“Natale non è Natale senza regali” si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta. Così comincia Piccole Donne, un intramontabile libro, a cui ha fatto seguito una scia di altrettanto intramontabili film, che la televisione ci ripropone da sempre in questo periodo dell’anno.
Non possiamo non essere d’accordo con Jo, se è vero che la gioia che si dipinge sulla faccia dei nostri bambini la mattina di Natale, quando scartano i regali, ci restituisce amplificata all’infinito quella che provavamo quando eravamo noi ad essere i protagonisti di quella scena.
Un regalo pieno di magia, che sicuramente non può mancare sotto l’albero, è sicuramente un dvd.
In un cerchio di circa dodici centimetri di diametro sono racchiusi mondi interi, storie incredibili, personaggi che entreranno a far parte del nostro immaginario. Il tutto a prezzi contenuti, che in un periodo di crisi, non è davvero una qualità da sottovalutare.
E poi, diciamo la verità: a noi mamme a volte la TV dà anche una grande mano.
Ci permette di raggranellare un po’ di tempo per sbrigare qualche incombenza e a loro di riposarsi un po’, dopo le fatiche della scuola, tra una partita di pallone e una lezione di danza.
Però, proprio perché un film è un prodotto “ad alto contenuto di magia“, dobbiamo fare ben attenzione a ciò che ci portiamo nelle case.
lo sappiamo bene noi quarantenni, che da piccole abbiamo assunto la nostra dose quotidiana di Candy Candy, quanto abbiamo dovuto lavorare sodo, pagando fior di psicoanalisti, per liberarci della sindrome della crocerossina!
Bisogna, perciò, informarsi bene su ciò che si andrà a comprare. Non sempre, infatti, i film di animazione sono adatti per tutti i bambini. Molti sono i genitori che hanno dovuto lasciare la sala, per esempio, quando sono andati a vedere A Christmas Carol, nella versione di Zemeckis. Le premesse per portarci i figli c’erano tutte: una storia classica, il marchio Disney, un film di animazione… eppure, grazie anche all’effetto 3D, molti bambini sono andati via spaventati.
Vero è anche che, al contrario, storie pensate per un pubblico adulto possono appassionare anche i più piccoli e possono fornirci spunti di dialogo davvero importanti.
Talora, anche i messaggi negativi, se discussi ed elaborati, possono essere trasformati in preziose informazioni.
Dando stimoli adeguati, potremmo rimanere sorpresi dalla quantità e dalla profondità di pensieri, emozioni, messaggi che i nostri figli riusciranno a tirare fuori e, in questo modo, li abitueremo a non essere spettatori passivi.
Poi loro quel film lo vedranno e rivedranno molte altre volte, finché non l’avranno interiorizzato, per quel bisogno dei bambini di muoversi in mondi conosciuti e di cogliere aspetti e significati nuovi, mentre voi sarete libere di fare le faccende in santa pace, lasciando libero il campo alla Cenerentola che è in ognuna, sopravvissuta a anni di femminismo e ad eventuale psicanalisi, ma indispensabile come l’aria, quando non si ha una governante a cui delegare.
In attesa, anziché dell’obsoleto Principe Azzurro, dell’agognata e più moderna invenzione del robot colf.
Simona Rivelli (scrittrice) e Daniela De Santis (psicologa) recensiscono i film, insieme ad altre mamme, per il blog Mamme al cinema , nell’ottica di fornire spunti di dialogo con i propri figli, dividendoli per categorie in base agli argomenti trattati.
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