Storia di CristinaEd eccoci con il racconto di un’altra storia, un’altra vita, altre emozioni. Intervista ad una donna come noi, con i suoi sentimenti e le sue scelte: e’ Cristina, mamma di tre bimbe (di cui due gemelle).

 

Cristina, raccontaci di te. Qual e’ stata la tua storia, la strada che ti ha portata al punto in cui sei adesso?

 

Sono una donna di 36 anni, con 3 figlie ed un paio di lavori che gestisco nei momenti liberi dal mio vero e proprio impiego a tempo pieno: fare la mamma! La mia bimba più grande si chiama Melissa e compirà 9 anni a fine luglio, le due piccole sono gemelle, Sofia e Vittoria, e compiranno 5 anni a metà giugno.

 

Sono nata a Rimini, dove ho vissuto fino a dodici anni fa, quando mi sono trasferita in provincia di Milano per vivere con Fabio, mio marito.

Ho un diploma di laurea in Scienze Statistiche, titolo di studio che ho avuto modo di sfruttare ben poco. Tra la fine degli studi e la nascita di Melissa ho sempre lavorato con contratti a termine: il primo a Rimini presso una ditta che produce abbigliamento, che mi sarebbe stato rinnovato…ma ormai avevamo comprato casa a Milano ed il trasloco era imminente. Ho lasciato tutto quanto e sono partita.

Anche in seguito ho trovato il modo di lavorare come impiegata, tre mesi qua, sei là, un rinnovo… finchè a un certo punto è arrivata Melissa e mi sono dedicata a lei completamente. Senza i genitori vicini è decisamente dura riprendere a lavorare, soprattutto se non c’è un posto ad attenderti. Nonostante cio’ la nascita della mia prima figlia è stata una gioia immensa.

 

L’ho desiderata con tutto il cuore e, anche se è stata dura ritrovarsi da sola, lontana dai genitori e dai miei amici, lei mi ha riempito la vita. La famiglia è sempre stata la mia priorità, desidero essere io a prendermi cura di mio marito e delle mie figlie. Non ho mai pensato di mettere il lavoro al primo posto e credo che sia davvero difficile riuscire a dare il massimo sia in ambito professionale che in famiglia.

Per questo motivo ho anche deciso di rifiutare un’opportunita’ lavorativa che mi si e’ presentata: sapevo che poi la mia vita si sarebbe svolta per la maggior parte della giornata lontato da casa e che avrei rischiato di vedere mia figlia solo per metterla a letto la sera o di essere anche troppo stanca per scambiare due chiacchiere con mio marito.

Storia di CristinaDopo Melissa sei diventata mamma di due gemelline. Che esperienza e’ stata? Come sei riuscita a riorganizzare la tua gestione familiare?

 

Diventare mamma di due gemelle, quando la mia prima figlia non aveva ancora compiuto 4 anni, è stato davvero duro. Quando ho saputo che ero incinta non di uno ma di due bambini non ci potevo credere. Nel momento in cui il ginecologo me lo ha comunicato il primo istinto e’ stato quello di dirgli “Sta scherzando, vero?”. Di colpo mi è passato davanti agli occhi tutto il film del mio futuro: ho pensato che non sarei più riuscita a tornare a lavorare e che sarebbe stata una vera impresa cavarsela con i genitori così lontani.

Sono tornata a casa stordita. Il ginecologo ci aveva avvisato che una gravidanza gemellare è sempre una “gravidanza a rischio” e che c’era la possibilità di perdere uno dei due bambini nei primi tre mesi. Quando mi ha detto così, il mio istinto di mamma ha subito un’impennata pazzesca: quei due piccolini che erano nella mia pancia li volevo a tutti i costi, tutti e due, nonostante sapessi che sarebbe stata molto dura.

Così sono arrivate Sofia e Vittoria. Sono nate bellissime, 2960 gr la prima e 3150 gr la seconda. In ospedale non potevano credere che fossero due gemelle…così grandi!

