Disturbi dell’apprendimento: come impostare il piano didattico?

Il primo anno di scuola secondaria di primo grado di Matilde è trascorso e si è concluso serenamente e dando a noi ma in primis a Matilde stessa tante soddisfazioni sia sul piano del raggiungimento degli obiettivi formativi che dal punto di vista delle esperienze di relazione con docenti e compagni di classe.

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Rispetto agli obiettivi formativi ha giocato un ruolo fondamentale la redazione e l’applicazione ( soprattutto ) del Piano Didattico Personalizzato.
Un Piano didattico Personalizzato che quindi è stato formulato a misura di Matilde.
Questo ha significato anche che alcuni strumenti dispensativi non sono stati richiesti da noi, come la riduzione dei compiti a casa o le interrogazioni programmate. Questi infatti sono aspetti che riguardano la programmazione e l’organizzazione dello studio che Matilde non ha problemi a gestire.
L’inserimento dell’utilizzo del p.c. per i lavori di produzione scritta e delle tabelle e mappe è stato importantissimo.
Ma vediamo che cos’è esattamente il P.D.P.

Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, dopo essersi confrontati con gli specialisti che seguono l’allievo e i genitori.

Lo scopo di questo documento è di dichiarare quali sono le strategie e gli strumenti che la scuola intende mettere in atto per meglio favorire l’apprendimento dello studente. Questo senza modificare i contenuti del programma scolastico, che rimangono gli stessi della classe. In particolare nelle linee guida che accompagnano la Legge 170/2010 si dichiara che il PDP deve contenere:

1. I dati anagrafici dell’alunno.
2. Tipologia di disturbo.
3. Attività didattiche individualizzate.
4. Attività didattiche personalizzate.
5. Strumenti compensativi utilizzati.
6. Misure dispensative adottate.
7. Forme di verifica e valutazione personalizzate.

Il PDP è un “contratto” condiviso tra Docenti, Istituzioni Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.
Si tratta quindi di un progetto educativo e didattico personalizzato cioà di un intervento commisurato alle potenzialità dell’alunno, che rispetti i suoi tempi di apprendimento e che ne valuti i progressi rispetto alle abilità di partenza.

Il PDP compilato va dato in copia alla famiglia, accompagnato eventualmente da lettera protocollata.
Questo documenti, che verrà anche firmato dalla famiglia, potrà essere verificato e modificato nel corso dell’anno scolastico, a garanzia che quanto previsto nel documento sia effettivamente efficace.
Il PDP è uno strumento utile e costruttivo, che, se opportunamente interpretato e utilizzato nell’impostazione di metodologie didattiche, oltre a permettere l’apprendimento degli studenti con DSA, ha una ricaduta positiva sull’intero gruppo-classe.
Il PDP è un documento che la scuola deve predisporre entro il primo trimestre scolastico; se però la vostra scuola non si è attivata pre predisporlo, potete fare una richiesta scritta al Dirigente scolastico per la sua stesura.

Fonte: Guida alla dislessia per genitori ( Associazione Italiana Dislessia )

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