“Ma che bel bambino” – dice l’anziana sconosciuta vedendomi in giro per strada con mio figlio sul triciclo o nel passeggino –
“Come si chiama?”.
“Edoardo” rispondo io “Saluta la signora” (un po’ rompiscatole che ci fa fermare in pieno sole mentre io sto grondando – penso).
“E dimmi, dimmi, Edoardo, quanti anni hai?”.
Edo gira la faccia, già stufo dell’interrogatorio, mentre io con diplomatico sorriso rispondo “Due e mezzo” e la signora, volto stravolto, occhi a palla: “Aaaaaaaaaaaah, ma allora è proprio ora di fare il fratellino o la sorellina, vero? Quando fa un bel fratellino a questo bel bambino?”.
Laconica rispondo “Mai”. “Ma coomeeeeeeeeeeee? Ma sta scherzando? Non vorrà mica lasciarlo figlio unico? Ma i figli unici sono tristi! No e poi come fa quando sarà vecchia? Chi la curerà”. “Andrò all’ospizio, dove spero di non trovare persone invadenti come lei” vorrei rispondere e invece propendo per un “Va bene vedremo, la saluto signora” e proseguo per il mio cammino.
Stessa cosa con le amiche: “Non puoi lasciarlo solo!”, “Il mondo è pieno di bambini” rispondo io, “ Ma sei un’egoista” mi sento dire, “Perché?”.
E qualunque ragione decida di addurre, viene sempre considerata come una scusa. Come se esistesse una regola aurea secondo quale un figlio solo sia troppo poco.
Nessuno invece sembra pensare, come me, che essere figlio unico sia un’opportunità, un’occasione, un vantaggio.
In un mondo dove i genitori hanno tempo e risorse limitate, perché il lavoro li porta fuori casa molte ore al giorno, perché i ritmi sono frenetici e perché tutto (a partire dall’asilo nido) costa caro, perché ci sono altri impegni, altre passioni che desiderano coltivare, scegliere di avere anche un solo figlio è spesso una scelta necessaria e responsabile.
Per quanto mi riguarda, per com’è organizzata oggi la mia vita, credo che avere deciso di avere un solo figlio sia stata una scelta di altruismo e non di egoismo.
Non nutro alcun senso di colpa per aver preso questa decisione e vi posso spiegare perchè. Per me diventare madre è stata una scelta che sapevo mi avrebbe cambiato la vita. Mio marito e io abbiamo deciso di rivoluzionare le nostre abitudini: io ho scelto di lavorare part time, per poter dedicare più tempo alla mia famiglia. Ho scelto di avere un figlio solo per poterlo godere, per vederlo crescere. Abbiamo genitori meravigliosi che ci aiutano molto, ma che non possono per motivi di salute e di logistica (e nemmeno noi ci sentivamo di chiederglielo) crescere nostro figlio full time, 10 ore al giorno. Per questo, dopo aver usufruito di tutta la maternità (lavorando fino all’ottavo mese di gravidanza), dell’intero congedo parentale e delle ferie, a un anno di età, Edoardo ha iniziato a frequentare l’asilo nido. Alle ore 13 vado a prenderlo e stiamo insieme per il resto della giornata.
Non mi riconosco affatto nello stereotipo di madre di figlio unico che fa ancora parte dell’immaginario collettivo. Non sono ossessiva, non gli lascio fare quello che vuole e il fatto che sia da solo mi aiuta in questa scelta educativa. Ho molto tempo per ragionarci insieme, per spiegarli il perché di certi NO e molte alternative da proporgli, perché non devo dedicarmi anche a un altro figlio.
Da quando era piccolissimo, ho sempre fatto in modo che potesse giocare ogni giorno con altri bambini, che imparasse a condividere, che capisse che la parola “mio” non si usa, se non con estrema cautela e che i capricci non pagano, anzi.
