piano offerta formativaAbbiamo appena saputo che da quest’anno potremo iscrivere i nostri bambini alle classi prime della scuola primaria a partire dal 21 gennaio solo online… manca davvero pochissimo, ma forse abbiamo ancora qualche dubbio sulla scelta dell’istituto scolastico oppure non abbiamo più tante incertezze ma ci piacerebbe saperne di più sulla scuola che frequenterà nostro figlio per i prossimi 5 anni.
Un grande aiuto alla scelta e uno strumento per conoscere la scuola è certamente il POF. Abbiamo già detto che POF non è il rumore del pop corn che scoppia o qualche botto sopravvissuto al Capodanno, ma è la sigla che indica il Piano dell’Offerta Formativa della scuola.
Il POF vi dovrebbe fornire una fotografia in movimento della scuola.

È un piano di ciò che la scuola intende realizzare e di come lo realizzerà. E’ un progetto in fieri.

È l’offerta che la scuola propone alle famiglie e agli alunni: un insieme di scelte e percorsi che la caratterizzano. Pur rispettando gli obiettivi generali scolastici definiti a livello nazionale dal Ministero, gli istituti scolatici, attraverso il POF, personalizzano la loro “offerta” in modo che sia più attenta e adeguata possibile al territorio, al contesto culturale, sociale ed economico in cui la scuola è inserita.
E’ formativa perché non si occupa solo di apprendimento, ma dedica alla persona dell’alunno un’attenzione integrale. Leggendo attentamente il POF potrete farvi un’idea delle scelte pedagogiche e culturali della scuola e di come queste verranno tradotte concretamente nella didattica, su quali aspetti educativi la scuola “investe” attraverso le azioni e i progetti che intende realizzare.

Siete andati in segreteria a chiedere il POF o più semplicemente l’avete scaricato dal sito della scuola? Bene, ora leggetelo con attenzione e ponetevi delle domande.
Se siete ancora indecisi, avrete uno strumento in più per chiarirvi le idee o eventualmente chiedere delucidazioni al dirigente scolastico.

Che genere di scuola emerge dal documento? Che scelte educative sono ritenute importanti? Che finalità educative la scuola dichiara di voler raggiungere intenzionalmente?
Condividete queste scelte?
Per esempio per voi potrebbero essere molto importanti gli obiettivi relativi all’autonomia e all’imparare ad imparare. Ritrovate questi elementi nel POF?

Si percepisce che è una proposta “corale” della scuola, quindi che è frutto di un lavoro di gruppo, o vi sembra un insieme di progetti giustapposti?

Gli obiettivi sono definiti in modo chiaro? E le scelte fatte per realizzarli sono coerenti con gli obiettivi?
Per esempio se la scuola dichiara di ritenere molto importante l’integrazione degli alunni stranieri, si avvarrà di progetti specifici per l’integrazione e metterà in atto opportuni sostegni perché la lingua non sia un ostacolo.

Nel POF c’è attenzione ai nuovi bisogni emergenti, come ad esempio appunto l’integrazione, l’uso delle nuove tecnologie o la conoscenza delle lingue straniere?
Per capirci, nel POF l’istituto scolastico dichiara di ritenere molto importante l’apprendimento della lingua inglese: ritrovo concretamente progetti interdisciplinari e relativo monte ore che dimostrino un investimento in questa direzione?

Un altro aspetto importante in tema di scelte didattiche e curriculari è l’attenzione tangibile al raggiungimento del successo formativo da parte di tutti  e di ciascun alunno. Valutate l’offerta di interventi individualizzati e le metodologie per attuarli, le azioni di sostegno e recupero, la continuità e l’orientamento, l’attenzione alla valutazione, intesa anche come modalità per adeguare il programma agli obiettivi raggiunti dagli alunni.

In quello che trovate scritto nero su bianco nel POF potete leggere i tratti caratteristici della scuola, i modelli di riferimento culturale e pedagogico, la progettazione curriculare ed extracurriculare, come saranno organizzate la didattica e le attività.

“Certo” mi direte “ma le cose negative non le troviamo di sicuramente scritte”.
E’ vero… tuttavia ricordate che il POF è un documento ufficiale, attraverso cui la scuola assume un impegno scritto nei confronti degli alunni e delle loro famiglie.
E, se leggete dietro le righe, quello che non è (nemmeno) scritto, è sicuramente altrettanto indicativo.

 

Author

Sono Barbara Laura Alaimo, pedagogista per passione e professione, specializzata in relazioni educative e diplomata in counseling familiare e dell’età evolutiva. Moglie per scelta (coraggiosa di mio marito!) e mamma “per caso”, ma orgogliosa e sempre in crescita di tre creature di 11, 9 e 4 anni. Ho da sempre un sincero interesse per la famiglia, tanto che oltre alla mia, amo occuparmi di quella degli altri. Conduco gruppi per genitori, oppure lavoro individualmente con loro o con le famiglie; realizzo progetti presso scuole, enti e associazioni sui temi dell’educazione alle emozioni, la prevenzione delle prepotenze e del bullismo, l’educazione ad un uso responsabile delle nuove tecnologie e la prevenzione del cyberbullismo, l’educazione all’affettività e alla sessualità. Osservando i bambini, imparo quotidianamente l’importanza del gioco e della creatività, della curiosità. Mi sento soddisfatta di me e del mio lavoro quando riesco ad ascoltare davvero le persone che si rivolgono a me, quando aiuto qualcuno a ritrovare le sue risorse, quando accompagno i genitori a capire meglio i loro figli, piccoli o grandi che siano. In due parole sono… straordinariamente normale.

3 Comments

  1. certo l’offerta formativa è importante, e poi è utile raccogliere testimonianze, chiedere alle mamme dei bambini che già frequentano.
    ma più di tutto la scuola la fanno gli insegnanti. nulla è importante come “le persone” che seguiranno i nostri figli!
    Silvia

    • ManuAcrobata

      ciao Silvia, certo, hai ragione! Ma spesso gli insegnanti vengono scelti sulla base delle linee adottate dalla scuola, quindi comunque è bene informarsi prima di quale impegno formativo ed educativo la tal scuola intende prendere con i nostri figli.

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