Cosa fare per aprire una nuova impresa e mettersi in proprio? Analizziamo tutti gli adempimenti preliminari e le verifiche da fare prima di iniziare un’attività, con uno sguardo particolare al commercio elettronico.
Verifiche preliminari per aprire una nuova impresa
Prima di intraprendere una qualsiasi attività imprenditoriale è bene informarsi se vi siano particolari requisiti personali e professionali necessari per svolgerla. Infatti, forse non tutti sanno che sono diverse le attività cosiddette “regolamentate” cioè per le quali sono richieste una serie di competenze in capo al titolare.
Facciamo subito qualche esempio per chiarire. Attività come l’estetista o la parrucchiera richiedono l’apposita qualifica ottenuta mediante frequentazione di corsi professionali specifici.
Altre attività che richiedono l’esistenza e la certificazione del possesso di requisiti professionali sono: le imprese di facchinaggio, di pulizie, di autoriparazione, gli impiantisti.
Aprire una nuova impresa nel settore alimentare
Altro elemento fondamentale riguarda il settore alimentare, la cui normativa prevede che coloro che intendano svolgere l´attività in tale settore e in qualsiasi forma (dettaglio, ingrosso, ambulante, a domicilio del consumatore, per corrispondenza, tramite internet) siano soggetti al D.L. n. 59 del 2010 che prevede il possesso dei requisiti professionali e morali da dichiarare nel momento in cui si inoltrano le pratiche di inizio attività al Registro Imprese ed al Comune.
Proprio riguardo a quest’ultimo aspetto ricordiamo inoltre, che talune attività richiedono la presentazione della documentazione non solo presso la Camera di Commercio ma anche presso gli uffici del Comune.
Oggi è obbligatorio effettuare tutti gli adempienti descritti mediante servizio telematico (cosiddetta Comunica), che ha il vantaggio inoltre di accorpare più adempimenti in un unico invio quali, iscrizione presso la Camera di Commercio, apertura della p.Iva, iscrizione presso l’Inps e l’Inail.
Una volta effettuate tutte le verifiche sopra menzionate, per coloro che vogliono aprire un’attività in proprio mantenendo contemporaneamente anche il lavoro come dipendente, è necessario accertarsi che non vi siano cause di incompatibilità sia in ragione del contratto di lavoro stipulato, sia in ragione dell’attività autonoma che si vuole svolgere. Per fare un esempio la figura dell’agente e rappresentante di commercio è incompatibile con l’attività di lavoro dipendente.
Infine, alcune professioni, per espressa disposizione normativa, vietano l’esercizio contemporaneo di qualsiasi attività commerciale, tra queste ricordiamo le professioni tipiche per cui è necessaria al’iscrizione ad un albo (notaio, avvocato, commercialista, medico, ecc…).
Aprire una nuova impresa: quali sono gli aspetti operativi? Come verificare la fattibilità?
Superato lo scoglio normativo, per diventare imprenditori non deve mancare la pianificazione e lo studio di fattibilità del progetto. E’ fondamentale mettere nero su bianco tutte le spese che si dovranno affrontare sia in fase iniziale che a regime e redigere un piccolo business plan con la previsione di entrate ed uscite periodiche (mensili/trimestrali).
Ecco qualche esempio:
- quantificare gli investimenti in struttura (ufficio/negozio/laboratorio/punto vendita, ecc..) e organizzazione (attrezzatura informatica e telecomunicazione, etc);
- quantificare le spese di avvio dell’attività (spese notarili, consulente, spese per Camera di Commercio e altri adempimenti);
- quantificare le uscite finanziarie mensili correnti (fornitori vari, collaboratori, utenze, rate finanziamenti, tasse, ecc…);
- quantificare le entrate e la loro distribuzione nel corso dell’anno.
Per sostenere le spese iniziali di avvio oppure per finanziare un progetto specifico, esistono diversi bandi per finanziamenti agevolati o anche a fondo perduto. Segnalo a tale proposito il bando START dedicato alle imprese della Lombardia (http://www.start.lombardia.it) che comprende anche corsi di formazione e orientamento, assistenza nella redazione del business plan ed erogazione di contributi anche a fondo perduto.
Anticipiamo che probabilmente molto presto sarà possibile aprire una società a responsabilità limitata semplificata (srl semplificata) con costi ridotti (senza atto costitutivo dal notaio) e con capitale sociale di 1 euro. Tale agevolazione, di cui si attendono i decreti attuativi, è stata introdotta dal recentissimo Decreto sulle Liberalizzazioni ed è rivolta ai giovani con meno di 35 anni di età.
Commercio elettronico
Accenniamo ad alcune norme riguardo il commercio elettronico, oggi sempre più diffuso.
In primo luogo l’attività di e-commerce di qualsiasi bene è sempre inquadrata come attività commerciale, quindi imprenditoriale e pertanto necessita dell’iscrizione presso la Camera di Commercio.
Per quanto riguarda le norme di riferimento il commercio elettronico è assimilato alle vendite per corrispondenza, inoltre la vendita on-line è considerata “business to consumer”, cioè azienda verso consumatore, pertanto valgono le disposizioni che disciplinano le cessioni di beni nei confronti di privati.
Per l’apertura dell’attività è necessaria oltre alla p.Iva anche la comunicazione di inizio attività presso il Comune e ovviamente presso la Camera di Commercio (ora tali adempimenti si effettuano mediante invio telematico con la procedura Comunica già menzionata).
E’ importante ricordare che le transazioni di vendita dovranno rispettare le norme sul diritto di recesso, sulla privacy e il trattamento dei dati personali e il pagamento dovrà avvenire mediante procedure che ne garantiscano la sicurezza.
Altri consigli utili per aprire una nuova impresa
- evitare il “fai da te”, ma affidarsi sempre a professionisti qualificati che possano orientare il potenziale imprenditore nella scelta della forma giuridica migliore per l’esercizio dell’attività e dare assistenza continuativa nello svolgimento degli adempimenti amministrativi;
- ci si può rivolgere anche alle associazioni di categoria, che tra l’altro effettuano anche molti altri servizi di assistenza e gestione amministrativa e fiscale a prezzi contenuti;
- quasi tutte le attività prevedono un investimento iniziale, pertanto è bene considerare che all’inizio si dovranno sostenere delle spese e che mediamente ci vogliono un paio di anni prima che i guadagni possano coprire l’investimento iniziale e generare anche un surplus;
- informarsi sempre sulle novità del settore;
- frequentare i corsi di orientamento e i forum per gli imprenditori organizzati a livello locale da Comune, Provincia, Camera di Commercio (tra l’altro quasi sempre gratuiti);
- dare visibilità alla propria attività mediante l’utilizzo della rete;
- non smettere mai di cercare nuove opportunità e occasioni di crescita.
Comments are closed.