Non ho mai riversato su di lui le mie ansie, le mie paure. Non dico di non averle provate, di non provarle, ma l’ho sempre stimolato ad essere indipendente e sicuro, a socializzare, ad andare fiducioso incontro al mondo.
Avendo solo lui posso dedicargli tutte le mie attenzioni genitoriali. Ho il tempo per essere il genere di genitore che desidero. Posso giocare con lui, leggere, portarlo a passeggiare. Posso permettermi di farlo accedere a maggiori opportunità di cultura, di svago, di sport, di viaggi.
Proprio perché ho solo lui non provo alcun senso di colpa o inefficienza riguardo alla sua educazione, alla sua crescita perché per lui ci sono sempre e non devo dividermi tra esigenze ed età diverse. Credo fermamente che la qualità dei rapporti affettivi sia profondamente legata alla quantità di tempo che ci si dedica l’un l’altro. E il mio tempo, fra lavoro, casa e i piccoli problemi quotidiani, sento non sarebbe abbastanza per due figli.
Io sono fatta così, questo è il mio pensiero, che vale per me e per altri può non valere, perché il compito della maternità mi assorbe completamente, ma con un solo figlio mi lascia anche il tempo di coltivare le mie passioni, di lavorare, di ritagliarmi degli spazi solo miei, cosa che con più figli e senza aiuti familiari non potrei fare.
Sento di essere una madre migliore per Edoardo in quanto non devo rinunciare a me stessa, esaurendo nell’esser madre ogni risorsa vitale. Sento di essere una buona madre e sento che non potrei esserlo altrettanto se dovessi rincorrere il tempo e occuparmi di due o più creature.
La cartina tornasole del mio pensiero è Edoardo stesso. Un bambino solare, dolcissimo, socievole, amante dei bambini, della compagnia, generoso, premuroso, disponibile. Un bambino tranquillo e sicuro, al quale sento che toglierei, anziché aggiungere, qualcosa nel dargli un fratello. Perché non avrei sufficienti risorse economiche, logistiche ed emozionali per poter essere per 2 figli, quella che riesco ad essere con grande gioia e tanto impegno, quella che oggi sono per lui.
Una famiglia si basa sugli affetti e sulla condivisione, non sui numeri. Non c’è niente di cui vergognarsi, non c’è da sentirsi in difetto, se si decide di avere un solo figlio. Ognuno deve poter essere libero di scegliere se e quanti figli avere, senza essere giudicato e senza essere incalzato.
Essere genitori non è una gara di produzione, è una vocazione. E come tale va seguita che porti verso una o mille culle. Senza rimpianti.
di Francesca Torracca
18 Comments
Condivido sul fatto che è una scelta personale che gli altri non si devono permettere di giudicare. Condivido il fatto che è durissima ma la mia esperienza è che con 2 bimbi ho fatto molte più cose per me stessa (parlo di interessi, volontariato, associazioni etc) che non con una sola bimba. e che vederli giocare insieme e sbaciucchiarsi è bellissimo. Dice un detto dell’america latina: Due fanno due. Mi ci aggrappo quando viene la voglia del 3, mi ci aggrappo quando penso che uno solo bastava. Un abbraccio. Ma ricorda.. mai dire mai 😉
Qui non si insinua che chi ha due o più figli non da abbastanza attenzioni agli stessi…. Francesca dice semplicemente che lei non riuscirebbe a gestirsi con due bambini poiche già uno ha rivoluzionato la sua vita. Si è vero, il discorso è egoistico, ma non tutte siamo uguali… c’e’ chi sa organizzarsi meglio e chi invece non riesce quindi lei ha fatto la scelta in base alla sua vita… che poi è la stessa scelta che ho fatto anche io! Inutile puntare il dito e dire “i bambini sono belli e due sono il minimo” oppure “siete egoisti perche dovete pensare ad un suo futuro” o tante altre cose che continuamente sento dirmi…. io ripeto solo una cosa… NON TUTTE SIAMO UGUALI e ognuna deve vedere dentro se e agire in base alla propria persona! Ci sono donne fatte per la famiglia (tipo mia cognata che ha 6 figli) e sinceraemtne la invidio… e poi ci sono io che gia 1 figlio mi incasina la vita. Nemmeno io ho aiuti, i lavori sono quello che sono, le spese aumentano, e privarsi della propria vita è difficile…. quindi ecco perche abbiamo scelto 1 solo figlio! Forse un domani ci pentiremo… chi puo dirlo… ma di sicuro ora la situazione è questa!!
