Ecco, è arrivato il traguardo tanto atteso quanto temuto: quello dei 6 mesi.

Il bimbo ha raggiunto una maturità fisiologica e anche psicologica per lo svezzamento. Certo è che, ogni bambino, è diverso dai suoi coetanei e quindi per iniziare lo svezzamento serve sempre consultare il proprio pediatra, che indicherà modi e tempi per la preparazione delle pappe.

Lo svezzamento visto con gli occhi di un bambino…

Ma come mai anche oggi questo nuovo rito? Lavaggio mani, poi nel seggiolone con questa cosina colorata davanti e quello strano oggetto che hai in mano tu e quel bel contenitore pieno di acqua come quella del bagnetto?

E perché anche oggi quando io ho fame tu sei lì davanti a me e non siamo sulla poltrona dondolina?

Aspetta forse ho capito, è questo quello di cui parlavi col dottore l’altra volta e col papà ieri sera! È questa la sorpresa che dicevi mi avresti fatto! È quella cosa che si chiama con quel nome un po’ strano, adesso ricordo: SVEZZAMENTO.  Bello! Quindi finalmente potrò mangiare anche io tutte quelle cose colorate che vedo sempre nei piatti tuoi e del papà! Potrò toccarle, annusarle, vederle per bene e poi mettermele in bocca senza essere sgridato! Bello, però se ci penso bene, dopo soli due giorni di prova avrei da dire qualcosina anche io….

Allora, io sono abituato al tuo latte, dolce, sempre alla temperatura giusta e facile da far arrivare nel pancino, quindi per me il cucchiaino anche se me lo hai preso colorato e col disegno del mio personaggio preferito, è molto strano; così duro, freddo e di sicuro non dolce.

Non ti scoraggiare se faccio facce strane o magari come ieri non lo vorrò nemmeno mettere in bocca, continua a provarci, non c’è fretta, se ti vedo tranquilla me ne farò una ragione! E poi, ti ricordi che ero in braccio a te quando mangiavo? Ora sono qui seduto sul seggiolone con questa bavaglia che mi hai allacciato un pochino troppo stretta (forse eri emozionata anche oggi) che strano che è! Quindi per favore non farmi altre sorprese per un po’; dalla maestra del nido ci andrò più avanti vero? E vero che starai con me ancora per un po’? E al mare ci andremo non subito?

Per me tutto questo è molto impegnativo, ho bisogno di concentrarmi: la lingua deve imparare a fare qualcosa che col tuo latte non faceva, mamma ora devo MANGIARE e non più succhiare.

Mamma, come mi puoi aiutare?

Per favore non accendere la televisione anche se c’è il mio cartone animato preferito, non accendere la musica sul cellulare perché se poi voglio canticchiare, non riesco a mangiare bene. E anche la cosa dell’aereo non è che mi piaccia molto.

E poi perché mi dici che devo mangiare per il pupazzo o per la nonna?!

Ho voglia di conoscere bene tutte le cose buone che mi metti nel piattino, quindi per favore non riempirmi di giochi il tavolo altrimenti non capisco più cosa devo mangiare e cosa no. A proposito, lo sai che a me piace toccare tutto, fammelo fare anche col cibo, è così bello, lo sento, lo annuso, lo guardo poi, lo prometto, lo metto in bocca e lo mangio, ma con più tranquillità!

Un’altra richiesta, se anche tu e il papà vi sedete a tavola con me e mangiate insieme con me sarebbe davvero bello! Potrei così vedere da voi come si usano tutti i vari aggeggi che servono per mangiare.

Ancora un dettaglio, queste pappe che mi prepari, non è che non siano buone, ma per me il loro sapore è nuovo, molto particolare, quindi capiterà ancora che io magari non le voglia. Tu preparamele ancora dopo qualche giorno, così che piano piano io mi abitui a quel sapore o a quella consistenza un po’ strana e soprattutto non stare a prepararmi altro, non serve. Se è giusto che io mangi quello, e tu me lo hai preparato con tutto il tuo amore, vedrai che lo mangerò. Al massimo quando poi mi darai la merenda, mangerò con più appetito.

E una cosa anche sulle quantità, è vero il mio piatto è più piccolo e colorato del vostro, però io per davvero capisco quando sono pieno e quando invece ho fame. Non ti preoccupare se avanzo un pochino di pappa, non è che non mi piaccia è che davvero sono sazio.

Se ci saranno altri problemi, mi farò capire, controlla comunque che io sia ben seduto sul seggiolone e che i cibi non siano troppo caldi o troppo freddi e neanche troppo dolci (lo zucchero e soprattutto il miele, se ricordo bene il dottore, ha detto che non vanno bene per me) o troppo salati (vorrei sentire il sapore vero delle cose buone che mi dai) o troppo abbondanti, per ora preferisco assaggiare le cose più semplici, quelle che mangi tu ma non proprio quelle tanto tanto da grande.

Mi sembra di averti detto tutto. Se mi sono dimenticato qualcosa ti farò capire cosa non va e poi direi che possiamo stare tranquilli, il dottore è sempre tanto simpatico con me e gentile con te. Se ci servisse aiuto, chiedi a lui, di sicuro lui sa come fare.

E ora andiamo…. Il pranzo ci attende!

Nota: i consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e possono richiedere adattamenti da parte del Medico sulla base della situazione clinica individuale.

 

photo credit: SlugsOnTheRefrigerator via photopin cc

Author

Roberta Cattaneo, mamma di Giacomo e Matilde. Professione: DIETISTA. Possiamo imparare molto dai nostri figli, ed è per questo tra i vari settori che la mia professione abbraccia ho un debole per l'educazione alimentare dei più piccoli: quella giocosa dei laboratori del gusto, quella divertente delle storielle e indovinelli, quella gustosa dei mille assaggi.