 

Mi hanno insegnato fin da subito come allattarle contemporaneamente e, avendo già avuto un’esperienza di allattamento con la prima figlia, è stata una cosa molto naturale. Credo molto nell’allattamento al seno, sia perchè il latte materno è il nutrimento migliore per i nostri piccoli, sia perchè crea un contatto con loro molto speciale. Le ho allattate esclusivamente per 2 mesi e mezzo, a richiesta. E’ stato impegnativo ma lo rifarei. Quando poi ho iniziato ad introdurre il latte artificiale, sono comunque andata avanti anche con il mio latte fino a 7 mesi e mezzo. Nei primi tre mesi di vita delle bimbe fortunatamente ho potuto contare su un grande aiuto da parte dei miei genitori, perche’ mi sono trasferita a casa loro appena ho potuto.

 

Melissa è stata meravigliosa, non ha mai accusato problemi di gelosia. Quando le bambine me lo permettevano, mi sforzavo di dedicare tutto il mio tempo a lei. E’ andata un po’ in crisi solo quando, ad un certo punto, ho avuto la necessita’ di chiedere alla mamma di una sua amica di andare a prenderla al mio posto all’uscita dall’asilo per portarmela a casa, in quanto era difficilissimo organizzarsi altrimenti con le due piccole che a quell’ora dormivano.

 

Ma Melissa non riusciva ad accettarlo, voleva me all’uscita dall’asilo. Cosi’ ho fatto in modo di esserci, inventandomi vere e proprie acrobazie per lasciare le piccole a una vicina o all’altra giusto il tempo di andare e tornare da scuola. E poi, volendo contare su una figura stabile, mi sono risolta a pagare una ragazza che mi sostituisse nei pochi momenti di assenza da casa. E quei minuti con Melissa, seppur brevi, erano tutti per noi, io e lei da sole. Ho sempre cercato di farla sentire importante, non l’ho mai messa in un angolo, ci siamo capite a vicenda. Sono convinta che se dai ai tuoi figli affetto sincero e incondizionato loro lo sentano e credo che nel nostro caso questo abbia inciso positivamente nella reazione della mia bimba all’arrivo delle sorelline.

 

Com’e’ la tua vita oggi? E quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Oggi sono sempre super-impegnata con le mie bambine ma sto provando a coltivare anche qualcosa di mio, qualcosa che mi porti, anche solo mentalmente, “fuori” dalla routine.

Ho la passione della fotografia e sto cercando, bambine permettendo, di farlo diventare un lavoro. Lo scorso anno infatti ho iniziato a fare qualche servizio a pagamento. Ovviamente i miei soggetti preferiti sono i bambini. Non mi stanco mai di loro, fotografarli mi riempie di gioia…vedere i loro occhioni, godere della loro spontaneità. Negli ultimi mesi, visto che sono stata costretta a passare tanto tempo a casa, mi sono dedicata alla Food Photography per poter ampliare il mio portfolio sul sito di microstock Fotolia.

 

Contemporaneamente ho iniziato anche l’esperienza di incaricata Stanhome. E’ un lavoro che anche mia mamma fa da più di trent’anni e che, essendo molto elastico, le ha permesso di essere sempre molto presente con me e mio fratello, cosa della quale le sarò sempre grata.
Insomma, sto cercando di seminare qualcosa adesso, nei pochissimi ritagli di tempo tra una malattia e l’altra delle bimbe, per poter, spero, raccoglierne i frutti quando le mie tre donnine saranno un po’ più indipendenti.

Le belle foto che corredano l’intervista sono opera di Cristina.

Potete vedere gli altri suoi lavori sul blog http://cristinabuldrini.blogspot.it/ o sul suo sito http://www.cristinabuldrini.it/

Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

1 Comment

  1. Si parla così poco delle mamme di gemelli (se non nei blog dedicati) eppure siamo così tante 😆
    A me è andata al contrario: due gemelle ed un bimbo a distanza di due anni scarsi, a seicento km da parenti ed amici … una fatica ENORME ma ora che le “grandi” hanno sette anni, la gioia accumulata è tale che posso anche pensare al quarto!!