Avere un solo figlio può essere spesso una scelta necessaria, ma non si tratta di giudicare se sia responsabile o meno, egoistica o altruistica. È una scelta e basta, tutti abbiamo il diritto di crearci la vita e la famiglia che vogliamo e gli altri devono farsi gli affari propri. Io di figli ne ho 2 di cui uno neonato, lavoro e non ho i nonni a disposizione, e proprio per questo capisco chi si ferma al primo. Non mi piace però l’idea che con 2 o più figli non si abbia abbastanza tempo, e del resto ognuno è libero di gestire il proprio tempo come ,eglio crede. Insomma ogni scelta è valida per la persona che la fa e smettiamola di stare sempre a criticare: chi fa figli, chi non li fa, chi ne fa solo uno, chi ne fa troppi… Trovo però che in questo paese molto spesso si rinuncia a farli, o a farne due, semplicemente pechè cone mamme e come genitori ci si sente completamente abbandonati dalle istituzioni. È questa la cosa su cui si dovrebbe discutere e di cyi scandalizzarsi.
… e spesso qualcuno commenta: “Adesso basta eh!”… come se me li crescessero loro 😛
Altre volte mi sento dire che sono brava perchè ho fatto tre figli e mi imbestialisco lo stesso.
Ognuno fa le sue scelte e non c’è chi è bravo e chi no.
Ogni situazione ha i suoi pro e contro e ogni famiglia fa le sue valutazioni, assolutamente intime e personali e per questo sacre.
Si può crescere un bambino in tanti modi, e non è detto che chi è figlio unico abbia più o meno opportunità di chi ha fratelli: non è il fatto di avere fratelli o non averne che fa la differenza, ma l’orizzonte di valori in cui facciamo crescere i bambini.
Tra l’altro, ogni figlio è un figlio unico e speciale agli occhi di sua mamma 😳
concordo con la frase “ogni figlio è un figlio unico e speciale”. Io ho un bambino di 5 anni e uno di un anno e mai avrei immaginato di raddoppiare il mio amore come invece ho fatto!
… i grassetti non li ho messi io. In ogni modo il commento di bamamma lo condivido al 100%
ho solo una figlia.Lìho desiderata tanto e sono felice che ci sia,ma anch’io ho dciso che rimarrà la mia unica figlia.Questo perchè quando è nata ho rischiato…anzi entrambe abbiamo rischiato la vita,lei si è ripresa subito io invece cj ho messo dei mesi per elaborare quello che mi era successo.Oggi sono terrorizzata,anche perchè quest’esperienza mi ha tolto forza e pazienza…non ce la farei ad affrontare una nuova maternità.E poi….se mi accdesse qualcosa che ne sarebbe di lei?
Allegra è una bimba felice e sana ormai ha quasi due anni e io ho appena cominciato a trovare un equilibrio …nn penso che cambierò idea e a chi mi dice che lasciarla sola è da egoisti beh….ormai nn rispondo più…ognuno sceglie per se e io ho preso questa decisione e nn la cambierò…mio marito è daccordo cn me e lei da grande capirà.Gli altri capiscano o no nn è un mio problema.
