Come alcune di voi sapranno, MammeAcrobate è partner dell’Associazione Working Mothers Italy, che sostiene le mamme lavoratrici, e in virtù di questa bella collaborazione Maria Cimarelli di WMI si è offerta di rispondere qui su mammeacrobate.com a domande inerenti il tema mamme e lavoro che potrete inviarci sia via email scrivendo a info@mammeacrobate.com sia attraverso la nostra pagina Facebook. Qualche giorno fa ci ha scritto via mail una mamma molto intraprendente che, nonostante il suo bimbo sia ancora piccolino, sta pensando di avviare una nuova attività (l’energia delle mamme…) e si è rivolta a noi proprio per chiedere alcuni consigli.
D: Care Amiche Acrobate, sono una mamma (da 9 mesi) che sta pensando seriamente di avviare un progetto imprenditoriale. Ho alcuni dubbi e mi chiedevo se voi poteste darmi qualche piccolo consiglio per orientare meglio il mio investimento. L’idea che ho in mente è di aprire uno spazio multifunzionale che offra sia corsi e laboratori genitori/figli sia uno spazio gioco e feste di compleanno. Ho fatto una piccola indagine e ho scoperto che nel territorio in cui avvierei la mia attività al momento non c’è nulla di simile.
Tuttavia, il primo dubbio che ho riguarda la natura sociale da dare all’attività. Il progetto che ho in mente potrebbe configurarsi sia come Associazione che come Impresa. Ho sentito alcuni pareri ma nessuno fino ad ora è riuscito a spiegarmi quali possono essere i pro e i contro dell’una e dell’altra. In particolare vorrei capire se l’Associazione ha dei vantaggi in termini di agevolazioni/finanziamenti oltre che in termini fiscali. Vorrei anche capire se l’Associazione può avere partita IVA nel caso alcune attività da erogare siano a pagamento. Inoltre, attualmente sono assunta con un contratto a tempo indeterminato e poiché, almeno finché l’attività non avrà ingranato, vorrei mantenere il mio lavoro, mi chiedevo quale fosse la natura sociale da dare all’attività senza che questa diventi incompatibile con il mio lavoro dipendente.
Grazie davvero e attendo fiduciosa i vostri consigli.
Ale
R: Ciao Ale, chiaramente in questo spazio dare “la risposta” a quesiti così importanti è difficile, possiamo dare un indirizzo generale di risposte ai quesiti che ci poni. Come alcuni sanno, in Working Mothers Italy abbiamo formato un team di professioniste e sviluppato un servizio di counselling a disposizione delle mamme che si vogliono mettere in proprio.
Partiamo:
Un’associazione può avere partita IVA o codice fiscale, dipende dai criteri che vengono soddisfatti al momento della fondazione. Come anche la decisione se debba avere personalità giuridica o meno.
I pro dell’associazione sono: puoi sviluppare i servizi per gli associati, quindi in un ambiente “protetto” e in un certo modo meno stringente rispetto a leggi e regolamenti che caratterizzano una società con personalità giuridica.
L’associazione può erogare servizi a pagamento anche senza partita IVA ma in questo caso non potrà commercializzare prodotti.
Un esempio di facilitazione legislativo: se l’associazione non ha personalità giuridica potrà tenere una contabilità semplificata.
I contro: l’associazione non è di tua proprietà e quindi teoricamente i soci potranno disporre dell’assetto organizzativo ecc ecc e non potrà distribuire utili ma eventualmente retribuire il lavoro svolto.
Un esempio di contro è che le associazioni spesso non possono partecipare a bandi di finanziamento per start-up.
Le associazioni non hanno grandi agevolazioni fiscali, le agevolazioni sono per chi fa donazioni alle associazioni che potrà scaricare il 20% in sede di bilancio/dichiarazione dei redditi.
Non potendo distribuire utile non si pagano di conseguenza le tasse, ma questo è un altro discorso.
Essendo assunta a tempo indeterminato le ipotesi di compatibilità sono:
– in associazione: in un ruolo di fondatrice, membro del consiglio direttivo/presidente e consulente (fino a 5.000€ annui non si deve avere partita iva personale per il compenso);
– in società con personalità giuridica: in veste di socio non lavoratore.
In bocca al lupo!
Maria Cimarelli
Working Mothers Italy
1 Comment
Ciao, anch’io sono una mamma…di due bimbi (4 e 19 mesi) e anch’io come te sto cercando di capire come sia possibile aprire uno spazio gioco (laboratori e altro) nel mio comune di residenza…
Sei poi riuscita?
Ho bisogno di suggerimenti da mamma a mamma!
Emanuela