Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza sulle principali novità apportate dalle recenti manovre finanziarie approvate dal Parlamento, per quanto riguarda le famiglie, il lavoro, le donne.
Prima di tutto occorre precisare che le manovre in questioni sono state due, una emanata lo scorso luglio con il Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011 contenente disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria (c.d. “Manovra Correttiva 2011”) e convertito in legge il 15 luglio 2011.
Successivamente, a  seguito della richiesta avanzata dalla BCE per l’ approvazione di altre misure economiche necessarie per poter stabilizzare la situazione finanziaria italiana sui mercati, ad agosto è stata varata una seconda manovra (c.d. “Manovra di Ferragosto”) con il Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011 e recentemente approvato dal Parlamento.
Dal combinato delle due manovre sono scaturite una serie di novità alcune già entrate in vigore, altre lo saranno a breve, altre ancora per il momento rimangono in “stand-by” in attesa dell’emanazione degli appositi decreti attuativi.
Non è quindi escluso che torneremo presto a parlare di questi argomenti alla luce di nuove disposizioni.

 

 

LAVORO

 

PENSIONI – Secondo quanto previsto dalla Manovra di Ferragosto l’età pensionabile delle lavoratrici sarebbe stata innalzata gradualmente dal 2016 al 2028 fino a raggiungere i 65 anni. Tale previsione al Senato, in sede di conversione del Decreto, è stata anticipata, pertanto il predetto innalzamento graduale avrà effetto a decorrere dal 2014, quindi con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto dal precedente decreto di luglio.
Il provvedimento riguarda le donne che lavorano nel settore privato in quanto per quelle del settore pubblico è già previsto dal 2012 come età pensionabile il raggiungimento dei 65 anni.

 

STAGE E TIROCINI FORMATIVI – Al fine di contrastare l’abuso da parte delle aziende dei cosiddetti tirocini formativi e di orientamento non curriculari, sono state introdotte nuove regole.
La nuova disciplina prevede infatti che i tirocini potranno essere svolti esclusivamente da soggetti che hanno conseguito la laurea o il diploma da non oltre dodici mesi, inoltre la loro durata comprensiva di eventuali proroghe da parte del datore di lavoro non potrà superare i sei mesi. Tali limitazioni, tuttavia, non si applicano ad alcune categorie di persone, tra cui figurano i disabili, gli invalidi, i condannati ammessi a misure alternative di detenzione, gli alcolisti e i tossicodipendenti.
Risultano esclusi dalle nuove norme i tirocini curriculari inclusi nei piani di studio universitari o di istituti scolastici oppure “altre esperienze” previste all’interno di un percorso formale di istruzione o di formazione. In questo caso, però, lo stage deve essere promosso da un’università o istituto di formazione universitario che rilasci titoli accademici, da un’istituzione scolastica che rilasci titoli di studio con valore legale, da un centro di formazione convenzionato con Regione o Provincia. I destinatari devono essere studenti iscritti e il tirocinio deve avvenire all’interno del periodo di frequenza.

La norma infine, non riguarda i periodi di praticantato previsti dagli ordini professionali.

La norma non si applica agli stage iniziati o comunque formalmente approvati prima del 13 agosto, che quindi potranno proseguire in base alla vecchia normativa.

 

 

FISCO

 

AGEVOLAZIONE 36% VENDITA IMMOBILI – Nelle compravendite immobiliari effettuate dal 17 settembre 2011, le quote di detrazione Irpef del 36% non ancora utilizzate dal venditore dell’immobile ristrutturato continueranno a rilevare in capo a quest’ultimo anche dopo l’atto di cessione, a meno che il contratto tra le parti preveda il loro trasferimento all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare. Con le vecchie regole fino al 16 settembre 2011 in caso di trasferimento di immobili per atto tra vivi, le detrazioni non utilizzate del tutto o in parte dal venditore passavano automaticamente per i rimanenti periodi d’imposta all’acquirente.


IVA 21% – Con decorrenza 17 settembre 2011 l’aliquota Iva standard è passata dal 20% al 21%, mentre rimangono invariate le due aliquote Iva ridotte del 4% e 10%.
Il confine di applicazione del vecchio e nuovo regime è dato dalla data di effettuazione dell’operazione, pertanto tutte le operazioni effettuate dal 17 settembre 2011 in poi sconteranno la nuova aliquota del 21%.