Rispetto la tua idea anche se non la condivido, trovo giusto che ognuno scelga come le pare.. ma neanche insinuare che chi ha più figli non possa dargli attenzioni e crescerli bene..poi non credo sia tanto positivo abituare un bambino ad avere sempre attenzioni al 100% perché nella vita non avrà poi tutti a disposizione. Poi il tuo bimbo è ancora piccolo ora la pensi cosi un domani chissà…
Ciao da una mamma di tre bambini per scelta. 😉
Quoto Rossana per quanto riguarda che sia un po’ fastidioso il tono con cui si insinua che avendo più di un figlio non gli si dedichi il tempo necessario.
E’ una scelta molto personale ed è pericoloso cadere nella retorica. Chi ne ha più di uno dirà che è meglio così e chi ne ha uno solo porterà l’acqua al suo mulino. La verità è che non si può proprio giudicare una cosa così complessa.
Quello che mi sento di dirti è che, sicuramente, dal momento in cui hai più di un bambino scopri di avere risorse che non ti aspettavi, sia emotivamente che fisicamente. Così come ne scopri quando diventi mamma per la prima volta (chi l’avrebbe mai detto che sarebbe riuscito a sopravvivere a così tanta stanchezza fisica e mentale??).
Poi chi ne ha due non sa com’è averne uno e viceversa.
A volte io stessa ho dei dubbi: mi chiedo quanto sarebbe facile averne solo uno. Ma poi vedo l’affiatamento, l’affetto e la ricchezza che si donano l’un l’altro che io non potrei mai sostituire e la stanchezza lascia posto all’appagamento 🙂
Io non ho puntato il dito e infatti ho subito detto che rispetto la sua scelta pur non condividendola, ho detto insinuare perché tra le righe si legge quello.. “secondo me” non ne ho visti ma ho visto parole evidenziate in grassetto come “posso dedicargli tutte le mie attenzioni genitoriali.” e, secondo me, non è carino nei confronti di chi legge e ha più di un figlio, magari senza volerlo ma è ricaduta nello stesso errore che fanno quelle persone che giudica lei perché ne vuole solo uno. Tutto qui, poi ripeto ognuno faccia come gli pare.
[quote name=”Rossana”]Io non ho puntato il dito e infatti ho subito detto che rispetto la sua scelta pur non condividendola, ho detto insinuare perché tra le righe si legge quello.. “secondo me” non ne ho visti ma ho visto parole evidenziate in grassetto come “posso dedicargli tutte le mie attenzioni genitoriali.” e, secondo me, non è carino nei confronti di chi legge e ha più di un figlio, magari senza volerlo ma è ricaduta nello stesso errore che fanno quelle persone che giudica lei perché ne vuole solo uno. Tutto qui, poi ripeto ognuno faccia come gli pare.[/quote]
Cara Rossana, rispondo io per specificare che le parole in grassetto servono per focalizzare i punti principali del pensiero di Francesca che rimane un SUO pensiero, un SUO punto di vista. Lungi da Francesca e anche da noi insinuare alcunchè su queste scelte che sono personalissime (e parlo da donna incinta della seconda bimba).
Non vivetele così queste opportunità di confronto e di scambio che invece sono utilissime perchè metteno in condivisione modi diversi di vivere la maternità
ciao a tutte
Manuela
Questa era una risposta ad un altro intervento ma comunque a quanto pare, non sono l’unica che ha pensato che da questo post trasparisse questo, ma vi riferite solo a me..
Non la vivo in nessun modo, non mi sembra di aver detto chissà che, pensavo di poter dire la mia e ho fatto un intervento normalissimo sennò che opportunità di confronto sono?
Un saluto a tutte
Ciao… Sinceramente io la penso un po’ come te a proposito del secondo figlio! E anzi grazie per averlo scritto perché io lo dico tutti i giorni. Non esistono stereotipi da seguire e tanto meno da assecondare, ognuno nella sua vita fa le decisioni che crede meglio. Poi mai dire mai, quello è vero, ma se si scegliere di avere un’altro foglio, lo si deve fare con gioia entusiasmo e convinzione, altrimenti meglio lasciar stare 🙂 !!
