prepararsi all'arrivo di un bambinoA volte sembra passato tanto tempo che quasi non mi ricordo più cosa sia successo il primo giorno a casa con il mio piccolino. A volte sembra ieri.
Come scrive Delia Amelia infatti “è stato tutto veloce, non ho avuto nemmeno il tempo di rendermi conto di ciò che accadeva…” : una sensazione che mi è rimasta impressa è stata proprio quella di non sapere cosa sarebbe successo, ero emozionatissima ma… che cosa avrei dovuto fare ora, ora che era nato?

 

Mentre tornavo a casa in macchina mi facevo tante domande:  avrò comprato tutto? Abbiamo dei vestitini leggeri che fa più caldo di quanto pensavo? Ho lavato tutti i pupazzini che ci hanno regalato? Gli piaceranno? E il latte? Arriverà o è meglio che lo compriamo per sicurezza?

Mille domande in un tratto di strada di pochi minuti eppure tutti quei mesi con la pancia non erano serviti proprio a “prepararmi”?
Prepararmi a cullare, allattare, ad addormentare anche quando il sonno non viene, a consolare quando arrivano le coliche…

 

 

Un po’ tutte ci siamo passate, ma non è mai proprio come te lo immagini, Elisa scrive del suo primo giorno “molto impegnativo”: “Non è stato come mi aspettavo, quando ci hanno dimesso lui aveva le coliche per il mal di pancia e ha pianto tutto il santo giorno. I parenti che erano venuti a casa mi dicevano che aveva fame e nient’altro, ma io capivo che non era così.”

 

Perché è vero, non è mai come te lo aspetti e ti senti sempre un po’ inadeguata, un po’ impreparata… ma poi l’istinto prevale su tutto e capisci che nessuno meglio di te può capire come far star bene quell’animaletto.
Anche se, con tutta sincerità, per questa consapevolezza ci vuole più del “primo giorno” perché come ha scritto nella sua storia Katia “Arrivata la sera, però, mi sono resa conto di quanto fosse bella e perfetta la nuova famiglia, non mancava niente, bisognava solo pazientare e crescere piano, piano tutti insieme giorno dopo giorno”

 

Come ormai sapete bene, per ogni storia raccontata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Magica Cleme Onlus che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago al di fuori delle mura ospedaliere.
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