Oltre il 56% delle mamme è poco informato sulla vaccinazione anti-Hpv (Human papillomavirus, il virus del papilloma umano responsabile di molti casi di cancro al collo dell’utero) a disposizione per le proprie figlie adolescenti, e secondo i dati dell’Istituto Superiore Sanità attualmente solo il 59% delle ragazze nate nel 1997 –

il primo gruppo di giovani che ha ricevuto in tutta Italia l’offerta gratuita a vaccinarsi – ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino: dati, messi insieme da un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (ONDA), che lasciano emergere come il raggiungimento dell’obiettivo del 95% di adolescenti vaccinate entro il 2012 sia ancora distante.

L’indagine – volta a monitorare l’andamento della campagna di prevenzione vaccinale del tumore al collo dell’utero per le adolescenti iniziata dal Ministero della Salute nel 2007 – si è basata su interviste online rivolte a un campione di 1500 mamme con figlie femmine tra gli 11 e i 18 anni su tutto il territorio nazionale. Dall’indagine è emerso che a frenare le mamme dal vaccinare le proprie figlie adolescenti contro il tumore al collo dell’utero sono stati la novità del vaccino, i persistenti dubbi sulla sua efficacia e sicurezza, la poca informazione ricevuta uniti al costo e al parere incerto del medico – sia esso ginecologo o pediatra – nonostante, da gennaio 2008, anche le Regioni e le ASL abbiano iniziato loro campagne di sensibilizzazione.

 

Fonte e articolo integrale su IlSole24Ore Salute

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