“Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.” (Albert Camus)

La fiducia in se stessi nasce dal contatto con gli altri e ne ha costantemente bisogno per crescere e rafforzarsi. D’altro canto, una buona autostima è una componente fondamentale di una sana relazione interpersonale, compreso il rapporto d’amicizia.

L’amicizia comincia da piccoli ed è importante iniziare bene. Fino a tre anni, in realtà, i bambini hanno bisogno più che altro di figure adulte di riferimento, punti fermi a cui tornare dopo aver esplorato per un po’ il mondo circostante. Adulti che forniscono una ricarica di amore, sostegno, sicurezza e quindi energia per ripartire a misurarsi con il mondo. Mondo in cui ci sono anche altri bambini, naturalmente, con cui interagire e giocare, tornando poi però alla base sicura, all’adulto significativo che si prende cura di lui.

L’ingresso alla scuola dell’infanzia segna un punto di svolta: gli altri bambini accanto a cui si giocava diventano necessari e assumono un ruolo fondamentale nell’esplorazione del mondo.

È questo il momento in cui mamma e papà possono aiutare il bambino ad acquisire le competenze sociali di base che gli serviranno per instaurare le prime emozionanti amicizie, tenendo conto che i primi rapporti con i pari possono entusiasmare e nello stesso tempo spaventare un po’ i bambini.

Perché? Perché giocare e condividere l’esplorazione del mondo con qualcuno che ha abitudini, gusti, ritmi e modi di fare diversi dai nostri è una bella sfida. Una sfida da affrontare con i giusti strumenti; ed è qui che il genitore può intervenire, sostenendo il figlio.

Invitare un amichetto a casa a giocare è una buona idea, ma può darsi che le prime volte nostro figlio abbia bisogno di aiuto. La gioia è tanta, ma magari i bambini non riescono a canalizzarla in modo costruttivo, saltando da un gioco all’altro come palline impazzite. Intervenire, proponendo un gioco che possano fare insieme, avviarlo e poi lasciarli fare può dar modo ai bambini di iniziare un’interazione positiva, convogliando le proprie energie nelle giusta direzione.

Pian piano i bambini impareranno a gestire queste interazioni in autonomia e in serenità. Acquisire queste competenze sociali fin da piccoli è fondamentale, perché queste prime amicizie sono una palestra che prepara i bimbi ai rapporti che svilupperanno con gli amici durante l’adolescenza, quando gli amici sono tutto e gli equilibri nelle relazioni sono delicati.

Avere una buona autostima diventerà sempre più cruciale per costruire e mantenere amicizie sane, in cui ci si sente alla pari con gli altri e si è capaci di affermare e seguire le proprie idee.

A partire dai 7-8 anni la dimensione dell’amicizia dovrebbe essere vissuta in modo sempre più autonomo dai bambini. Incoraggiarli a prendere l’iniziativa di invitare qualcuno a giocare, a organizzare le attività da fare insieme, a risolvere da soli gli eventuali litigi, a gestire il momento di fare merenda, a contattare gli amici da invitare, parlando eventualmente con i loro genitori, sono piccole, grandi responsabilità che aiuteranno il bambino a rafforzare la fiducia in se stesso, la sicurezza interiore che anche in futuro lo guiderà nello stabilire rapporti sani con gli altri.

Si tratta di una dote che serve a tutti, adulti compresi, perché, come dice Alberto Pellai,

“ Le sfide alla capacità di sentirci a nostro agio non finiscono mai.”

Meglio, quindi, cominciare ad attrezzarci fin da piccoli!

Adele Borroni – www.mammeimperfette.com

Letture consigliate:
QAF, Quoziente autostima famigliare, Alberto Pellai e Barbara Tamborini

photo credit: Happy childhood © yanlev via Fotolia.com

Author

Insegnante, autrice e blogger fondatrice di mammeimperfette.com, mamma entusiasta, e a tratti ancora incredula, di Fabio e Marco. Appassionata e avida studiosa di autostima per bambini, ne scrivo spesso sul mio blog e ho raccolto i consigli pratici più efficaci per svilupparla nell'ebook “Mamma, io valgo!” e nei video del Percorso Aiedi. “Aiedi” è l'approccio che seguo per accompagnare i miei figli nella crescita, in cui autostima, intelligenza emotiva e autodisciplina sono le tre risorse indispensabili da favorire nei bambini per aiutarli a crescere sicuri di sé, autonomi e capaci di essere felici. Due maternità nel giro di 18 mesi mi hanno cambiato la vita, in meglio, e mi hanno portato a riflettere su chi volevo davvero diventare “da grande”. Decisamente imperfetta e con tanta voglia di migliorare, sono convinta che se vuoi che le cose cambino, tu devi cambiare.

2 Comments

  1. Eh si! meglio cominciare fin da piccoli a trasmettere fiducia in se stessi ai nostri figli. L’autostima è importante nello sviluppo e nella crescita sociale del bambino. Il ruolo di noi genitori è fondamentale!