Se in precedenza abbiamo trattato temi che cercavano di volare alto, tra Freud, aspettative, timori e speranze di un papà in pectore, oggi voleremo bassissimo e parleremo degli aspetti più materiali legati alla vigilia del gran giorno: la lista delle cose da comprare.
Ebbene il corso pre-parto ha introdotto per primo nella nostra vita il concetto della “preparazione della borsa”. Borsa che accompagnerà la “lieta” entrata nell’ospedale il d-day. Da lì è stato il disastro.
Si è aperta la concitata fase del reperimento di tutto il necessario, soprattutto per i giorni successivi al parto. E quindi le tutine, i pigiamini, le lenzuola, le calzine e chi più ne ha, ne metta. I sabati pomeriggio nei vari negozi per bambini dove gli essere umani di sesso maschile si lanciano continuamente occhiate di solidarietà furtiva. Grazie a Dio alcuni nostri cari amici con bambini cresciutelli ci hanno regalato delle cose e quindi partiamo già belli carichi. Tra queste, anche il passeggino…e qui si apre una parentesi di una certa importanza.
Il passeggino che ci hanno regalato è il Quinny Buzz. L’ho subito trovato a suo modo affascinante con le tre ruote molto futuristiche. Pensare a Bianca che sfreccia adagiata su un passeggino che potrebbe aver progettato il mitico Fuffas mi faceva un certo effetto. Peccato che sia successo poi l’inenarrabile. Prima la Bb ha scoperto che il telaio da solo pesa 15 chili. E’ già con questa cosa tre settimane circa di polemiche: “E come faccio a uscire da sola? E a prendere i mezzi?”. Poi la scoperta che non entra in ascensore perché è troppo largo. Apriti cielo! Da ultimo, il colpo finale. Abbiamo provato a metterlo nel bagagliaio della nostra Fiat Grande Punto (che di “grande”, ammettiamolo caro Marchionne, c’ha solo il nome) e ci siamo accorti che ci entra solo in verticale, togliendo completamente la cappelliera.
Anche in questo caso scene di lutto nazionale alle quali ho cercato di rispondere con una soluzione che trovavo (e trovo tutt’ora) splendida splendente: il passeggino non entra comodamente nel bagagliaio? Benissimo, cambiamo l’auto. La mia proposta non ha fatto che peggiorare la situazione e quindi ora mi trovo a superare l’empasse del passeggino. Ne dobbiamo trovare un altro che sia più piccolo e smart. Anzi, lo devo trovare io, perché, diciamolo, la ricerca del passeggino, è chiaramente un compito paterno.
Fate tutto voi, lasciateci almeno le quattro ruote, anche se per infanti! Ogni consiglio è benvenuto e pensatemi nei prossimi giorni quando con il metro andrò in giro a misurare tutti i passeggini di Milano!
photo credit: kevinpoh via photopin cc
2 Comments
i tuoi amici già genitori però avrebbero dovuto avvisarti. altrimenti che amici sono? il nostro ascensore misurava (e mai ce lo saremmo immaginato) esattamente 1 metro quadro comprese le porte ( a scorrimento). nessun passeggino ci è mai entrato agevolmente.
alla fine abbiamo comprato l’inglesina zippy, che sollevando un po’ le ruote di dietro ci stava. e comunque a parte le dimensioni del passeggino, comunque lo zippy pesava (solo passeggino) 8 chili, i miei figli al primo mese ne pesavano 6. quindi meno di 14 kg non abbiamo mai portato in giro. pensa poi salire o scendere le scale della metro (abbiamo fatto anche quello). ciao!!!!!
Cara Acasadiclara, ho capito l’antifona.. mi toccherà fare sollevamento pesi!!!