Le ragioni che possono portare alla necessità di mettere un minore su un volo da solo sono numerose. E di casistiche in tale ambito ce ne sono talmente tante che è diventata una prassi talmente usata e comune al punto che ogni compagnia aerea si è adattata per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei minori che viaggiano da soli.

Per quanto ogni genitore possa provare molta apprensione nel far fare un volo da solo a un minore, tenete presente che sono state previste tutte le accortezze del caso che vi permetteranno di dormire sonni tranquilli. (Diciamo quantomeno di non impazzire!).

La realtà è che i viaggi in aereo dei bambini sono diventati una vera e propria fetta di mercato e  sono nate sale d’attesa attrezzate come sale giochi, menù previsti apposta per loro, visite guidate all’aereo e giochi a non finire. Tutto per rendere il loro viaggio più piacevole possibile.

Come fare per far viaggiare un bambino da solo?

Ogni compagnia aerea ha una sezione di trattamenti possibili e diverse regole.
A partire dalla fascia d’età minima consentita che non è uguale per tutte le compagnie ma solitamente parte dai 5 anni fino ai 12 (o 14) per richiedere servizio di accompagnamento.

Spesso questo servizio è a pagamento con un supplemento che varia da Paese a Paese a seconda della tratta scelta.

Quale trattamento per il bambino?

I bambini vengono quindi seguiti per ogni singola situazione.
Innanzitutto tengono al collo una busta con la sigla UM ovvero Unaccompained Minor dove possono tenere sia il biglietto aereo che i documenti di viaggio.
Vengono accompagnati al banco di accettazione della compagnia scelta e da quel momento lì in poi ci sarà sempre presente qualcuno della compagnia aerea con loro a sorvegliarli o accompagnarli.
I bambini vengono poi affidati soltanto alla persona di riferimento che voi avete indicato e che dovrò esibire i documenti necessari per poter dimostrare che è la persona giusta e atta a prendere il vostro bambino.

Oltre ai servizi standard di accompagnamento offerti dalle compagnie, essendo ormai questa tipologia di viaggio molto comune, sono state create numerose varianti.

Tenete presente che solitamente le compagnie low cost non accettano bambini, mentre le compagnie di linea hanno implementato i servizi con la possibilità di avere delle hostess baby-sitter che si occuperanno del bambino nel corso del volo (servizio extra e a pagamento).

Quali documenti servono?

I documenti necessari (oltre a quelli che riguardano i bambini in viaggio che trovate a questo link) da portare quando un bambino deve viaggiare da solo sono:

  • fotocopia della persona che accompagna il minore in aeroporto
  • modulo del “minore non accompagnato” della compagnia aerea ben compilato
  • tutti i documenti necessari per un minore in viaggio

In molti casi i bambini dai 3 ai 5 anni possono viaggiare da “soli” solo se accompagnati a loro volta da un altro minore (tipo un fratello) che sia di fascia età più alta.
Nonostante ogni compagnia applichi tariffe diverse, le modalità prevedono che i bambini restano sotto sorveglianza per tutto il tempo che riguarda il viaggio.
Accompagnati dal personale di bordo sopra l’aereo, riaccompagnati nella discesa e nel caso ci siano coincidenze sarà sempre il personale della compagnia aerea a incaricarsi di portare il bambino sul nuovo volo.

Potete verificare poi i singoli dettagli nella sezione dedicata delle diverse compagnie.

Come sempre però accertatevi di aver pensato a tutto, e quando si fa viaggiare un minore da solo l’assicurazione diventa ancora più essenziale che in tutti gli altri casi. A seconda della tipologia del viaggio avete diverse opzioni, ma in questo caso sarebbe consigliabile fare un’assicurazione che copra ogni singolo dettaglio, incluso tutto quanto può riguardare il volo stesso oltre che il soggiorno.
Allianz Global Assistance propone il pacchetto “All inclusive” che garantisce una copertura totale per poter viaggiare in tutto il mondo.

Di tante accortezze che si prendono sempre quando si viaggia, un viaggio di un minore crea sempre più apprensione, per questo meglio cercare di limitare le preoccupazioni.

 

Questo post è stato scritto grazie al supporto di Allianz Global Assistance 

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Digital Lover e socialmediaholic, da sempre web addicted e dal 2007 anche mamma (acrobata) di Arianna e dal 2012 di Micol. Mammeacrobate è la mia terza creatura! Qualcosa di me la trovi anche qui www.manuelacervetti.com

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