Provate a chiudere gli occhi per un attimo e a ripensare alla vostra adolescenza. Quanti dubbi? Quante domande affollavano la vostra mente? Gli stessi dubbi e le stesse domande che anche gli adolescenti di oggi si pongono e a cui, spesso, non riescono a trovare la risposta corretta.

Durante questa fase della vita, infatti, non è facile aprirsi con gli adulti e chiedere loro consigli e pareri, allora accade che ci si rivolga a chi è più vicino, a chi sentiamo possa capirci, ai coetanei, anche se le risposte che giungono da loro, non sono sempre adeguate.

Per essere più vicini agli adolescenti italiani e fornire loro le giuste informazioni di cui hanno bisogno, O.N.Da – l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna con il contributo del il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha lanciato Sballatidisalute.it, un progetto volto a sensibilizzare i ragazzi sulle sane abitudini di vita e sull’importanza della prevenzione, che sfrutta uno dei principali canali di comunicazione dei ragazzi di oggi, il web.

Un portale interamente dedicato ai ragazzi dove potranno trovare, in autonomia, moltissime informazioni su argomenti come alimentazione, attività fisica, dipendenze, contraccezione e malattie a trasmissione sessuale, ma anche chiedere consulti, in forma anonima, ai tanti professionisti a loro disposizione.

Un progetto utilissimo che ci piace molto, di cui abbiamo parlato con la dottoressa Giulia Di Donato, Responsabile Comunicazione e Progetti di O.N.Da.

Quali sono i temi di cui i ragazzi fanno più fatica a parlare e – se in difficoltà – sui quali chiedere aiuto?

Oggi i giovani sul web hanno accesso a una quantità enorme di notizie, purtroppo non sempre corrette e qualificate. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi, offrendo loro la possibilità di approcciare le tematiche di salute tramite informazioni semplici ma validate scientificamente, aiutandoli inoltre ad acquisire “self confidence” nella richiesta di servizi sanitari. Il nostro auspicio è proprio quello di favorire, attraverso il portale www.sballatidisalute.it,  l’emergere di un dialogo condiviso tra insegnanti e/o genitori e studenti su argomenti ancora considerati tabù, come ad esempio le malattie a trasmissione sessuale e le dipendenze.

Quali tipologie di professionisti saranno a disposizione dei ragazzi?

I ragazzi potranno inviare, in totale anonimato, attraverso il format dedicato all’interno del sito, le proprie domande ad O.N.Da. A seconda del tema risponderanno i nostri esperti di riferimento, clinici, psicologi e psicoterapeuti.

La scuola è uno di luoghi in cui gli adolescenti vivono la maggior parte del loro tempo, uno spazio di condivisione. È previsto anche un suo coinvolgimento? In che modo?

Il progetto è stato comunicato, attraverso i distretti scolastici e gli ex provveditorati regionali, anche alle scuole, al fine di favorire l’emergere di un dibattito proattivo tra insegnanti e studenti.

I genitori di oggi sembrano più aperti e disponibili al dialogo rispetto al passato, ma ci sono argomenti che restano comunque tabù. Perché secondo voi?

Nonostante i genitori di oggi possano essere più aperti al dialogo rispetto a una volta, rimangono comunque delle barriere psicologiche ed emotive nell’affrontare tematiche legate alla sessualità e alle dipendenze.

Da un lato, esistono dei fattori sociali e ambientali (mamma che lavora, genitori single, ecc.) che possono incidere sul tempo a disposizione per parlare con i propri figli.

Dall’altro lato, nell’era di internet sono gli stessi ragazzi che molte volte pongono le domande più “intime” prima alla “rete” che alla famiglia. Invece la famiglia ha un ruolo fondamentale nel trasmettere l’importanza dell’affettività, nonché del rispetto degli altri, di se stessi e del proprio corpo.

Da qui nasce lo sforzo del nostro lavoro al fine di fornire un’informazione corretta, validata e facilmente accessibile da parte dei giovani.

photo credit: www.sballatidisalute.it

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

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