Sentita alla radio qualche giorno fa. L’intervistata era Daria Bignardi che presentava i suoi libri e parlava di sua madre: “mi ha amata tanto e male!”. Ci ho pensato e ripensato a lungo: si può amare tanto ma amare male? E poi: come si fa ad amare male? Una volta, parlando con un amico sacerdote, mi disse che spesso, quando tanto amiamo, siamo anche tanto esigenti verso le persone oggetto del nostro amore. Come dire: io ti amo ma tu devi essere perfettamente come io vorrei che fossi. E proprio qui le mamme (parlo di mamme ma ovviamente vale anche per i padri) commettono gli errori più gravi. Qual’è la forma più grande di amore? Dare senza chiedere nulla in cambio, accettare la persona amata per quello che è e, soprattutto nel caso di un figlio, per quello che piano piano diventa. E’ facile amare un bimbo piccolo, con le sue prime parole, i primi passi, i primi piccoli ragionamenti.

Non solo è facile ma anche piacevole, divertente. Le cose si complicano quando il bambino diventa un adolescente. A te madre sembra di avere in casa un perfetto estraneo. Ma come, fino a ieri ci capivamo perfettamente e ora non c’è più niente che vada bene? Quando poi tuo figlio diventa un adulto ti senti veramente spiazzata. Non ti vuoi staccare dal tuo ruolo: cerchi comunque sempre di “insegnargli” qualcosa, di dirgli quello che va bene e quello che invece no, addirittura credi di capire esattamente quali persone dovrebbe frequentare e quali lasciar perdere.
E così AMI MOLTISSIMO ma AMI MALE! E per di più capita che tuo figlio pensi che non lo ami abbastanza!
Pensate a quanti errori si possono commettere in assoluta buonafede e con la certezza di dare amore.
Una mia amica psichiatra una volta mi disse : “nessuno mette in dubbio il tuo amore per i tuoi figli ma tu devi chiederti ogni volta cosa è giusto che tu dica/faccia per loro in quel preciso momento” .
Non è facile care mammeacrobate, bisogna fare delle vere e proprie acrobazie per ottenere il giusto compromesso tra le esigenze dei figli e (concediamocelo) i nostri limiti.
E voi, giovani mamme, vi siete mai sentite amate male?

 

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12 Comments

  1. Mi sono sentita tanto, spesso e troppo AMATA MALE, purtroppo, mi hanno amata tanto, ma non mi hanno mai detto: ti voglio bene. Non ho mai sentito contatto fisico con i miei genitori e mai mi hanno detto BRAVA, ora cercherò con mia figlia di fare quello che posso senza dimenticare che i miei genitori mi hannao amata tanto, ma MALE.

  2. Purtroppo sì, e ultimamente sempre di più….da quando sono diventata mamma a mia volta il rapporto con mia madre si è complicato più di quanto già lo fosse….ultimo episodio, qualche giorno fa a tavola quando la mia bimba faceva i capricci per mangiare e mia mamma si è messa in mezzo pensando di fare meglio. Ogni volta io mi sento messa in discussione, anche se so che in cuor suo lo fa per aiutarmi io comunque mi sento giudicata da lei, mi sento inadatta e questo mi abbatte davvero molto! Tanto che ultimamente non ho più piacere di stare in compagnia dei miei genitori! 🙁
    Spero di non fare gli stessi errori con mia figlia!!!

    • credo sia successa la stessa cosa a me… sicuramente amata ma non ricordo mia madre o mio padre che mi abbiano mai detto ti voglio bene!!! oggi io con le mie figlie sono molto affettuosa e le ripeto in continuazione quanto le amo… spero pertanto di non amare troppo e pretendere troppo da loro !!!

  3. Nonna Maria

    Vi prego, ragazze, non siate comunque troppo dure con le vostre madri. Ricordate che molto spesso (ipotizzo che siano tra i 50/60 anni) arrivano loro stesse da situazioni in cui non si “dava importanza” alle parole, quindi non si sono mai sentite dire “ti voglio bene”. Quanto poi a sentirsi dire “brava” non esisteva proprio perchè comunque il dovere veniva prima di ogni cosa. Mi fa piacere che questi “errori” vengano da voi “usati” per comportarvi in maniera più dolce con i vostri figli. E se posso darvi un consiglio vi dico: parlatene con le vostre mamme. Anche io credo di avere amato tanto ma spesso male e credo di cadere ancora spesso nell’errore di cui parla Elisa di mettere in discussione alcuni atteggiamenti delle mie figlie. Quindi vi dico: ragazze, figlie adorate, aiutateci ad amarvi BENE.

