Autunno, che stagione meravigliosa! Spuntano i primi funghi nei boschi, gli alberi di melograno ci donano dei frutti pazzeschi, ricchi di grani aciduli e benefici per la nostra salute, si arrostiscono le prime castagne, le foglie si tingono di giallo e rosso, regalandoci degli spettacoli cromatici mozzafiato e… si iniziano a sentire i primi starnuti, con tanto di naso che cola!

Ogni cambio di stagione e poi per tutta la stagione fredda, il mio bambino si aggira per casa con il nasino rosso e un pacchetto di fazzoletti nel taschino della felpa. A questo almeno una volta al mese si aggiunge una forte tosse, spesso causata solo dall’arrossamento della gola. E non c’è modo di fargli passare questa congestione: o meglio, si attenua per un breve periodo per poi ricomparire con i soliti sintomi da raffreddore. Quest’anno poi che l’autunno sembra essere anche più mite, è un attimo vestirlo troppo per ritrovarlo sudato e il giorno dopo ammalato.

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Mamme, voi sì che mi capite, vero? Mi sono informata su eventuali rimedi naturali per farlo stare meglio e mi si è aperto un mondo: lo sapevate che la salute del nostro apparato respiratorio dipende in gran parte dall’aria che respiriamo? O meglio, il livello sempre più alto di inquinamento atmosferico, lo smog che ogni giorno inaliamo anche solo camminando per strada, va a indebolire le mucose dei nostri polmoni, rendendole più soggette ai malanni. Ciò che non sapevo è che anche in casa l’aria può essere inquinata: polvere, acari, germi batteri… tutti agenti patogeni che portiamo in casa non appena varchiamo la porta o apriamo le finestre e che poi respiriamo per tutta la nostra permanenza tra le quattro mura domestiche.

Come fare a risanare questa situazione? Confrontandomi con il pediatra, chiedendo a un mio amico che è esperto di igiene ambientale, ho cominciato ad adottare alcune soluzioni… e devo dire che funzionano alla grande! Da quando ho inserito queste abitudini nella routine quotidiana domestica, mio figlio respira meglio, ha raffreddori meno frequentemente e soprattutto di notte, quando mi affaccio nella sua cameretta, lo sento respirare regolarmente, a differenza di prima, che emetteva sempre un sibilo, dovuto ai bronchi sempre congestionati.

Lavaggi nasali e miele

Prevenire è meglio che curare, recita un vecchio adagio. E così, via di lavaggi nasali: una volta al giorno, glieli faccio con acqua termale indicata per i disturbi respiratori. Inoltre, quando compare la tosse, gli somministro un cucchiaino di miele (di solito, uso quello classico all’acacia o quello all’eucalipto, più balsamico) con una goccia di succo di limone, un mix dall’azione calmante e battericida.

Intensificate le pulizie di casa

Eh sì, avete letto bene: quasi ogni giorno passo l’aspirapolvere o lavo i pavimenti, soprattutto nelle camere da letto. Questo per cercare di eliminare la polvere, una delle prime cause di asma, soprattutto infantile. A tal proposito, quando entrate in casa, prendete come buona abitudine quella di levarvi le scarpe e lasciarle sull’uscio, come i giapponesi: così lasciate fuori di casa anche sporcizia, virus e batteri.

Arieggiate i locali

Anche se è inverno, anche se l’aria è gelida, ogni mattina quando le camere sono sgombre, aprite le finestre e fate circolare l’aria, per riossigenare gli ambienti. Inoltre, scoprite i letti e lasciate respirare le lenzuola.

A proposito di lenzuola

Ogni volta, prima di rifare il letto, scuoto le lenzuola e le coperte fuori dalla finestra, per far prendere loro aria fresca, e cambio la biancheria molto spesso. È vero, così diventa più laborioso e lungo rifare il letto, ma ne guadagnate in salute.

Piante in casa

Le piante, si sa, hanno il potere di riossigenare l’aria, grazie al processo della fotosintesi clorofilliana. Mi sono informata su quali potessero andare bene in un appartamento, per purificare gli ambienti. Ecco quelle che ho comprato io: in salotto ho posizionato in un angolo un bel Ficus Benjamin, che riempie e dà colore alla stanza; in cucina, ho un vaso di gerbere e un’aloe verde, con la quale ho imparato anche a fare decotti e impacchi cicatrizzanti; infine, in camera da letto, contrariamente a quanto si crede, possiamo tenere qualsiasi pianta perché assorbono le sostanze nocive e poi non le rilasciano. Io ho una Zamioculcas, che ha foglie molto carnose in grado di assorbire una discreta quantità di sostanze inquinanti.

Viva il purificatore

Non pensavo potessero fare la differenza, e invece mi sono dovuta ricredere. Il purificatore aspira, cattura e dissolve molecole e fattori inquinanti quali polvere, fumo di sigaretta, muffe e batteri comprese le micropolveri, frutto degli impianti di riscaldamento. Il purificatore che ho scelto io è Aura Di, prodotto da Olimpia Splendid, con il quale riesco a controllare la qualità dell’aria e lo posso mettere ovunque ne abbia bisogno in casa. E poi ha stile.

L’aiuto in più del deumidificatore

Devo dire che prestare attenzione alla qualità dell’aria è importante anche in ogni ambiente della casa e, visto che andiamo incontro alla stagione più fredda, ho scelto di utilizzare anche un deumidificatore per le stanze più umide così da prevenire la formazione di muffe. Ad esempio, nel locale lavanderia, ho sistemato il deumidificatore Aquaria Slim 10, sempre di Olimpia Splendid, compatto e trasportabile, grazie alle ruote. È un accorgimento che mi permette di stabilizzare il livello di umidità nella stanza e lascia anche il bucato senza odori.

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Linguista per necessità, giornalista per passione e per mestiere, scrivo per vivere e vivo per scrivere, soprattutto. Ho un fidanzato adorabile, due gatte, un cane e due blog, con cui mi tengo affaccendata nel tempo libero. Perché di parole non ne ho mai abbastanza. Amo mangiare, non tanto cucinare, ma sono così carina e coccolosa che trovo sempre qualcuno disposto a farlo per me.

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