattina del sabato e della domenica e in caso di coccolite acuta. ma di notte ognuno nel proprio letto, al massimo se uno dei due figlioletti nel suo non ci vuole davvero stare facciamo cambio.
(il contatto fisico è riservato ai piccoli, non si può continuare per sempre; dobbiamo capire che i figli sono altro da noi, per quanto morbidi e cucciolui; ci sono mille occasioni di stare insieme, di notte no). Ultima cosa: quando diventeranno un po’ più grandi, non tanto eh, ad esempio alle elementari, gli capiterà magari di stare via una settimana con scuola natura o con l’oratorio o gli scouts; ci sono bambini che non ci vogliono andare perchè non vogliono star lontani dalla mamma….meditate gente.[/quote]
Che i bambini non dormano mai dritti è vero…si risulta decisamente anche a me!! Ma che ti posso dire? Mi adeguo…Io sono capace di dormire anche in piedi appoggiata al muro (e questo forse in effetti dovrebbe farmi pensare 😆 )
Ecco diciamo che forse a me mancano quelle “mille altre occasioni per stare insieme” e invece pensa io sono assolutamente contrara al fatto di “fare scmabio”!
Io invece talebana per nulla.
Ida va e viene dal lettone ciclicamente secondo i suoi bisogni.
Penso che la rigidità in queste cose non serva a nulla.
Non si possono avere teorie indiscutibili che valgono per tutti i bambini perchè i bambini sono persone e come tali diversi gli uni dagli altri e con esigenze mutevoli.
Oltre al fatto che sono soggetti più fragili perchè meno “attrezzati” nei confronti della vita.
Io non ho una dipendenza da “mia figlia nel lettone” ma nemmeno quella da “mai con lei”.
Credo che anche il dire sempre no sia una dipendenza e un modo per sentirsi “forti” e “bravi genitori” e infatti chi è di questa opinione tratta chi pratica il co-sleeping sempre con un po’ di condiscendenza, come se fosse un poverino che non sa educare i propri figli all’indipendenza.
Ecco, mia figlia è la regina del “faccio da sola”, se fosse per lei a 4 anni guiderebbe la macchina e tornerebbe da scuola da sola, ma sul dormire ha questa esigenza e non vedo perchè non assecondarla.
A 18 anni non vorrà certo dormire con noi (anche perchè conoscendo suo padre l’avrà già portata in clausura con tanto di cintura di castità 😀 )
è così che la vedo anche io. Mio figlio è molto indipendente da me (per me anche troppo) e di certo so che per molti versi questa dipendenza è più mia ma cosa posso fare? C’è di peggio nella vita, no?
Poi ragazze io lo so che avete ragione ma purtroppo su certe cose sono del tutto irrazionale mentre su altre fin troppo razionale….una via di mezzo mai!!
Io mi trovo in linea con quanto dice Cosmic…. pero’ poiche’ ogni famiglia ha i suoi equilibri mi sentirei di dire che tutto va bene finche’ tutti si e’ sereni e felici..come genitori, come figli, come coppia. Il problema potrebbe essere cambiare le cose quando cosi’ tanto felici non si e’ piu’ ma certe abitudini sono ormai cosi’ radicate da rendere impossibile estirparle. Ho avuto notizia di famiglie dove figli di dieci-dodici anni dormono stabilmente con la mamma nel lettone mentre il papa’ e’ relegato in cameretta (d’altronde a quell’eta’ in tre non ci si sta piu’). Ecco, la cosa mi fa un po’ orrore…
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