A pochi mesi dalla prima scadenza per il pagamento del canone RAI con le nuove modalità introdotte dalla Legge di Stabilità del 2016, vediamo di fare chiarezza e capire cosa fare.

Si precisa che prima della scadenza di luglio, potrebbero intervenire ulteriori chiarimenti e modifiche normative.

Canone RAI 2016: cosa è cambiato?

Il presupposto per essere soggetti al pagamento del canone non è cambiato rispetto al passato, pertanto il possesso di un apparecchio televisivo che, direttamente o tramite decoder sia in grado di captare il segnale digitale terrestre, comporta l’obbligo di pagamento del canone.

È cambiata invece la modalità di riscossione poiché il canone non viene più riscosso tramite bollettino inviato direttamente al contribuente, ma bensì mediante l’addebito all’interno delle bollette per la fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale.

La semplice intestazione di un’utenza domestica di energia elettrica è motivo sufficiente per presumere il possesso di una televisione e chiedere di conseguenza il pagamento del canone RAI.

Canone RAI 2016: modalità di pagamento

A partire dall’anno 2016 il canone ammonta a 100 euro e si pagherà in dieci rate da 10 euro ciascuna.

Per il primo anno di applicazione, il primo pagamento avverrà con la bolletta elettrica di luglio, che conterrà anche le rate da gennaio a giugno (60 euro). Dal 2017, invece, le rate da 10 euro si pagheranno con le bollette da gennaio ad ottobre.

Il canone si paga solo una volta anche se si possiedono più abitazioni dotate di televisore.

Canone RAI 2016: casi di esonero e dichiarazione sostitutiva

Presupposto per poter chiedere l’esenzione dal canone RAI è non possedere un televisore.

Sono esenti anche tutte le altre tipologie di monitor, indipendentemente dal fatto che diano o meno la possibilità di vedere programmi televisivi. Ad esempio, un computer o un tablet, attraverso i quali si possono guardare trasmissioni via Internet, non comportano obbligo di pagamento del canone RAI.

La richiesta di esonero va presentata utilizzando l’apposito modulo di esenzione, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, della RAI e del Ministero delle Finanze.

La disdetta vale per il solo anno in cui è stata chiesta, quindi la richiesta di esenzione va poi ripresentata di anno in anno (è una novità rispetto alle regole precedenti). Il modulo di dichiarazione di non detenzione si compone di due quadri: il quadro A, per chi non ha il televisore, e il quadro B, per chi comunica che il canone è già pagato da un altro membro della famiglia anagrafica.

Altri casi particolari di esenzione riguardano i contribuenti con più di 75 anni e reddito fino a 8mila euro.

La dichiarazione di non detenzione si presenta online, attraverso l’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate oppure utilizzando il modello cartaceo, da inviare per posta, via raccomandata, all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. Fa fede la data di spedizione.

Il termine unico entro cui presentare la dichiarazione per il non possesso dell’apparecchio televisivo, sia in forma cartacea che online – con effetto per l’intero canone dovuto per il 2016 – è il 16 maggio 2016.

Chi presenta la dichiarazione di non detenzione dopo il termine sopra indicato, ma entro il 30 giugno 2016, avrà l’esenzione per il solo secondo semestre 2016.

Attenzione alle truffe!

Le novità appena descritte sulla riscossione del canone TV, potrebbero prestarsi a truffe e frodi.

Dubitare sempre di richieste di pagamento che arrivano da fonti non certe (telefonate, lettere, mail, ecc..).

Attenzione: il canone RAI non verrà più riscosso tramite bollettino postale, ma solo mediante addebito nella bolletta elettrica, pertanto diffidare di richieste di pagamento che giungono con mezzi diversi o che recano indicazioni del tipo “provvedere al pagamento entro 48 ore”.

In caso di dubbio contattare il numero verde 800 938 362 messo a disposizione dalla RAI per fornire informazioni ai cittadini.

photo credit: ritaglio StartupStockPhotos – pixabay

Author

Sono Francesca, mamma di Sofia e del piccolo Pietro. Dal 1999 svolgo la professione di commercialista, prima presso studi medio-grandi di Milano e da sei anni in proprio. Sono anche membro attivo della commissione giovani presso l’Ordine di Milano dove seguo i praticanti nello svolgimento del tirocinio al fine della preparazione all’esame di stato. Negli anni ho consolidato la mia esperienza soprattutto nell’area fiscale e societaria, tuttavia oggi mi occupo un po’ di tutto, spaziando dal contenzioso tributario, al fallimentare, dal no-profit all’assistenza a società filiali italiane di case madri estere, alla consulenza per neo imprenditori. Confeziono bomboniere per hobby e per le amiche e sono un’assidua frequentatrice del Piccolo Teatro di Milano. Cosa farò da grande? Semplice, parteciperò al Campionato Adulti di pattinaggio artistico su ghiaccio, mia grande passione da sempre!

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