  4. casa della Pillu

    Leggete assolutamente “MAMME CHE AMANO TROPPO” di POLI…e avrete molte risposte a questi dubbi!

    • Nonna Maria

      Conosco DONNE CHE AMANO TROPPO ma quello è un altro discorso… Mi leggerò senz’altro anche questo MAMME CHE AMANO TROPPO.

  5. L’ho pensato tante volte che i miei mi avessero amato troppo e quel troppo mi avesse soffocato. Da quando sono mamma e sono passata dall’altra parte della barricata sto rivisitando la mia infanzia e adolescenza e mi accorgo che per quanto bene una mamma possa fare, con tutta la buona fede del mondo, i figli tenederanno ad essere ipercritici. Sono convinta che mia figlia da grande mi rinfaccera’ tante cose di cui adesso nemmeno mi accorgo, sebbene cerchi ogni giorno di essere una mamma equilibrata.

    • Nonna Maria

      Ma non è che ora che sei dall’altra parte della barricata anche la tua ipercriticità si è un po’ attenuata?

  6. oltre a quello che hai scritto, sull’avere tante aspettative invece di aprire il cuore e accogliere la persona che è destinataria del nostro amore… c’è anche chi pensa che amare tanto sia concedere tutto, o che riempire di beni materiali la persona sia il modo corretto di dimostrare che si tiene a lei.
    leggendo le altre risposte ho fatto una riflessione: non sempre è sbagliato il modo di amare, ma spesso lo è il modo di COMUNICARE con i propri figli, lo è il dare per scontato che i nostri gesti vengano interpretati correttamente…
    e sono anche certa che una delle chiavi di volta dei rapporti sia la capacità di guardare le cose anche dal punto di vista del nostro interlocutore: noi abbiamo i nostri difetti e i nostri figli ci accetteranno per quello che siamo? sono certa che se siamo abituate ad amare in maniera incondizionata, come dici tu “senza pretendere nulla in cambio”, anche i nostri figli faranno lo stesso con noi.
    …e che il cielo ce la mandi buona! 😉

    • Nonna Maria

      Il punto sta proprio nel “dare per scontato che i nostri gesti vengano interpretati correttamente”….. Dobbiamo assolutamente come dici tu adottare il giusto modo di comunicare (fosse facile!!!). Quanto poi alla teoria del concedere tutto mi trovi perfettamente d’accordo nel dire che non è il modo giusto per amare.

  7. anche io ho pensato molte volete che io e il mio fratellone fossimo stati amati “TROPPO” come se i nostri genitori avessero voluto proteggerci sempre anche quando forse le nostre gambe erano diventate forti da poter reggere bene il nostro peso…ma poi oggi sono mamma di un cucciolo di 3 mesi e quando lo guardo il mio cuore si riempie di gioia immensa di un amore incondizionato e penso?riusciro’ a non amarlo troppo e a non soffocarlo???
    pero’ oggi una cosa e’ certa per me ho tante amiche che mi sono vicine con cui parlare e confrontarmi ma quando la giornata non gira e mi sento persa e’ solo la mia mamma che ho bisogno di avere di fianco…oggi cche mi vede mamma e un po’ donna ha imparato ad amarmi “da lontano”

  8. Nonna Maria

    Devo dire che i vostri commenti sono illuminanti. Da questo mi viene una considerazione : quanto sia – anche in questo caso – indispensabile parlare, aprirsi l’uno all’altro. Mi spiego: noi ci preoccupiamo che le nostre azioni siano corrette, che le nostre parole siano giuste, che la nostra protezione non manchi mai … ma spesso non ci preoccupiamo di verificare come le nostre azioni, le nostre parole vengono percepite dall’altra persona. Quindi io nel tempo ho imparato a dire: ok tu mi hai detto questo per dimostrarmi quanto tieni a me sappi però che quello che io ho provato è esattamente ….. Sappi che le tue parole – pur giuste – mi hanno ferito. Sappi che il tuo proteggermi è soffocante. Questo è quello che provo io e ti prego di tenerne conto. Amare troppo e male a volte significa proprio non tener conto delle conseguenze delle nostre azioni/parole. Almeno credo …..