Un bacio La Clary
Ciao ! Questo post e’ molto vecchio ora siamo nel 2015.. Vorrei dirti che io ho un figlio e la penso esattamentcome te.. Soprattutto perché in tre stiamo molto bene se ne arrivasse un secondo dovremo dimezzare tutto attenzioni per lui, giochi, e soprattutto la situazione economica sarà più dura.. Ma in principio non costano tanto ma se ognuno desidera continuare gli studi saranno si dei costi dopo ! E anche a me la gente mi giudica una madre egoista ecc., ma ora che il mio bimbo sta per iniziare a parlare, andrà all asilo e sta terminando i dentini non mi va di dimezzargli le sue attenzioni occupandomi di un secondo ma me lo voglio godere il più possibile! 🙂
Cara Ilaria, anch’io la penso come te e La Clary. È un post vecchio e credo che nessuno risponderà vma mi piacerebbe sapere quante delle mamme che desideravano un solo figlio hanno tenuto fede alla loro decisione. Io sono nella fase di quando tutti si aspettano che sforni il secondo. Ma con il primo non è ststa un’impresa facile e solo ora inizio a respirare. Bisognache ne siano convinti prima di tutto i genitori perché i figli sono i tuoi non nascono dal soddisfare desideri altrui. Grazie per l’attenzione fi chi leggerà, se accadrà! Buona vita a tutte!
Grazie Ileana per il tuo commento, è un post datato ma che costantemente viene letto e intorno al quale il dibattito e il confronto sono sempre molto costruttivi. Buona vita a te!
Grazie, spero che qualche altra mamma vorrà scrivere la propria testimonianza. Sono consapevole che è una scelta che si deve fare a prescindere e che la prima persona che si deve ascoltare é ” se stessi”. Condividere i propri stati d’animo e dubbi con altre perosne nella stessa situazione fa sentire meno soli e fa luce su punti di vista no ancora considerati. Cmq nemmeno credevo di essere riuscita a pubblicare il mio messagio ed invece ecco qui. Grazie a tutte!
Ciao a tutte, so che è un post vecchio ma mi ci sono imbattuta e l’ho trovato estremamente interessante…e non solo perchè esprime anche il mio punto di vista. Io e mio marito abbiamo scelto di avere un figlio consapevolmente e serenamente, e con altrettanta consapevolezza e serenità abbiamo scelto di non avere altri figli. Oggi nostro figlio ha quasi 6 anni e la prima parola che mi viene in mente per descriverlo è “felice”. Dagli altri viene descritto come un bambino “sempre sorridente”. Non ho bisogno di conferme esterne per sapere se abbiamo fatto la scelta giusta, me certamente quello che vedo mi appaga e mi fa capire che è proprio questo il fulcro di tutta la questione: si tratta di una scelta assolutamente personale e soggettiva, che nessuno deve permettersi di sindacare o giudicare, scelta che ognuno fa in base a cosa lo rende felice. Ognuno vive la propria vita in base a come è fatto e a cosa lo rende felice, e non ha senso definire “egoista” chi fa un figlio solo, allora per assurdo potrei definire “egoista” chi ne fa 2 o 3 o 4 perchè così riduce le proprie risorse economiche e priva di determinate possibilità i proprio figli, solo per soddisfare il proprio desiderio di avere una famiglia numerosa. Non so se mi spiego…non ha senso una definizione del genere, mai. Quello che ha senso è essere un genitore consapevole, essere una coppia unita nelle proprie scelte, vivere la propria vita senza guardare quelle degli altri, e crescere i priori figli nel miglior modo possibile per renderle persone felici. Fare quello che ci fa stare bene ed essere convinti delle proprie scelte, senza per questo considerarle perfette o universali, sono scelte nostre e vanno bene solo per noi, non per gli altri. Allo stesso modo le scelte altrui non vanno bene per noi. Un saluto a tutti!