Smile Train è un’organizzazione umanitaria italiana che in tre anni è riuscita a far viaggiare in 18 Paesi del mondo più di 170 volontari medici ed infermieri specialisti italiani, ad aiutare oltre 1588 bambini affetti da deformità del volto ed esiti di ustioni e traumi di guerra.
Tra queste patologie il labbro leporino e la palatoschisi sono malformazioni del viso che colpiscono i bambini che nascono nei paesi disagiati con maggiore incidenza rispetto a quanto non avvenga in occidente ma presente anche nel nostro paese.
SmileTrain nasce negli Stati Uniti nel 1999 e da allora ha restituito il sorriso a più di 500.000 bambini di 77 paesi in tutto il mondo.

La mission di Smile Train Italia non è solo quella di intervenire chirurgicamente sui bambini, ma è anche quella di formare il personale medico locale tramite l’organizzazione di training professionali intensivi, donando loro, durante le missioni, materiale sanitario chirurgico ed elettromedicale necessario per poter gestire autonomamente la cura di tali patologie, nel rispetto degli standard medici qualitativi internazionali.

 

Abbiamo intervistato il Dottor Fabio Massimo Abenavoli*, presidente e fondatore di Smile Train Italia Onlus.

Cos’è la labio palatoschisi meglio conosciuta come labbro leporino?

La labiopalatoschisi è una malformazione facciale che comporta l’apertura del labbro e a volte il congiuntamente del palato. Questa malformazione pertanto non ha implicazioni solamente estetiche sul bambino, ma anche e soprattutto funzionali, impedendo in alcuni casi la possibilità di allattare al seno poichè il bambino non riesce a succhiare il latte, impedisce quindi al bambino di nutrirsi adeguatamente e di parlare normalmente.
In alcuni contesti come quelli di Paesi africani e del Medio oriente a volte i bambini affetti da labbro leporino sono considerati maledetti ed esclusi dalla vita sociale della comunità nella quale vivono. Questi bambini si vergognano di giocare con i loro coetanei e vivono una vita di isolamento e emarginazione. Il nostro lavoro, oltre ad operarli poichè non avrebbero altra possibilità di affrontare un intervento chirurgico, è sensibilizzare i capi locali e i genitori al fatto che non è una colpa nascere con questa malformazione, ma solamente una condizione temporanea che può essere risolta con un intervento di appena 45 minuti.

Quali sono le cause che possono generarla e quale incidenza c’è nel nostro paese?

Le cause che possono determinare l’insorgere di tale patologia è sicuramente la componente genetica, e in contesti come quelli Africani avvengono tantissimi matrimoni tra consanguinei, favorendo appunto la trasmissione genetica della patologia, inoltre è stato appurato che la probabilità di malformazioni congenite aumenta laddove c’è carenza di acido folico durante la gravidanza, e le mamme di questi bambini non solo ne sono carenti, ma spesso sono anche malnutrite. L’incidenza del labbro leporino in paesi come il Congo, la Sierra leone e il Bangladesh è di circa un bambino ogni 250, mentre in Italia e in Occidente in generale il rapporto scende a uno ogni 1200/1300. Inoltre c’è da dire che in contesti disagiati la speranza di vita di un bambino affetto da labbro leporino è molto bassa e altissimo è il tasso di mortalità entro i primi 5 anni di vita; le cause si possono ricondurre al fatto che i bambino affetti da labbro leporino sono spesso prematuri e malnutriti e contraggono infezioni alle vie aeree molto più frequentemente con conseguenze purtroppo letali, condizione riconducibile alla qualità della vita dei bambini che nascono in paesi disagiati e poveri.


Si può prevenire?

Smile Train ha avviato da tempo delle campagne di prevenzioni dalle malformazioni facciali ma anche malformazioni di diverso tipo come la spina bifida, riconducibili sempre alla carenza di acido folico durante la gravidanza. In Italia, come anche in occidente, si adottano protocolli che prevedono la somministrazione di acido folico durante tutta la gravidanza e anche nei primi mesi di allattamento; questo riduce di molto il rischio di avere, da parte del feto, malformazioni congenite.

Quali sono gli impegni di Smile Train nei prossimi mesi?

I nostri impegni sono le missioni umanitarie e le centinaia di bambini che aspettano un gesto di solidarietà per avere una vita normale e dignitosa. In questo momento siamo in missione in Bangladesh con un’equipe di 10 medici e infermieri volontari che stanno operando una 40 di bambini. Poi a gennaio andremo in Gabon e a Marzo in Benin. I paesi sono tanti, ma anche i nostri medici volontari che da tutta Italia partecipano alle nostre missioni prendendo le proprie ferie per poter partire in qualsiasi periodo dell’anno senza esitazione. In 3 anni di missioni in Iraq abbiamo operato più di 830 bambini e la cosa altrettanto importante è che abbiamo insegnato ai medici di Nassiriya a operare queste malformazioni in autonomia. Il nostro obiettivo paradossalmente è che non ci sia più bisogno di Smile Train, per raggiungerlo sappiamo che dobbiamo lavorare sempre di più. La nostra richiesta è di poter avere un aiuto da tutti coloro che prendono a cuore la sorte di chi soffre, e per questo ringrazio anche voi che ci date la possibilità di far conoscere la nostra attività umanitaria.
Diamo inoltre sostegno e assistenza a tutti quei genitori che dovranno affrontare questa patologia per i propri figli con informazioni e risposte, basta mettersi in contatto con la nostra sede di Roma 06-84242799 oppure info@smiletrain.it

Come si può aiutare Smile Train Italia?

In tanti modi, si può andare sul sito www.smiletrain.it e decidere la modalità più comoda, sia con donazioni economiche, sia con disponibilità di volontariato, e se si è medici, infermieri, anestesisti, dando la propria disponibilità per entrare nel team dei volontari di Smile Train. Grazie!

* Il Dottor Fabio Massimo Abenavoli è stato dal 1990 al 2007 Chirurgo di Ruolo presso l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, presso il Dipartimento di Chirurgia della Testa e del Collo. Dal 2008 ha iniziato un rapporto di Collaborazione libero-professionale e di consulenza con lo stesso Ospedale per la realizzazione di attività chirurgica riguardante la labio-palatoschisi, acquisendo la funzione di referente per la patologia, chirurgia plastica della testa e del collo e chirurgia maxillo facciale. È consulente dell’Ospedale Israelitico di Roma per la Chirurgia Plastica.
E’ Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente, in Otorinolaringoiatria, in Chirurgia Plastica Ricostruttiva conseguita a Rio de Janeiro sotto la direzione del Prof Ivo Pitanguy ed in Chirurgia Maxillo-Facciale.

 

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