Prodotti omeopatici in gravidanza – Dal momento del concepimento al momento del parto l’utero subisce enormi cambiamenti, non solo perché aumentano le sue dimensioni, ma cambiano anche la sua struttura cellulare e tissutale: quando viene concepito un bimbo, gli ormoni determinano un indurimento del tessuto connettivo che compone la cervice (la bocca uterina), rendendolo un tessuto molto rigido, così da chiudere in modo ermetico e saldo l’utero, a protezione della vita che vi cresce dentro.

Man mano che ci si avvicina al parto, indicativamente nell’ultimo mese di gravidanza, questo tessuto connettivo rigido viene via via sostituito da fibre connettivali più cedevoli (connettivo lasso), sempre sotto la spinta delle variazioni ormonali (e anche sotto la spinta della testina del piccolo contro la cervice stessa). Questo processo prosegue fino a che il collo dell’utero diviene estremamente morbido e sottile, fino a diventare piatto: a questo punto può iniziare la dilatazione.

Per aiutare questo processo del tutto fisiologico, può venire in nostro aiuto l’omeopatia.

 

Prodotti omeopatici per il parto

4 settimane prima della dpp (data presunta del parto) cioè all’inizio della trentaseiesima settimana, si può assumere:
– Caulophyllum thalictroides 7 CH (5 granuli al giorno, per 6 giorni di fila) per ammorbidire i tessuti;
– Actea racemosa 30 CH monodose (cioè un tubetto intero, circa 200 granuli, il settimo giorno della settimana) per ridurre l’ansia e favorire l’avvio sereno del processo che condurrà al parto.
Si prosegue così per altre tre settimane (o fino a quando si entra in travaglio!)

Al momento del ricovero, se ci si sente preoccupate per il parto ormai prossimo, si può assumere Gelsemium sempervirens 30 CH in una monodose.

Durante il travaglio, si possono utilizzare i primi due rimedi elencati alle seguenti diluizioni:

Caulophyllum 5 CH e Actea 5 CH: 5 granuli di ciascuno, ogni 15 minuti circa.

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Infine dopo il parto, si può prendere Arnica montana 200 CH monodose: è il rimedio utilizzato contro gli shock, riduce il dolore e previene emorragie ed infiammazioni. Se ci si sente particolarmente provate nei giorni successivi, si può prendere una monodose anche ogni 3-5 giorni.

Se siete particolarmente pigre o poco costanti, vi segnalo che esiste un prodotto unico da utilizzare sempre come preparazione al travaglio: Apermus (5 granuli tre volte al giorno dalla 36esima settimana fino all’inizio del travaglio; durante il travaglio 10 granuli ogni ora). È un composto costituito da Cauplophyllum, Cimicifuga e Pulsatilla, che svolgono un’azione simile a quella dei rimedi citati sopra. Per il post-parto, Arnica come indicato precedentemente.
Tutti i rimedi omeopatici vanno assunti lontano dai pasti, lasciando sciogliere i granuli sotto la lingua.

A tutte le mamme in attesa, un augurio di un travaglio bellissimo e sereno!!

 

Abbiamo pensato di riassumere in un file da scaricare gratuitamente le indicazioni contenute in questo post, lo trovate qui sotto.

 

 

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2 Comments

  1. Ho utilizzato Apermus per la preparazione al mio primo travaglio ed ho avuto un’esperienza eccezionale, molto graduale e sopportabilissima. Devo dire che durante le ultimissime fasi del travaglio non l’ho preso, perchè non ero esattamente in grado 🙂 e non avevo istruito nessuno di farlo al posto mio, ma è andata comunque benissimo e penso proprio che lo prenderò anche questa volta. Sono alla 32esima settimana e non vedo l’ora di vedere la mia bimba!

  2. sara marchesi

    ha proprio questa praticità, di essere un unico prodotto.
    Sul travaglio, evidentemente non è stato necessario, anche perchè con un buon avvio, la conclusione del travaglio spesso viene da sè.
    In bocca al lupo per il tuo parto!