Ho letto un articolo di Don Antonio Mazzi su Famiglia Cristiana nel quale racconta che, dopo aver celebrato la Messa di Natale al Circo Togni, è stato avvicinato da un bambino che gli ha preso la mano e con serietà gli ha sussurrato : “devi dire a quella là (la mamma) che io voglio meno regali e più carezze!”

Il bambino in questione – continua Don Mazzi – era quasi arrabbiato : “Passato il Natale ti porto tutti i regali. Voglio la mia mamma più dolce. E’ sempre nervosa. Ho la camera piena di tutto. Io però voglio la mamma. Hai capito? La mamma!”

 

Non sono parole leggere queste, esprimono invece un forte bisogno di affetti che spesso vengono sostituiti da oggetti.
Nella Messa a cui ho assistito il giorno di Natale, il sacerdote ha detto “accontentiamoci di ciò di cui abbiamo veramente bisogno!”
Mi sono interrogata più volte in questi giorni durante i quali sulla tavola c’era troppo, in quei momenti in cui vedere panettoni, cioccolato, torroni ecc. mi dava quasi nausea: so accontentarmi di quello di cui ho veramente bisogno?
In tutta sincerità ci provo ma troppo spesso trasformo in bisogno cose che non lo sono.

 

E poi guardo intorno a me e non posso non constatare che troppi oggetti, troppe “cose” riempiono le nostre case che magari sono invece un po’ vuote di affetti.
E penso naturalmente soprattutto ai bambini. Provate a entrare per un attimo nel cuore di quel bimbo che si è rivolto con tanta veemenza a Don Mazzi. Lui non sa che farsene dei giocattoli, lui vuole solo che la sua mamma non sia sempre nervosa.

 

Prima di Natale qualcuna di voi ha lanciato la proposta “Riusciremo a comprare meno giocattoli quest’anno?”. Ci siete riuscite?

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7 Comments

  1. Riguardo ai regali, in genere sono i nonni che dovrebbero darsi una calmata… Nel caso mio e di altre famiglie che conosco i nonni sommergono letteralmente di giocattoli i loro nipotini e accontentano ogni loro richiesta a volte anche sapendo che i genitori non sono d’accordo. Poi ci metti le feste di compleanno, in cui ogni invitato porta un regalo… Ed ecco i giocattoli mo.tiplicarsi. Sono d’accordo che i nostri figli ne hanno davvero troppi ma nonenso che la colpa sia delle mamme, in molti casi. Riguardo alle mamme troppo nervose… È una parola, con la crisi economica, l’occupazione femminile da terzo mondo, le dimissioni in bianco e i contratti che scadono, gli asili nido che costano più di un mutuo, le mamme italane hanno poco da stare serene. Io mi sforzo molto per essere sempre di buon umore e dedicare del tempo di qualità ai miei figli, ma ho un buon lavoro, un asilo aziendale, una signora che mi fa le pulizie in casa, un marito che mi aiuta, una baby sitter che mi alleggerisca le giornate più difficili. Non so quante donne oggi possono dire lo stesso. Io mi sento una privilegiata solo perchè posso fare un lavoro che mi piace e che mi fa tornare dai miei figli con il sorriso sulle labbra, dovrebbe essere cosí per tutte le donne eppure non lo è. Non ce l’ho con don mazzi in particolare, ma certi religiosi e sedicenti cattolici farebbero bene a riflettere prima di rieirsi a bocca della parola “famiglia”, di cui non conoscono neanche lontanamente il significato.

    • Innanzittutto non sempre i nonni sono sinonimo di vizi e gran regali, qui ad esempio non lo sono per nulla, un libretto a Natale e uno al compleanno, ecco i loro regali e stop!

