Prendo spunto da una lettera apparsa nella rubrica ITALIANS sul Sette della scorsa settimana dove un genitore lamenta il fatto che nel condominio dove vive stanno raccogliendo firme per impedire ai bambini di giocare in cortile. Vogliono vietare il gioco libero adducendo svariati (quanto assurdi) motivi: “potrebbe arrivare qualche malintenzionato” – “possono rovinare l’erba” ecc.
E naturalmente prendo anche spunto da una parte della risposta di Beppe Severgnini là dove dice: “bisogna dare ai bambini un posto vuoto da riempire con la fantasia: un corridoio in casa, un portico, un atrio, un terrazzo, un cortile”.
Proprio in questi giorni sul nostro sito si parla di giochi da fare all’aperto e ricordo perfettamente quanto hanno giocato nel giardino condominiale le mie figlie (sotto lo sguardo attento e intransigente dell’amatissimo custode Signor Eugenio!), quanti giochi inventati, condivisi, litigati anche…
Per non parlare del cortile dove sono cresciuta io stessa che non era bello come quelli di oggi, era circondato da mura alte e per terra non c’era erba ma sassi eppure io e i miei amici passavamo interi pomeriggi.
Quindi mi sento di dire: povere quelle persone che non ricordano di quando erano bambini, povere quelle persone che non hanno mai giocato in cortile, povere quelle persone che preferiscono l’erba “all’inglese” a quelle calpestata dai bambini, povere quelle persone che si sentono disturbate dalle voci dei bambini.
Certo non discuto su regolamenti sacrosanti che limitino a certe ore e a certi spazi il gioco (e magari vietino anche alcuni giochi particolarmente pesanti) ma, nel rispetto di tutti (anche dei diritti dei più piccoli) lasciamo giocare i bambini negli spazi condominiali.
Un bacio a tutte
6 Comments
Questa cosa dei cortili interdetti ai bambini è veramente triste. Io vivo in una casa con un cortile chiuso e piccolo, ma dove i nostri bimbi giocano come matti ogni giorno sotto l’amorevole sguardo dei genitori e della Signora Rosalia, nonnina nostra mascotte adorata da tutti.. Siamo fortunati!
Navigando sul WEB mi sono imbattuto in questo post.
Sono il genitore che ha scritto ad Italians.
Ho aperto un gruppo pubblico su Facebook: vi invito tutti a diventare amici di “I bambini hanno diritto di giocare in cortile”.
Sono una delle bambine che ha vissuto il cortile di cui parli.
A quel cortile sono legati i ricordi più belli della mia infanzia: il gioco dell’elastico, lo scorrazzare sui pattini nel nostro enorme pattinaggio, le sgridate del Signor Eugenio quando andavamo a nasconderci nei box…
Ma non sono solo ricordi. Tutto ha pemeato e formato la mia persona, il mio essere bambina che giocava.
Matilde frequenta lo stesso cortile molto spesso e mi commuovo pensando che sta vivendo le stesse sensazioni che vivevo io. Anche se non è proprio la stessa cosa.
Ti ricordi Nonna Maria? I bambini allora potevano stare in cortile da soli. La mia mamma mi chiamava all’ora di cena dal pianerottolo. Non c’erano pericoli. Non c’era l’angoscia dell’estraneo che poteva entrare.
E oggi? In tutta sincerità: io non lascerei giocare Matilde nel nostro amato cortile da sola.
come ti capisco! 😐
Bè Catia eccome se mi ricordo. E non dimentichiamo che dobbiamo ringraziare il nostro mitico Signor Eugenio se potevate stare tranquilli in cortile anche da soli!
http://genitoricrescono.com/i-bambini-giocano-nei-cortili-condominiali/