 

Vediamo in concreto cosa cambia per i consumatori finali in termini di spesa:

Prodotti/servizi

ALIQUOTA RIDOTTA 4% (invariata): generi alimentari di prima necessità (pane, latte, zucchero, olio, ortaggi, frutta), giornali, prima casa.
ALIQUOTA RIDOTTA 10% (invariata): elettricità  ad uso domestico, alberghi e ristoranti, carne, medicinali, cinema, trasporto pubblico.
ALIQUOTA 21%: servizi di telefonia, abbigliamento, scarpe, benzina, autovetture e motocicli, elettronica (tv, cellulari, computer, elettrodomestici, ecc..), arredamento, servizi e consulenze  professionali (avvocato, architetto, commercialista, geometra, ecc..), altri beni di consumo non rientranti nelle aliquote ridotte precedenti.

TICKET SANITARI – Dallo scorso luglio a carico di tutti i cittadini non esenti, è scattato il ticket di 10 euro sulla ricetta per l’assistenza ambulatoriale specialistica e di 25 euro per le prestazioni di pronto soccorso col codice bianco, cioè quelle per le necessità meno gravi, con eccezione per i cittadini esenti e per i minori di 14 anni. Tuttavia, l’applicazione della norma varia da regione a regione, alcune hanno recepito la normativa nazionale della quota fissa altre invece hanno stabilito il valore del ticket sulla base del reddito.
E’ consigliabile informarsi presso la propria ASL di competenza oppure sul sito regionale di riferimento poiché ciascuna regione ha adottato criteri di applicazione diversi.
A titolo di esempio la Regione Lombardia ha stabilito che il ticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali non sia fisso ma variabile e che sia proporzionale al valore della prestazione, da un minimo di 0 ad un massimo di 30 euro.

 

 

FAMIGLIA

 

SOCIAL CARD – Torna in uso e in via sperimentale, la social card, già introdotta nel 2008, ma con  nuove modalità e requisiti. Sarà destinata come sempre alle famiglie che si trovano in uno stato di disagio economico. L’utilizzo della nuova social card è destinato alla spesa alimentare e al pagamento delle bollette di luce e gas.
La sperimentazione della nuova social card per le famiglie in disagio economico dovrebbe partire a breve in 12 Comuni con più di 250mila abitanti – si attende infatti il “via libera” dal Ministero dell’Economia. Tra le prime città scelte, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona.
La nuova carta acquisti prevede ricariche differenziate su base territoriale giustificate dal diverso costo della vita tra Nord , Centro e Sud, con un valore mensile che varia da 40 a 137 euro.

 

 

RIFORMA FISCALE 2012-2013

 

Si tratta del disegno di legge delega fiscale e assistenziale approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 30 giugno e il cui cammino parlamentare ha preso il via lo scorso 7 settembre.

 

RIDUZIONE AGEVOLAZIONI FISCALI – L’ultima manovra economica, (Manovra di Ferragosto) ha anticipato al 2012 i tagli del 5% e al 2013 quelli del 20% relativamente a detrazioni, deduzioni e agevolazioni fiscali in generale. Tali tagli saranno obbligatori se entro il 30.09.2012 non dovesse essere approvata la riforma fiscale che comporterà la revisione di tutto l’attuale sistema d’imposizione fiscale per tutti i soggetti giuridici.

 

IRPEF – uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’Irpef, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. E’ prevista infatti una semplificazione che riduce a tre aliquote – 20, 30 e 40% quelle attuali (che ora vanno dal 23 al 43% in relazione al reddito).
La norma prevede anche un nuovo sistema di calcolo dell’imponibile (e quindi dell’imposta) in funzione della soglia di povertà in base alla quale verrà identificato un livello di reddito minimo personale escluso da imposizione.
Le agevolazioni fiscali verranno concentrate in particolare su natalità, lavoro e giovani. E’ previsto un regime di favore fiscale per gli emolumenti commisurati e collegati agli incrementi della produttività e dell’efficienza dell’impresa, quali ad esempio i bonus o i premi di produttività.

 

Rilevanti anche le novità per le imprese, dovrebbe infatti gradualmente “sparire” l’Irap.


Author

Mammeacrobate.com è un portale di informazione e confronto su maternità e genitorialità, uno spazio nel quale le mamme si raccontano e si scambiano consigli, racconti ed esperienze di vita grazie alla collaborazione con professioniste che mettono a disposizione di altre mamme e donne le loro competenze e grazie a mamme che si raccontano per socializzare problematiche o stralci di quotidianità.

Comments are closed.