      Sul discorso poi nervosismo e crisi, mi viene da dire che non possiamo nasconderci dietro a queste scuse! Allora nel dopoguerra come facevano le mamme??? Altro che crisi!!! Il discorso di Nonna Maria è sensatissimo, è una riflessione che poi ognuna matura nel proprio modo e a seconda del proprio sentire ma non è certo sbagliato sostenere che a volte, invece che comprare un giochino in più pensando di far felice un figlio, sia meglio fermarci un attimo e dedicare un’ora in più di tempo di qualità ai nostri bambini! Non lo trovo assolutamente poco sensato come suggerimento e se viene da un religioso o da un ateo non vedo quale possa essere la differenza!

      un saluto a tutte le mammeacrobate!!! e pure alle nonne 🙂

  2. Cara nonna Maria…mi hai commossa. Quanto e’ vero quello che dici! 🙂

  3. Nonna Maria

    Non si tratta di trovare i colpevoli ma di porci TUTTI delle priorità. Io penso che le camerette dei nostri bambini cariche di giochi siano diseducative: ecco l’ho detto chiaro e tondo!!! Se il bambino continua a chiedere vuol dire che non “perdiamo” abbastanza tempo con lui per insegnargli che non si può comprare tutto, che anche se quel gioco lui non ce l’ha non significa che è un bambino sfortunato ecc. Non può un bambino di 4/5 anni avere una camera piena di giochi, di pupazzi, di palloni, e chi più ne ha più ne metta: NON NE HA BISOGNO. Insegniamo loro ad accontentarsi del giusto, che già non è poco. E per favore non andiamo a parare nel “ci sono bambini che non hanno nulla”. Non è questo il principale motivo per cui dobbiamo regalare meno giocattoli ai nostri figli/nipoti. Questo è un altro discorso del quale potremo parlare. Sui regali alle festicciole di compleanno poi mi pare che ne avessimo già parlato: affitto luogo, dolci e patatine a sfare, ognuno porta un regalo, il festeggiato a sua volta fa un regalino-ricordo ad ogni invitato. ECCESSIVO!!! Scusate lo sfogo ma veramente non capisco certe esagerazioni.

  4. Zia Franny

    Ogni tanto compaio anche io.. ma quando sono così d’accordo non posso non dirlo.
    Non credo che il collegamento giochi/mancanza di attenzioni sia per forza così immediato. Questo no. Ma di certo i bambini di oggi hanno tutto e di più. Troppo. E sono loro i primi a dimostrarcelo. A casa mia ci sono ancora regali di Natale intonsi. Scartati, si, ma ancora incelofanati.. Ma vi pare?!?!

  5. Ciao a tutte, sono abituata ad essere propositiva e vi porto la mia esperienza: ho due figli di 5 e 2 anni e per ogni compleanno chiedo a parenti ed amici di fare una donazione (noi lo facciamo ad associazioni che si occupano di ricerca oncologica e di malati oncologici perché mio marito combatte da tempo con un tumore, ma vanno bene associazioni ambientaliste, culturali, adozioni a distanza, ecc.). In media raccolgo 500€ a festa, i più attenti portano anche un regalino ai bimbi tipo libro, puzzle, colori, magliettina e vi assicuro che i figli impazzano lo stesso di gioia soprattutto per la giornata di festa. A Natale però possono chiedere a Babbo Natale qualcosa che veramente desiderano. Un saluto a tutti

  6. Nonna Maria

    Cara Simona come mi piace il tuo modo di comportarti con i tuoi bimbi. Attenzione verso gli altri senza dimenticare che comunque abbiamo a che fare con bambini che hanno il sacrosanto diritto di vedere esaurito un loro desiderio. E’ proprio quello che volevo dire anch’io: non togliamo ai nostri bimbi il piacere di un regalo “desiderato” ma che non sia una valanga di regali, che non sia un “dobbiamo buttare i giochi vecchi per fare posto a quelli nuovi…” e soprattutto che sia un “penso a me ma penso anche a chi è meno fortunato di me”. Grazie della tua preziosa testimonianza.