Ammalarsi in viaggio: cosa devi sapere?

Non lo avevamo previsto, ma può capitare e basta davvero poco per trasformare la nostra vacanza, magari a lungo sognata, in una brutta avventura. Di cosa stiamo parlando? Del rischio di ammalarsi o di essere vittime di incidenti durante una vacanza, una possibilità a cui spesso non pensiamo, per allontanare il pessimismo, ma che invece è meglio non sottovalutare, soprattutto se siamo in viaggio con i bambini.

A cosa pensare quindi prima della partenza e durante il nostro soggiorno lontani da casa?

• se dobbiamo recarci all’estero è bene informarsi, presso gli appositi centri sul territorio, sulle condizioni sanitarie del paese che ci ospiterà, per poter provvedere per tempo in caso di vaccini e profilassi; 
• mettere in valigia la propria tessera sanitaria e quella di tutti i membri della famiglia
• informarsi su guardia medica, farmacie, ospedali e centri antiveleni della zona in cui ci recheremo e salvare sul cellulare i relativi numeri telefonici (nei momenti di panico, averli subito a portata di mano aiuta!)
• portare con sé una piccola farmacia da viaggio. Oltre ai farmaci ce si prendono di solito, è consigliabile avere: un termometro, un disinfettante, cerotti e garze per piccole ferite, farmaci per il mal di viaggio, un antistaminico nel caso di reazioni allergiche, un antipiretico-analgesico per febbre o altri disturbi, un antidiarroico e sali reidratanti, repellenti per gli insetti, creme solari da applicare più volte al giorno
• se si viaggia in paesi in cui vi è il rischio di contrarre malattie attraverso gli alimenti o l‘acqua, seguire i seguenti accorgimenti:

1. limitarsi al solo consumo di acqua in bottiglia, verificando sempre che sia ben sigillata (da preferire anche per lavarsi i denti), lo stesso vale per le bevande e, in caso di dubbi, è sempre meglio non usare il ghiaccio;
2. frutta e verdura possono essere mangiate solo se siamo sicuri che siano state lavate con acqua potabile e se possiamo sbucciarle, altrimenti meglio cotte;
3. mangiare carne, pesce e altri cibi solo se ben cotti e conservati secondo corrette norme igieniche;
4. non assumere latte, latticini, creme, gelati se non siamo certi della provenienza;
5. lavarsi accuratamente le mani, soprattutto prima di mangiare e dopo l’uso dei servizi.

Inoltre, soprattutto se ci si reca all’estero, è da prendere in considerazione l’idea di stipulare un’assicurazione viaggio che copra gli eventuali costi in caso di assistenza medica.

In molti, infatti, non sanno che anche un lieve malanno o  infortunio in paesi al di fuori dell’Unione Europea, può costare davvero caro e comportare spese che a volte raggiungono cifre molto alte, soprattutto in Paesi come USA e Canada.

Sono molte le tipologie di assicurazione tra cui scegliere a seconda della meta e del tipo di viaggio che si sta per intraprendere. In generale  le più comuni prevedono:

• il pagamento diretto delle spese mediche e di trasporto nei centri di pronto soccorso o il rimborso delle stesse al rientro dal viaggio;
• il rimpatrio con il mezzo di trasporto più idoneo (incluso aereo) con eventuale accompagnamento di un medico in caso di necessità;
• la copertura delle spese di viaggio di un familiare per raggiungere l’assicurato in caso di ricovero;
• il rientro accompagnato in patria di minori che, in caso di degenza in ospedale per malattia e infortunio dell’adulto con cui sono in viaggio, si troverebbero altrimenti soli.

Prima di stipulare un’assicurazione sanitaria è importante verificarne le condizioni e soprattutto quali sono i massimali previsti dalla polizza scelta, ossia la cifra massima rimborsata in caso di malattia o infortunio, le modalità di denuncia del sinistro e le relative tempistiche.

Inoltre, laddove il rimborso dei costi sostenuti sarà effettuato in seguito al rientro dal viaggio, sarà necessario conservare con cura le fatture relative ai servizi d’assistenza di cui si è usufruito.

Pessimisti? No, previdenti!

Buon viaggio!

Questo post è stato scritto grazie al supporto di Allianz Global Assistance 

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