Chiunque abbia avuto a che fare almeno una volta con servizi educativi o prestazioni socio-assistenziali si è imbattuto nell’ISEE, una dichiarazione di cui si parla molto negli ultimi giorni, alla luce delle recenti irregolarità rilevate in tutta Italia dalla Guardia di Finanza, che porteranno a maggiori controlli fiscali sulle famiglie.

Ma nello specifico cos’è l’ISEE e a cosa serve?

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), usato dal 1998 per misurare la condizione economica di una famiglia in base reddito, patrimonio e componenti per richiedere prestazioni e servizi con tariffe diversificate in relazione allo status economico dei dichiaranti.

Tra le varie prestazioni che prevedono la presentazione dell’ISEE troviamo:

– assegni per il nucleo familiare
– asili nido
– centri estivi per minori
– trasporti scolastici
– mense scolastiche
– assegno di maternità
– servizi scolastici e universitari (libri, alloggi, borse di studio, riduzione tasse)
– assistenza socio- sanitaria e domiciliare
– servizi ai diversamente abili
– agevolazioni canoni nei servizi residenziali (luce,telefono,gas, affitti)

Per ottenere la certificazione ISEE, è necessario prima produrre una Dichiarazione Unica Sostitutiva, una documento che certifichi la condizione della famiglia, che può essere presentata:

– all’ente che fornisce la prestazione;
– al Comune;
– ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF);
– all’Inps esclusivamente in via telematica, collegandosi al sito Internet www.inps.it (sezione Servizi On- line).

CAF sul territorio offrono assistenza per la compilazione, trasmettendo poi la dichiarazione all’INPS, che potrà così consultarla laddove si richieda l’accesso a determinati servizi. È possibile presentare la dichiarazione in qualsiasi momento dell’anno, anche se per ogni servizio possono esserci dei periodi di riferimento e delle scadenze per la presentazione, da verificare caso per caso.

La dichiarazione ha validità di un anno, ma se in progress ci fossero cambiamenti nella condizione economica e nella composizione del nucleo familiare, è possibile aggiornare i dati.
Trattandosi di una certificazione che si basa sui dati dichiarati direttamente dai contribuenti, è facile incorrere in errori – o nei casi più gravi in dichiarazioni mendaci – e proprio per evitare dichiarazioni errate o fraudolente, recentemente il Governo ha completamente riformato l’ISEE.

Una delle novità più importanti per le famiglie è che a breve solo un parte potrà essere auto-dichiarata, mentre i dati fiscali più importanti saranno compilati direttamente dalle pubbliche amministrazioni, attraverso le banche dati dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate.

Ma vediamo alcuni dei documenti che è necessario produrre ai fini della certificazione (da ricordare che i dati presentati dovranno essere relativi all’anno solare precedente. Ad esempio l’ISEE 2014, sarà calcolato sulla base dei redditi percepiti e dal patrimonio posseduto nel 2013):

Composizione del nucleo familiare

– dati anagrafici e codici fiscali dei componenti del nucleo familiare, carta di identità del richiedente;
– certificazione dello stato di invalidità in presenza di membri familiari con handicap permanente grave o invalidità superiore al 66%.

Redditi

– dichiarazione dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare (730/UNICO/CUD/dichiarazione IRAP agricoli);
– copia del contratto di affitto (se casa non di proprietà);
– redditi generati all’estero.

Patrimonio mobiliare

Deve essere preso in considerazione il patrimonio di tutti i componenti della famiglia:
– saldo depositi bancari e postali;
– investimenti e altre forme di patrimonio (titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito, buoni fruttiferi e affini, assicurazioni miste vita, bilanci di società non quotate, società non azionarie, imprese individuali, patrimonio mobiliare posseduto all’estero, etc.)

Patrimonio immobiliare

– certificati catastali delle proprietà, ultima dichiarazione IMU, ricevute di pagamento del mutuo con evidenza del capitale residuo;
– fabbricati posseduti all’estero.

Presso i Caf, è disponibile l’elenco esaustivo di tutti i documenti necessari.

Sul sito dell’INPS è inoltre disponibile un servizio di simulazione dell’ISEE, che nonostante abbia un valore puramente indicativo, è utile per avere un’indicazione di massima della fascia reddituale di appartenenza.

FONTI: INPSUNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

photo credit: ansik via photopin cc

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